Umbria sotterranea: weekend tra i luoghi segreti di Perugia, Orvieto, Narni e Todi


Cosa vedere in Umbria in un weekend? Perugia, Orvieto, Todi e Narni sotterranee + hotel e agriturismi dove dormire


Un viaggio alla scoperta dei luoghi più nascosti e segreti di alcune città dell’Umbria. Vieni a scoprire sotterranei, cisterne e pozzi nelle città di Narni, Todi, Perugia e Orvieto.

Un’occasione unica per scoprire la città da un altro punto di vista e trascorrere un weekend diverso. 

Umbria sotterranea: Narni

@Umbria Tourism

I sotterranei di Narni nascondono grandi tesori. È possibile visitare la chiesa di Santa Maria della Rupe, una stanza dove è conservata una cisterna di acqua piovana probabilmente appartenuta a una domus romana, la Stanza dei Tormenti e la cella che tenne prigioniero Andrea Lombardini, la Chiesa di Santa Maria Maggiore e l’acquedotto della Formina

  • Percorso proposto da Narni Sotterranea

L’itinerario proposto da Narni Sotterranea prevede la visita al complesso conventuale di S. Domenico, una cisterna romana, la Stanza dei Tormenti e la cella adiacente. 

Chiesa di San Domenico

Il tour inizia dalla chiesa di San Domenico. Risale al XII secolo ed era in origine l’antica cattedrale della città dedicata a Santa Maria Maggiore. 

Nel 1304 fu assegnata ai frati domenicani, dai quali poi derivò il nuovo nome. Dai recenti scavi archeologici è stata rinvenuta una cripta del XII secolo e l’abside della ex chiesa di Santa Maria Maggiore, dove è conservato un mosaico bizantino del VI sec.

Venne scoperta nel 1979 per merito di un gruppo di speleologi dell’UTEC di Narni che, scendendo dai Giardini di San Bernardo, scoprirono un passaggio attraverso il muro che portava a una stanza con un affresco dedicato a San Michele. 

Recentemente è stata realizzata una pavimentazione in vetro che permette di camminare al di sopra delle antiche fondazioni e vedere i ritrovamenti archeologici. 

Cisterna romana

Attraverso un varco si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente appartenuta a una domus romana. In questa sala, grazie a una ricostruzione in 3D, è possibile entrare virtualmente nei cunicoli dell’acquedotto Romano della Formina. 

Stanza dei Tormenti

Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge alla Stanza dei Tormenti, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione.

La cella

Adiacente a questa sala si trova una piccola cella. Sulle pareti di questa stanza il prigioniero Giuseppe Andrea Lombardini decise di lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico massonici non ancora completamente decifrati, per documentare le sofferenze patite.

Informazioni utili:

Il costo del biglietto intero è di € 7, mentre per i bambini di età compresa tra 6 e 11 anni il costo è di € 4. Sotto i 6 anni l’ingresso è gratuito. 

È obbligatoria la prenotazione contattando il numero 339 1041645 o 0744 722292.

Per maggiori informazioni consultare il sito di Narni Sotterranea.

  • Acquedotto della Formina 

Per chi lo desidera è possibile visitare di persona l’acquedotto della Formina, previa prenotazione, accompagnati da una guida e con un’attrezzatura adeguata. Il periodo di apertura va da maggio a ottobre nei giorni festivi e prefestivi.

L’acquedotto della Formina era la principale fonte di approvvigionamento di Narni, raccogliendo le acque di sette sorgenti lungo un percorso di 13 chilometri. La struttura è caratterizzata da quattro ponti, tre trafori, 55 pozzi e 129 bocchette. Per le dimensioni particolarmente anguste del percorso, si sconsiglia la visita a chi soffre di claustrofobia, cardiopatie e ai bambini di età inferiore ai 12 anni. 

Dell’antico acquedotto è possibile visitare diversi tratti. La durata dell’escursione è di circa tre ore. Per maggiori informazioni consultare il sito Narni Sotterranea

  • Cisterna del Lacus

Se siete curiosi di conoscere l’antico sistema di raccolta dell’acqua piovana, è possibile visitare – a pochi metri dall’attuale piazza Garibaldi – la Cisterna Lacus, chiamata così per le sue ampie dimensioni.

Dopo la decadenza dell’impero romano, molte opere tra cui l’acquedotto non furono più utilizzate e si persero le capacità tecniche per la loro riparazione. Si cercarono così soluzioni alternative per raccogliere e distribuire l’acqua alla città. Le cisterne di acqua piovana furono la soluzione più efficace. Questo antico serbatoio conserva ancora le volte arcuate e il pavimento di opus spicatum (opera spicata) – laterizi disposti di taglio che vanno a dare la forma di lisca di pesce o grano. 

