Sicilia, trekking a Pantalica tra natura e archeologia


Quattro sentieri per fare trekking a Pantalica, in Sicilia, immersi nella natura e l’archeologia


Passeggiare per ore tra fischi di merli, rumore d’acqua scrosciante e vento tra le fronde degli alberi, immersi nella Storia e nell’archeologia e, infine, rinvigorirsi con un bagno nelle acque gelide del fiume. Se amate tutto questo, siete nel posto giusto: Pantalica.

Trekking a Pantalica 

Il sito è, insieme con la città di Siracusa, Patrimonio dell’umanità UNESCO perché costituisce uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani. Ma Pantalica è anche il luogo perfetto per trekking e idrotrekking, posizionata su un altipiano circondato da canyon (qui “cave”) formati nel corso dei millenni dai due fiumi che vi scorrono: l’Anapo e il Calcinara.

Pantalica

@Visit Sicily

Pantalica

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I principali accessi 

Gli accessi principali sono quattro: due sull’altipiano, uno dal lato di Ferla e l’altro dal lato di Sortino. Le due città sono divise dalla valle del Calcinara e i due imbocchi distano l’uno dall’altro circa 50-60 minuti.

  • Per chi è interessato all’archeologia è consigliabile l’accesso dal varco di Ferla. Raggiungete il paesino e seguite le indicazioni per Pantalica. Alcuni chilometri prima della “Sella di Filiporto”, in cui potete trovare già una prima necropoli, c’è un infopoint della forestale: fermatevi e chiedete una mappa della zona. Da questo sentiero, chiamato “Giarranauti” sono visitabili le necropoli, l’anaktoron (il cosiddetto “palazzo del principe”), un villaggio bizantino e tre oratori rupestri. Proseguendo si scenderà fino al torrente Calcinara.
  • Anche dall’accesso di Sortino si può arrivare giù fino al Calcinara. Lungo il cammino potrete visitare la grotta dei pipistrelli, e la veduta della necropoli nord da questo punto è sicuramente la più suggestiva.
  • Per chi invece vuole solo godere della natura incontaminata, in un percorso senza grosse pendenze, si può accedere alla valle dell’Anapo da uno dei due ingressi di Sortino o Ferla. Gli ingressi sono collegati tra loro e il percorso, di 13 km, è principalmente piano. Anche da questo accesso, camminerete nella Storia: il sentiero è l’antico tracciato della ferrovia che portava da Siracusa a Vizzini, costruita nei primi del ‘900. Oggi non resta alcun binario, ma attraverserete comunque le antiche e fresche gallerie e potrete far visita alla stazione ferroviaria, adesso adibita a museo.

 

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Fonte: Visit Sicily

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