10 cose da fare e vedere a Trapani in 2 giorni

Saline di Marsala, Trapani, Sicilia

Cosa fare e vedere a Trapani? 10 cose da non perdere, cosa mangiare e le migliori attività in un viaggio di due giorni


Trapani, con la sua la forma a falce, dal greco Drepanon, gode di una posizione geografica invidiabile: tra due mari, ai piedi del Monte Erice, vicino Selinunte, di fronte le splendide Isole Egadi e le famose Saline.
Passeggiando nel suo centro storico sono subito evidenti le varie stratificazioni culturali che, nei secoli e attraverso le tante dominazioni, hanno lasciato testimonianze di valore architettonico, artistico e monumentale. Le strade più antiche e caratteristiche della città sono Via Garibaldi, Corso Italia Corso Vittorio Emanuele.

 

10 cose da vedere e fare a Trapani:

  • La Torre di Ligny

Costruita durante la dominazione spagnola per la difesa dalle incursioni, la Torre di Ligny è uno dei simboli della città.

Torre di Ligny - Trapani

@Visit Sicily, Torre di Ligny – ph. F. Sessa

Si trova all’estremità della costa occidentale e ci regala una vista mozzafiato tra il Canale di Sicilia e il Mar Tirreno. Usata dalla Marina Militare come postazione antiaerea durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi ospita il Museo Civico della Preistoria e una sala archeologica marina che conserva persino un elmo ritrovato nei fondali della città.

  • La Torre dell’Orologio

In pieno centro storico, su una delle vecchie torri di avvistamento, la Torre dell’Orologio è la porta più antica della città. Sulla facciata presenta uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa risalente al 1596 che presenta una rara particolarità.  L’orologio ha infatti due quadranti circolari: quello del Sole con le lancette che, al posto di indicare l’ora, indicano i segni dello zodiaco, i solstizi, gli equinozi, le stagioni e i punti cardinali, e il quadrante del Lunario che segna invece le fasi lunari.

  • I Misteri della Chiesa del Purgatorio

La settecentesca Chiesa del Purgatorio custodisce i “Misteri”, 20 gruppi scultorei realizzati da artigiani trapanesi che raccontano la Passione di Cristo.
Da questa chiesa, di origine spagnola, ogni Venerdì Santo parte una delle più antiche manifestazioni religiose d’Italia: la processione dei Misteri. I venti capolavori vengono portati lungo le vie della Città. L’imponente processione si snoda per le vie cittadine, nell’arco di 24 ore, in un emozionante insieme di religiosità, suoni, luci e colori. I gruppi addobbati con preziosi ornamenti e composizioni floreali, vengono portati a spalla dai “Massari”, che con la annacata imprimono ai gruppi sacri un movimento che segue la cadenza delle note delle bande musicali.

  • La Fontana di Saturno

Nella piazzetta della Chiesa di Sant’Agostino, sorge la Fontana barocca di Saturno.

Fontana Saturno

@Visit Sicily, Fontana Saturno – Effems, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Costruita nel 1342 per volere dei Chiaramonte e arricchita con la statua di Saturno, il mitico fondatore di Trapani, è stata tra le prime fontane realizzate per distribuire l’acqua, proveniente dalle falde del Monte Erice, fino alle case del centro abitato.

  • La Chiesa di Sant’Agostino

Si tratta di una delle più antiche chiese trapanesi, l’ex Cappella dei Templari, costruita vicino alla cinta muraria medievale. Inizialmente dedicata a San Giovanni Battista, fu poi affidata, sotto il I Regno di Federico III, agli agostiniani, che vi fondarono il loro convento. Presenta una facciata gotica a capanna, un ampio rosone composto da archetti intrecciati e un’abside poligonale. Oggi è sede di convegni e rappresentazioni laiche.

  • Vedere la Cattedrale di San Lorenzo Martire, Trapani

In pieno centro storico troviamo la Cattedrale di San Lorenzo Martire, conosciuta anche come Duomo di Trapani.

Cattedrale San Lorenzo - Trapani

@Visit Sicily, Cattedrale San Lorenzo – ph. F. Sessa

Fu eretta nel 1102 come cappella annessa del Consolato dei Genovesi e poi rinnovata nel 1639 su progetto dell’architetto Bonaventura Certo. La facciata principale della chiesa è caratterizzata da una loggia in arenaria che eleva la Chiesa rispetto al piano del prospetto. L’impianto è a basilica a croce latina, le tre navate sono definite da sei colonne ciascuna e collegate da archi soprastanti.

  • Villa Margherita

È un parco urbano risalente all’Unità d’Italia, aperto al pubblico dal 1889 e dedicato alla Regina Margherita di Savoia, da cui prende il nome. Tra alberi secolari, panchine, colonne con capitello dorico e busti in marmo, attira la nostra attenzione una voliera con diverse specie di uccelli, galli cedroni e pappagalli. Soffermiamoci attorno alla frescura di un laghetto con piante acquatiche e subtropicali, anatre, oche, cigni neri e bianchi. Il Parco è anche sede di un teatro lirico all’aperto in cui ogni estate si intrattengono piacevoli rappresentazioni musicali.