Umbria sotterranea: Todi

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Una serie di cavità scavate dall’uomo nei secoli scorsi, sotto la città di Todi, sono arrivate fino a noi e sono, oggi, visitabili

  • Cisterne romane di Piazza del Popolo

Anche i sotterranei di Todi sono un’importante testimonianza di ingegneria idraulica pensata per drenare e raccogliere l’acqua che si accumulava nel sottosuolo, risolvendo così eventuali frane e il problema dell’approvvigionamento dell’acqua. Todi, infatti, non disponeva di un proprio acquedotto, dunque questo sistema sotterraneo permetteva di far arrivare l’acqua alle fontane pubbliche e dissetare la città con pozzi e cisterne piovane, come quella monumentale formata da 12 vani collocata sotto Piazza del Popolo.

Per maggiori informazioni e prenotazioni consultare il sito del Comune di Todi.

  • Le gallerie della Fabbrica della Piana

La città di Todi sorge su un colle. La sua particolarità, ma anche condanna, è quella di essere composta da quattro strati alla cui base vi sono delle particolari argille impermeabili che non consentono la circolazione dell’acqua nel sottosuolo. Questo ha provocato nel corso della storia diverse frane, di cui la più disastrosa è quella avvenuta nella contrada Piana iniziata nel 1812 e culminata nell’evento del dicembre 1814

Gli antichi romani realizzarono pozzi e gallerie sotterranee con l’obiettivo di trasportare l’acqua fuori dal sottosuolo. Nel corso del Medioevo vennero fatti altri lavori per estendere le gallerie. Ma con il passare del tempo i cunicoli si ostruirono sia per cause naturali sia per l’intervento di contadini che pensarono di sfruttare queste gallerie come fonte di approvvigionamento dell’acqua, fino ad arrivare alla fine del suo funzionamento nel Seicento.

Così, a seguito della grande frana del 1814, per risolvere il problema, ebbe inizio il cantiere “Fabbrica della Piana” che rimase aperto per quasi un secolo e sul quale furono investite importanti somme di denaro. Nel corso di questi lavori furono chiamati i migliori architetti per realizzare un nuovo sistema di gallerie e pozzi per drenare e portare in superficie le acque sotterranee che sostituirono buona parte dei cunicoli realizzati in epoca romana. 

Oggi questi luoghi sono visitabili su prenotazione accompagnati dalle guide dell’Associazione Culturale Toward Sky. Il gruppo ha curato il recupero e la valorizzazione di questo spazio sotterraneo.

Per informazioni: 

La “neviera” era un ambiente sotterraneo usato per conservare il più a lungo possibile grandi quantità di neve e ghiaccio raccolte durante l’inverno. La neviera della Valle venne realizzata nel 1827 dal medico chirurgo Tobia Ottoni, utilizzando un ambiente di epoca romana, probabilmente per fini medici. In passato, infatti, il ghiaccio era usato per trattare i versamenti sanguigni e per abbassare la febbre.

La neviera di Todi è stata ripulita e resa agibile dall’associazione Toward Sky, consentendo l’apertura al pubblico nel 2014. 

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Umbria sotterranea: Orvieto

Se siete a Orvieto non potete perdervi la visita dei pozzi di San Patrizio, della Cava e la visita guidata nei sotterranei.

  • Pozzo di San Patrizio

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Il pozzo di San Patrizio venne fatto costruire da Papa Clemente VII quando si rifugiò a Orvieto a seguito del “Sacco di Roma” (1527). L’intento era quello di garantire acqua ai cittadini in ogni momento dell’anno, in caso di catastrofi o assedi. L’opera venne completata nel 1537 sotto il papato di Paolo III Farnese. 

Inizialmente chiamato pozzo della Rocca per la sua vicinanza alla Rocca Albornoz, fu poi cambiato con “San Patrizio” perché la sua profondità ricordava la grotta del lago irlandese dove l’omonimo santo si recava per pregare. La leggenda racconta che questa grotta fosse così profonda da essere la porta del Purgatorio. Il collegamento con San Patrizio ha donato al pozzo di Orvieto un’aura di sacralità. 

Il pozzo è profondo 54 metri, intorno alla struttura sono state realizzate due scale a spirale sovrapposte con 248 gradini. Le due scale sono state pensate per non comunicare tra loro, in modo tale che le persone con i muli che si recavano nel fondo del pozzo per prendere l’acqua non si scontrassero con chi stava risalendo in superficie.

Nella parte finale del pozzo si trova una porta che conduce, attraversando un piccolo corridoio di tufo, nei pressi della fontana di San Zero, sotto la rupe. Questo collegamento garantiva, in caso di pericolo, una via di fuga sicura per il Papa. 

Gli orari di apertura del pozzo variano a seconda del periodo dell’anno. Il costo del biglietto intero è di €5,00, ridotto € 3,50. Per maggiori informazioni e per l’acquisto del ticket è possibile consultare il sito di Live Orvieto

  • Pozzo della Cava

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Il pozzo di origine etrusca fu ampliato tra il 1572 e 1530 per volere di Papa Clemente VII. Nel corso della visita è possibile vedere anche una cisterna etrusca, alcuni “butti” – cavità, naturale o artificiale, realizzate vicino alle abitazioni per lo sversamento di rifiuti ed escrementi animali e umani -, una cantina medievale, resti di antiche tombe rupestri e fornaci usate per produrre ceramica. 

