Ammirando i siti Unesco del Veneto, dalla magnificenza delle Dolomiti al fascino di Venezia fino ai siti palafittologi, per apprezzare la Regione in tutto il suo splendore.
Un fantastico viaggio attraverso il Veneto, alla scoperta delle città d’arte e dello straordinario patrimonio storico-artistico, culturale e naturale della nostra regione. Questo patrimonio di assoluta eccellenza è custode dei preziosi segni lasciati dai nostri predecessori, che ci permette di trasmettere alle generazioni future quei “valori universali” su cui si fonda la nostra identità culturale.
L’Unesco – l’organismo che ha tra i suoi principali obiettivi quello di identificare, proteggere e tutelare i tesori culturali e naturali di tutto il mondo – ha iscritto nove luoghi del Veneto nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Dolomiti Unesco
La provincia di Belluno è quella che può vantare la maggioranza delle Dolomiti in generale e dei sistemi UNESCO, essendo interessata da ben cinque dei nove sistemi:
Un patrimonio naturale di eccezionale bellezza e valore riconosciuto da tutto il mondo. Così come il fenomeno spettacolare e unico che va sotto il nome di “enrosadira”, per il quale alla luce calda del tramonto le vette dolomitiche si accendono di tonalità che vanno dal rosa al rosso intenso.
Orto botanico di Padova
Nato per lo studio delle piante medicinali, l’Orto ha avuto un ruolo preminente nella comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura e nel corso dei secoli si è arricchito continuamente di piante provenienti da varie parti del mondo e oggi raccoglie circa 3.500 specie diverse.
La sua iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità risale al 1997 con la seguente motivazione: “L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia”.
Nel 2014 all’Orto antico si è aggiunto il Giardino della biodiversità: cinque grandi serre dedicate ad altrettanti ambienti climatici e 1.300 specie che raccontano la straordinaria vegetazione terrestre.
In Veneto tra le Alte Vie delle Dolomiti |
Venezia e la sua laguna
I siti palafittologi
Da giugno 2012 una nuova perla si è aggiunta alla preziosa collana dei beni tutelati dall’Unesco nel Veneto: tre dei centoundici Siti Palafitticoli dell’Arco Alpino, entrati a far parte della Lista per il Patrimonio Mondiale, ricadono nel nostro territorio regionale.
Promossa dalla Svizzera, che da sola ospita cinquantasei aree archeologiche, la candidatura ha interessato in tutto sei Stati: oltre all’Italia, l’Austria, la Francia, la Germania e la Slovenia, con luoghi di ritrovamento selezionati fra oltre mille siti europei conosciuti, databili tra il 5000 e il 500 a.C.
La localizzazione in terreni saturi d’acqua ha permesso la conservazione in ambiente anaerobico di legname, resti di cibo, utensili e manufatti anche in materiali organici altrimenti deteriorabili, ciò che rende questi siti contesti di straordinario interesse scientifico per lo studio delle più antiche società contadine d’Europa, attraverso 4000 anni di storia dell’umanità.
Grazie alla sofisticata strumentazione disponibile alle odierne tecniche di indagine si è potuto seguire con estrema precisione l’evoluzione dei mutamenti climatici, dell’ambiente e del processo di civilizzazione, a partire dal Neolitico fino all’Età del Ferro.
Di questi siti archeologici, diciannove si trovano in territorio italiano, dislocati in cinque regioni: Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte; è peraltro in Italia, sul Lago di Varese, che sono state scoperte le strutture palafitticole più antiche, risalenti all’inizio del Neolitico.
Due sono le località interessate in provincia di Verona: una a Peschiera del Garda, tra Belvedere e Frassino, e una a Tombola, presso Cerea; in provincia di Padova è stato individuato un importante sito nel Laghetto della Costa ad Arquà Petrarca, ai piedi dei Colli Euganei.
Fonte: Sito Ufficiale del Turismo Veneto |
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