Parco Regionale del Monte San Bartolo, Marche: cosa fare e cosa vedere


Il Parco Regionale del Monte San Bartolo con le sue falesie, spiagge di ghiaia e borghi storici ti regaleranno un’esperienza unica


Le Marche sono una regione italiana che offre diversi parchi e aree protette in cui immergersi nella bellezza naturale e godere di attività all’aperto. Oggi ti portiamo alla scoperta del Parco Regionale del Monte San Bartolo.

Alla scoperta del Parco Regionale del Monte San Bartolo, Marche

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Il Parco è situato tra Gabicce Mare e Pesaro e presenta aspetti naturali molto suggestivi. Le falesie strapiombanti costituiscono un paesaggio marino particolare con la presenza di pesci fossili e rari cristalli di gesso.

Ai piedi delle falesie corre una sottile spiaggia di ghiaie e ciottoli, formata dal franamento delle pareti sovrastanti e ricca di fossili, un tempo usati per la pavimentazione delle strade di Pesaro. Attraverso una strada panoramica si raggiungono gli antichi borghi di Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Santa Marina Alta e il raccolto porticciolo di Baia Vallugola.

Scoprire la natura del Monte San Bartolo

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La vegetazione del Monte San Bartolo è caratterizzata da boschi misti a quercia e carpino nero e da specie rare come il lino marittimo, il giunco, la carota delle scogliere e la ginestra odorosa. Famoso per la presenza e la migrazione di numerose specie di uccelli, tra cui il falco pellegrinoi rapaci migratori tra cui i falchi pecchiaioli di palude oltre ad una specie molto rara: l’albanella pallida, che viene dall’Africa per poi nidificare nell’Europa dell’est.

Vedere gli animali del parco San Bartolo, Marche

Notevole dal punto di vista naturalistico è anche lo svernamento degli uccelli marini costieri, quali lo smergo maggiore, il cormorano, lo svasso maggiore e svasso piccolo e, negli inverni più freddi, l’edredone, oltre a quello di numerose specie di gabbiani, tra cui alcuni esemplari di zafferano, gavina, gabbiano corallino, gabbiano comune e quello reale. Nella zona della foce del fiume Foglia a Baia Flaminia svernano anche l’airone cenerino, la garzetta e talvolta i cigni reali. Il parco ospita anche caprioli, volpi, tassi, istrici, donnole e ghiri. Cinque sentieri permettono di raggiungere piccole oasi naturali e di ammirare scorci spettacolari.

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Beni culturali e scavi archeologici da vedere nel parco del Monte San Bartolo

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I beni culturali non sono da meno: tra tutti spicca la Villa Imperiale, luogo di incontro di letterati e artisti tra cui Torquato Tasso Pietro Bembo, frutto di una rivisitazione di un precedente edificio sforzesco da parte di Girolamo Genga, su commissione di Francesco Maria I Della Rovere, con uno splendido ciclo di affreschi dei fratelli DossiRaffaellino del Colle, il Bronzino; altri esempi di dimore nobiliari sono Villa Caprile, luogo di soggiorno di Casanova e Stendhal, edificata nel Seicento dalla famiglia Mosca e celebre per lo splendido giardino all’italiana dai divertenti giochi d’acqua, Villa Vittoria, dimora di Carolina di Brunswick Villa Almerici.
Non mancano neppure gli scavi archeologici: in località Colombarone sono infatti conservati i resti di una villa signorile sorta alla fine del III sec. d.C., ricca di mosaici e luogo di rinvenimento di reperti come bracciali e monete, vetri e anfore.
LEnte Parco organizza attività che spaziano dalle escursioni naturalistiche alle gite in motonave, alle feste e alle visite culturali.

Fonte: Let’s Marche

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