Parte a maggio la mostra “Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona”

Dipinto con uomo e donna a cavallo.Fonte: Studio Esseci

Dal 7 maggio al 3 ottobre 2021 la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti ospita una mostra che esplora il legame di Dante con la città.


Il 7 maggio alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti prende il via la mostra Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona. L’esposizione è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Musei Civici, nell’ambito del progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021. Il progetto è promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

L’esposizione costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa ideata per le celebrazioni del centenario del 2021. Il progetto prevede il duplice omaggio al Poeta e alla città di Verona. Dante stesso scrisse che Verona gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70).

La città, infatti, non è solo lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, tramite l’ausilio di una mappa cartacea, porta il visitatore alla riscoperta di 21 luoghi tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e ai luoghi di tradizione dantesca.

Dante e Verona, un legame lungo secoli

L’esposizione è un omaggio all’esilio veronese di Dante e al legame tra Verona e il Poeta. Nel corso dei secoli, questo rapporto continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica. Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre cento opere. Si tratta di dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera. Inoltre, sono presenti codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche e da musei italiani ed esteri.

La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento, e si sviluppa in due nuclei tematici principali. Il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento. Il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.

Dante Alighieri. Fonte: Wikimedia Commons Le Scuderie del Quirinale annunciano la mostra “Inferno”

Dante tra Giotto e Botticelli

In apertura la mostra rievoca il presunto incontro tra Giotto e Dante a Padova, consentendo di ripercorrere la cultura artistica veronese nel grande snodo della rivoluzione giottesca. Il percorso prosegue con il racconto del legame tra Dante e Cangrande della Scala, al quale il Poeta dedicò il Paradiso. Le testimonianze legate alla figura dello Scaligero delineano il contesto in cui Dante trascorse gli anni dell’esilio fino alla creazione del suo Poema. Testi decorati della Commedia, manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante fino alla fine del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto rivolsero alla sua Opera.

Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestito del Kupferstichkabinett di Berlino. In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che sviluppa il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.

Da Dante a Shakespeare

Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella stagione ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento del Poeta esiliato.

A questo punto del percorso espositivo il visitatore può ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi. Ad esempio, figure femminili e tragiche vicende legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, come Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca. Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo.

Attraverso questo percorso si potrà cogliere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca. Da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e Giulietta.

Locandina mostra. Anniversario della morte di Dante. Fonte: Museo d'Arte della città di Ravenna e Musei San Domenico Forlì Ravenna e Forlì celebrano insieme i 700 anni dalla morte di Dante

I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona. L’esposizione si lega per questo motivo in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.

Fonte: Galleria d’Arte Moderna Achille Forti -Palazzo della Ragione

Per ulteriori informazioni: www.danteaverona.it 

 

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