La ricetta dell’Acquacotta è un piatto povero preparato nelle campagne della Toscana. Ecco come cucinarlo a casa tua
L‘acquacotta maremmana è una zuppa poverissima, fatta “con i pesciolini“, come si diceva una volta, che altro non erano che le cipolle affettate immerse in un mare di acqua calda.
La storia della ricetta dell’Acquacotta
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L’acquacotta è uno di quei piatti tradizionali che nascono dalla povertà e dall’immaginazione, dalla mancanza di ingredienti sofisticati e dalla voglia di sperimentare.
Preparata rigorosamente in un paiolo di ferro, l’acquacotta era il piatto di rinforzo per carbonai, pastori e mandriani che si trovavano a percorrere questa terra selvaggia e aspra con pochi ingredienti a disposizione. Così, mentre le bestie pascolavano, si cercavano le erbe per farle bollire e unirle, successivamente, al soffritto di pancetta o lardo, cipolla e altri odori di stagione.
La ricetta necessariamente mutava con il clima e a seconda delle piante spontanee raccolte nei campi o nei pascoli, oltre che con il mestiere praticato. Ecco allora ritrovare una spolverata di formaggio nella ricetta del casaro o qualche fungo in quella del carbonaio o del baccalà in quella del contadino. Per ultimo, si aggiungeva qualche fetta di pane abbrustolito.
Negli anni l’acquacotta maremmana è divenuta una zuppa con verdure che cambiano di stagione in stagione, arricchita da fette di pane abbrustolito, uova e formaggio pecorino. Il segreto del piatto è una lunga cottura che consente ai sapori di mescolarsi e alle verdure di ammorbidirsi. Come accade per ogni ricetta tradizionale, esistono diverse varianti nella zona della Maremma e del Senese.
Oggi l’acquacotta trova ancora spazio nelle tavole della Maremma e nonostante le numerose revisioni continua a mantenere inalterata la sua genuina semplicità.
Ricetta dell’Acquacotta:
Ingredienti
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5 cipolle rosse di media grandezza
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800 g pomodori pelati
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3 coste di sedano
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erbe aromatiche (maggiorana, basilico, ecc.)
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4 uova
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olio extravergine di oliva
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8 fette di pane rustico
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sale
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pecorino stagionato grattugiato
Preparazione
- Affettare le cipolle pulite ed il sedano – senza i fili più duri.
- Prendere i pomodori e ridurli a cubetti.
- In una casseruola o pentola di ghisa far soffriggere le cipolle nell’olio extravergine di oliva. Lasciar cuocere sino a che le cipolle non saranno dorate e ben appassite, dopo, aggiungere il sedano e le erbe aromatiche.
- Lasciare insaporire per qualche minuto e versare i pomodori spezzettati e dell’acqua.
- Lasciar cuocere lentamente per un paio di ore, aggiungendo acqua se necessario, ma senza esagerare, per avere una consistenza non troppo liquida della zuppa.
- Una volta passato il tempo necessario, abbrustolire in forno le fette di pane e posizionarne una o due sul fondo di ogni piatto.
- Versare la zuppa nelle ciotole e aprire in ognuna di esse un uovo, facendo attenzione a non rompere il tuorlo.
- Completare con del pecorino grattugiato e un filo di olio a crudo.
- Portare in tavola subito.
Suggerimenti
La lunga cottura delle cipolle è importantissima perché le rende morbide e quasi caramellate, dando alla zuppa una dolcezza che bilancia l’acidità dei pomodori.
Fonte: Visit Tuscany
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