Cinque consigli per visitare la Toscana attraverso cinque elementi

Per cominciare a pianificare il tuo viaggio in Toscana ci sono tanti punti di partenza, anche i più originali!

Cinque sono gli elementi che muovono il mondo e che danno vita o che compongono tutto ciò che ci circonda. Cinque elementi fondamentali che insieme, secondo l’antica filosofia e medicina cinese, danno metaforicamente vita all’Universo.
Cinque entità simboliche, cinque fasi, cinque qualità, cinque possibilità.
L’acqua che bagna e scorre in basso. Il fuoco che brucia e va verso l’alto. ll legno, curvo o diritto. Il metallo, che si piega e si modifica. E la terra, che contiene tutti gli altri elementi: l’acqua sorgiva, i fuochi dei vulcani, le radici, i minerali.
Sulla base di questi cinque elementi fondamentali, possiamo andare alla scoperta di nuovi posti e conoscere fino in fondo le entità che danno vita alle bellezze del nostro pianeta. Ed ecco, dunque, cinque consigli di viaggio.

 

La terra

Il Crete Senesi Life Park è un parco diffuso percorso da sentieri, strade bianche e cammini storici. Un mare di argilla increspato da colline che si propagano verso l’orizzonte. Un panorama che muta con la luce del giorno e con le stagioni. Dei quattro tracciati principali, due hanno il punto di partenza ad Asciano. Qui è possibile fermarsi ad ammirare i luoghi più affascinanti, come la torre medievale di Montalceto e lAbbazia di Monte Oliveto Maggiore. Percorrendo i sentieri che costeggiano le biancane (formazioni argillose caratterizzate da una sommità brecciosa e chiara) è possibile raggiungere con una piccola deviazione il Site Transitoire, famosa opera open air di Jean-Paul Philippe.

Site Transitoire, Asciano

Site Transitoire, Asciano @visittuscany.com

L’acqua

Le Vie dell’Acqua sull’Amiata sono cinque itinerari da percorrere ammirando la natura, respirando la serenità e ascoltando il suono dei torrenti e delle cascate. Passeggiando, ci si può imbattere in boschi di faggio, castagneti secolari, borghi medievali e lo zampillio di otto sorgenti. I cinque itinerari si estendono lungo 40 chilometri e possono essere percorsi a piedi, in bicicletta o con ebike, grazie alla presenza di colonnine di ricarica e/o manutenzione. Un’esperienza di turismo slow e sostenibile dedicata a chi ama la natura, in ogni periodo dell’anno.

Le Vie dell’Acqua sull’Amiata @visittuscany.com

Il fuoco

Il testarolo tradizionale della Lunigiana è un’affascinante e antichissima tecnica di preparazione per mezzo di utensili in ghisa arroventati sul fuoco vivo, in ambienti dedicati e dal nome evocativo di “cucine nere”. Vengono chiamate così non per qualche specie di rito che veniva fatto all’interno ma perchè per questo genere di cottura, che avviene sul fuoco vivo, solitamente ci si organizza in uno spazio esterno rispetto alla cucina domestica, dove è possibile preparare il fuoco e la brace. Uno dei piatti principali preparati con questo metodo di cottura è il testarolo tradizionale della Lunigiana, un piatto semplicissimo e con l’utilizzo di pochi ingredienti essenziali: farina di grano, acqua e sale.

Preparazione testarolo

Preparazione testarolo- Credit: Federico Palermitano by Lunigiana World, @visittuscany.com

Il metallo

Il Parco Nazionale della Colline Metallifere (Tuscan Mining UNESCO Geopark) rietra nella Rete Mondiale dei Geoparchi UNESCO e custodisce una storia millenaria, dove i racconti delle miniere salgono dal sottosuolo e brillano sulle rocce. Nato nel 2003, il suo compito è quello di preservare la storia millenaria della metallurgia e delle attività estrattive svolte in questo territorio. Possiede un patrimonio geologico molto rilevante. Si estende per più di mille chilometri quadrati in una zona prevalentemente collinare. Fanno parte del parco 34 diversi siti minerari, 41 geositi, 19 mila ettari di aree protette dedicate alla biodiversità e più di 130 siti di interesse storico, archeologico e paesaggistico.

 

Le Colline Metallifere

Le Colline Metallifere @visittuscany.com

Il legno

Gli alberi monumentali sono esseri quasi mitologici, testimoni di una storia centenaria, talvolta millenaria. Le loro radici affondano in un terreno alimentato da acqua e leggende. Sotto le loro chiome sono passati eserciti, pellegrini e mercanti, guelfi e ghibellini, santi e briganti. Gli alberi monumentali raccontano storie antiche che abbiamo dimenticato o che sono sui libri di storia. In Toscana sono più di cinquanta, alcuni hanno centinaia di anni di età, altri migliaia. Sono protetti per il loro valore storico e naturalistico e si trovano un po’ in tutta la regione.

Chiusure e dintorni di Asciano

Chiusure e dintorni di Asciano – Credit: Elena Tedeschi, @visittuscany.com

 

https://www.tgtourism.tv/2024/02/toscana-cosa-fare-nella-costa-degli-etruschi-127416

Fonte: visittuscany.com

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