Il Colosseo tra misteri e curiosità | ROMA

Ascolta il Podcast “Il Colosseo tra misteri e curiosità”

di Ornella A. Nicotra

 


Ci sono cose che non possiamo neanche immaginare sul Colosseo. Momumento che svela i suoi segreti a chi sa ascoltarli.


Si narra che il Colosseo di notte  sia il regno di demoni e  spettri, che risalgono dagli anfratti della càvea per vendicare la loro morte.

Le orme dei leggendari gladiatori risuonano tra gli archi. Se volete provare qualche brivido, sbirciate verso i sotterranei e le cavità delle gallerie, dove si svolgevano i preparativi degli spettacoli. Quando lo spettacolo iniziava, si aprivano le botole e un complesso sistema di montacarichi portava uomini e animali sull’arena, garantendo l’effetto sorpresa.

 

Proprio in quei sotterranei i gladiatori attendevano di entrare nell’arena con ansia e forse con un po’ di paura, per affrontare lotte il cui finale non aveva molte alternative, o vita o morte.

Il Colosseo era un luogo di sangue, e quello dei gladiatori, dicono fosse oggetto di riti magici. Riti che servivano ad allontanare le loro anime dall’arena.
Questo perché si credeva che le anime dei morti di morte violenta, continuassero a vagare dove avevano vissuto gli ultimi istanti.

In epoca medioevale il Colosseo divenne un covo di prostitute e briganti che vi seppellivano le loro vittime, alcune ancora mezze vive.

Ma fu nel Rinascimento che il Colosseo si trasformò nel tempio di Belzebù e divenne una delle 7 porte dell’inferno. Streghe e negromanti praticavano le loro arti e piantavano semi magici provenienti dall’oriente misterioso.

La testimonianza più ‘autorevole’ è di Benvenuto Cellini che nel 1532 racconta di essere andato al Colosseo con un prete siciliano, suo amico,  esperto di negromanzia. Il prete iniziò il rito magico disegnando cerchi per terra e invitando i presenti a entrare in quello più grande. In quel momento legioni di spiriti si risvegliarono dalle tombe e infestarono  il ‘Culiseo’. E pare che ancora continuino. (Benvenuto Celllini, La Vita,  Vol. I, Torino, Cugini Pompa e Compagnia, 1852, pp. 192-194)

Lasciamo i fantasmi alle loro catene e sfatiamo qualche credenza popolare.

L’Anfiteatro Flavio fu eretto per volere dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano.  La sua costruzione iniziò nel 70 d.C. e venne   inaugurato dieci anni dopo, il 21 aprile dell’80 dall’imperatore Tito.

Quindi non è vero che fu opera di Nerone, che all’epoca era già morto.
Probabilmente il malinteso nacque dal fatto che Vespasiano decise di costruirlo nell’area dove si trovava un laghetto artificiale della Domus Aurea di Nerone.

Anche un altro famoso luogo comune, cioè che fosse luogo di martirio dei cristiani, sembrerebbe non avere evidenze storiche.

Ma scopriamo perché si cominciò a chiamare Colosseo.

L’ipotesi più accreditata è che il nome derivi dal Colosso in bronzo che si trovava proprio lì vicino. Era una statua di dimensioni gigantesche raffigurante l’imperatore Nerone. Un’altra ipotesi farebbe  riferimento alla grandezza colossale dell’edificio.

E in effetti che il Colosseo sia colossale non ci sono dubbi. Ancora oggi è l’anfiteatro più grande del mondo.

Pensate che il suo perimetro è un ovale che misura 527 metri. L’arena ha una superficie di 86 metri per 54. Mentre la superficie totale è 3357 metri quadri .

Alto 48 metri, originariamente arrivava a 52 metri, esprime le concezioni architettoniche  della prima Età imperiale, basate sul rapporto tra linea curva e complessità di archi e  volte  concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale.

La vita mondana del Colosseo durò 358 anni, gli spettacoli si susseguivano per tutta la giornata per il diletto degli antichi romani. Finchè nel 438, Valentiniano III abolì i giochi gladiatori.

E Il Colosseo iniziò il suo declino.

Fu perfino usato come cava di materiali, impiegati perfino per la costruzione della Basilica di San Pietro.

Durante il Romanticismo, il suo fascino di antica rovina attrasse letterati e artisti come Shelley, Byron, Dickens, Thomas Cole e Henry James.  Per Stendhal il Colosseo rappresentava “le più belle vestigia del popolo romano” e ancora oggi il fascino continua.

Vi aspetto alla prossima puntata di Travel News,

Il podcast su Viaggi, Turismo, Sapori e Curiosità.

Un programma di TGTourism.tv a cura di Ornella A. Nicotra

FONTI

https://it.wikipedia.org/wiki/Colosseo#cite_note-TCI-6

https://www.turismoroma.it/it/luoghi/lanfiteatro-flavio-colosseo

https://colosseo.it/area/colosseo

 

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