Il pozzo è aperto sia in giorni feriali sia festivi dalle ore 9.00 alle ore 20.00. Il lunedì è chiuso (se non festivo) e la seconda metà di gennaio. Il costo del biglietto è di €4,00, ridotto € 2,50.  È possibile acquistarlo online sul sito di Live Orvieto

  • Orvieto underground

Da qualche anno è possibile esplorare anche i sotterranei di Orvieto per vedere i resti della vecchia vita urbana. Qui infatti si trovavano molti dei luoghi di lavoro insieme a grotte, cunicoli, pozzi e cisterne. 

Si parte dalla biglietteria di piazza Duomo, dove una guida specializzata vi condurrà al Parco delle Grotte: da qui inizia la scoperta di due cavità, la 536 e la 6, che costituiscono il percorso di visita lungo circa 1 chilometro e della durata di un’ora.

Nella prima grotta potrete vedere i resti di un frantoio risalente alla seconda metà del Trecento, con una pressa e alcune mole, e una serie di cisterne di epoca etrusca, medievale e rinascimentale. Nella cavità n.6, profonda 860 metri, sarete condotti alla scoperta delle colombaie, dove si allevavano in epoca medievale i colombi.

Biglietteria, piazza Duomo, tel. +39 0763 340688, +39 339 7332764.

Orari di visita: tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.15 e dalle 16.00 alle 17.15, prezzo intero € 7 euro, ridotto € 5.

Per maggiori informazioni consultare il sito web di Orvieto Underground

Umbria sotterranea: Perugia

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La visita di Perugia sotterranea inizia dalla canonica della Cattedrale di San Lorenzo. Qui vedrai la Sala del Conclave dove sono stati eletti diversi papi. Uscendo dalla sala, si procede verso i resti delle mura etrusche. Qui probabilmente sorgeva il tempio dedicato a Giunone-Era. 

Il percorso continua sopra un’antica strada, etrusca prima e romana poi, dove è ancora possibile vedere i solchi lasciati dalle ruote dei carri. Procedendo su questa antica strada romana si arriva sotto Piazza Cavallotti. 

La visita con guida dura circa 45 minuti. È possibile prenotare delle visite guidate private al seguente indirizzo email: isolasanlorenzo@genesiagency.it

Orari:

Dal 28 Gennaio al 15 Luglio e dal 15 settembre al 23 dicembre:

– Lunedì-Venerdì 10.30 – 12.30 / 14.30 – 18.30

Visite guidate ogni 60 minuti.

– Sabato, Domenica e Festivi 10.30 – 12.30 / 14.30 – 18:30

Visite guidate ogni 30 minuti.

Dal 16 luglio al 14 settembre e dal 26 dicembre al 7 gennaio:

Lunedì-Domenica 10.30 – 12.30 / 14.30 – 18.30

Visite guidate ogni 30 minuti.

Per maggiori informazioni: Isola San Lorenzo

Dove dormire?

Alcuni hotel e agriturismi in cui soggiornare nel tuo weekend in Umbria:

Perugia

  • Ripa Relais Hotel : Il Relais sorge su un’antica fattoria del XIX secolo. La struttura offre camere e suites, piscina immersa nel verde e Spa privata a uso esclusivo.
  • Castello Di Monterone Hotel: Una residenza d’epoca a tre chilometri dal centro storico di Perugia.

Orvieto

  • Agriturismo Antica Olivaia: L’agriturismo si trova all’interno di un’area denominata dall’Unesco “Riserva della Biosfera” , ovvero tutti quei territori che hanno saputo gestire in modo equilibrato il rapporto tra uomo e ambiente e che si impegnano in uno sviluppo sostenibile.
  • B&B Ripa Medici: B&B con vista privilegiata sulla campagna di Orvieto.

Todi 

  • Casale dei Frontini: L’agriturismo a gestione familiare sorge in un antico convento di fine 1700, poi divenuto casa colonica. La struttura è circondata da circa 20 ettari di terreno con oliveto, vigneto, campi di girasoli e grano, bosco e una fattoria.
  • Hotel Tuder: Elegante hotel a 10 minuti di macchina dal centro di Todi. 

Narni

  • Torre Palombara: Villa storica costruita intorno a un’antica Torre Colombaia risalente al XV secolo. Situata nelle vicinanze del borgo medievale di Narni e immersa nelle campagne dell’Umbria.
  • Santo Iolo: Casale dell’800 nel cuore della campagna umbra. E’ circondato dai vigneti e immerso in un giardino di 5000 mq con prato all’inglese, piscina ad acqua salata, ulivi, alberi da frutto e rose antiche.
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