  • Il Museo Pepoli

Il conte Agostino Sieri Pepoli, mecenate trapanese, nel 1906 fondò il Museo Pepoli nel trecentesco ex convento dei Padri Carmelitani , attiguo al Santuario di Maria SS. Annunziata.
Ospita una raccolta di opere d’arte siciliane dal XIII al XIX secolo, tra cui sculture della scuola del Gagini e collezioni di arti figurative e decorative del territorio, presepi dell’artigianato trapanese, caratterizzati dalla manifattura in legno, tela e colla. Oreficeria, con gioielli appartenenti al tesoro della Madonna di Trapani, argenti della tradizione trapanese e alcune pregevolissime opere in corallo, la cui preziosa pietra aveva a Trapani un importante centro di produzione e lavorazione. Inoltre paramenti sacri, abiti d’epoca appartenuti alla nobiltà trapanese, maioliche e cimeli del Risorgimento.
Nel Santuario è conservata la statua marmorea della Madonna di Trapani, opera di Nino Pisano della metà del XIV secolo.

  • Vedere le Saline di Marsala e Mozia, Trapani

Da Trapani, in circa mezz’ora di auto, raggiungiamo uno dei posti più incredibili al mondo. Ecco Mozia, l’isola museo! Un suggestivo tuffo nel passato dei naviganti fenici e dei coloni greci.
L’isola si raggiunge in barca facendo un breve giro nella laguna più grande della Sicilia, cullati dal lieve dondolio e dalle chiacchiere del barcaiolo. Stiamo navigando le acque dello Stagnone, che insieme alle sue isole fa parte della Riserva naturale orientata Isole dello Stagnone di Marsala. L’imbarcadero è attiguo alle Saline vicino Marsala, a circa 30 km da Trapani, ed è di per sé un posto unico che vale la pena visitare.

Saline di Trapani

@Visit Sicily, Saline di Trapani – ph. F. Sessa

Qui l’uomo, grazie all’armonia tra mare, vento e sole, nei secoli ha creato le famose saline, un insieme di vasche, canali, bagli e mulini a vento dove oggi uccelli stanziali e migratori trovano riparo.

Sulla “via del sale” non perderti uno dei tramonti più belli del Mediterraneo. Un’esperienza a cui gli sportivi non possono proprio rinunciare, è pedalare tra le Saline di Sicilia.

Scopri in provincia di Trapani Scopello, San Vito Lo Capo, Marsala e dintorni.

  • I sapori del Trapanese

Gambero rosso

Tra i prodotti tipici c’è il gambero rosso di Mazara del Valloàmmaru russu in siciliano, pescato nelle acque del Mediterraneo.

Vastedda

Nella Valle del Belice si produce la vastedda, tipico formaggio leggero e facilmente digeribile che ha ottenuto la denominazione d’origine protetta dall’Unione Europea.

Pane nero

Ipane nero di Castelvetrano è cotto in forno a legna ed ha la parte superiore color caffè e giallo dorato nella parte interna. Il colore nero deriva dall’unione di diversi tipi di farina, ricavata da grano e frumento locale. Assolutamente da provare!

Sale marino

Isale marino di Trapani porta il marchio IGP, è presidio Slow Food ed è famoso nel mondo! Ancora oggi viene prodotto secondo gli antichi procedimenti artigianali che prevedono una lavorazione della durata di 5-6 mesi e la raccolta durante il periodo estivo. Si produce in gran parte all’interno della Riserva naturale orientata Saline di Trapani e Paceco, offrendoci un panorama suggestivo con mulini a vento, piramidi di sale e fenicotteri rosa.

Olio e vino

La storia dell’Olio e del Vino in Sicilia passa anche da Trapani. Prodotti d’eccellenza sono le due varietà di Olio Extravergine Valle del Belice Dop e Valli Trapanesi Dop, e i vini Alcamo, Marsala e Contessa Entellina, prodotti tra la provincia di Trapani e Palermo.

Aglio rosso, piatti tipici e cappero

Laglio rosso di Nubia è famoso per l’intenso colore rosso porpora nella parte esterna: è il protagonista di uno dei piatti più famosi a Trapani, a pasta cu l’agghia.

Capperi - ph. Barone

@Visit Sicily, Capperi – ph. Barone

Dalle coste dell’Africa Settentrionale, il vento di scirocco ha portato sui nostri piatti il cous cous, la notissima semola di frumento grezza che si unisce a succulente zuppe di pesce, di legumi o di carni varieSan Vito è sede del Couscous Fest, festival internazionale dedicato a questo piatto e all’incontro tra le culture.

Il cappero di Pantelleria viene raccolto tra maggio e settembre e tenuto sotto sale per una ventina di giorni: dona ai piatti un sapore intenso e inconfondibile. Uno dei piatti tipici in cui viene usato è l’irresistibile caponata di melanzane.

Fonte: Visit Sicily

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