Turismo toscano come modello per lo slow tourism

Turismo toscano. Costa toscana. Via Wikimedia COmmons.

Una nuova visione del sistema di offerta turistica e culturale che ha come esempio per il 2021 il turismo toscano. Questo è quanto è emerso dal webinar #CANTIERETURISMO di Federturismo.

I numeri del turismo toscano sono di grande impatto. Il Centro Studi Turistici di Firenze (CST) ha stimato per quest’anno in Toscana una crescita di 4,7 milioni di pernottamenti rispetto al 2020, anno in cui però ne sono stati persi 27 milioni (scendendo da 48,5 milioni a poco più di 21 milioni). Le località, che stanno già ricevendo molte prenotazioni, sono quelle balneari e quelle rurali.

Lo stop forzato ha infatti rappresentato anche l’occasione per ripensare nuovi modelli di business. In particolare il futuro della destinazione della Costa toscana guarda al fenomeno del turismo lento, un turismo compatibile con il territorio e accessibile a tutti, dove gli attori territoriali possono posizionarsi come significativi nodi di un’unica rete di valorizzazione, in grado di favorire la nascita di nuovi prodotti ecoturistici, frutto dell’integrazione e della convergenza tra i vari interessi.

Per creare un momento di confronto con gli imprenditori locali per il potenziamento sinergico del sistema turistico della Costa toscana, Confindustria Livorno Massa Carrara, Associazione italiana Confindustria Alberghi, Federturismo Confindustria e Federvini, con il patrocinio di Assomarinas e Federterme hanno organizzato, in data 8 giugno 2021, il webinar #CANTIERETURISMO. Focus Turismo Lento.

 

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#CANTIERETURISMO

Verso un turismo di prossimità

Sono stati presenti al webinar Leonardo Marras, assessore all’Economia, Attività produttive, Politiche del credito e Turismo della Regione Toscana, Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente Confindustria Alberghi, Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria, e Umberto Paoletti, direttore generale Confindustria Livorno Massa Carrara.

Sono intervenuti inoltre quattro imprenditori di successo del territorio.  Albiera Antinori è presidente del Consorzio DOC Bolgheri Sassicaia e presidente del Consiglio del Gruppo Vini in Federvini. Marco Mantovani è presidente Fondazione Isola d’Elba. Laura Natali è amministratore unico Versilia NG Srl – Terme della Versilia. Infine, Gianluca Prianti è direttore generale Paradù Resort. Ha condotto i lavori Divina Vitale, giornalista professionista e assaggiatrice Ais.

«La pandemia ha contribuito a cambiare il paradigma del viaggio», ha dichiarato la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli. «Quello che ci aspetta sarà un turismo di prossimità, legato non solo alle visite dei borghi, alla cultura, alle tipicità enogastronomiche, alla mobilità dolce e sostenibile ma che privilegerà il turismo lento. Un modo di viaggiare più consapevole e sostenibile che contribuirà alla valorizzazione dei territori meno conosciuti del nostro Paese e al rilancio delle economie locali».

 

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Fra flussi stranieri e mercato domestico

«Dopo un anno complesso, finalmente torna la possibilità di viaggiare e di vivere le emozioni che i nostri territori sanno offrire», ha sottolineato invece Albiera Antinori, Presidente del Consiglio del Gruppo Vini in Federvini e Presidente del Consorzio DOC Bolgheri Sassicaia. Le bellezze artistiche e paesaggistiche abbinate alla degustazione dei vini e dei sapori tipici costituiscono infatti per Antinori un «patrimonio unico ed inimitabile». La ripresa dell’enoturismo andrebbe dunque di pari passo con il graduale ritorno alla socialità e alla possibilità di accogliere i visitatori.

La ripresa, è emerso dal webinar, arriverà non solo dal turismo interno ma anche dagli stranieri.

«Per il settore alberghiero la collaborazione con gli importanti partner del territorio toscano è certamente un richiamo importante. I flussi turistici provenienti dall’estero sono sensibili al pregio dei prodotti vinicoli locali e a quanto di bello e buono siamo capaci di offrire», ha dichiarato infatti la Vice Presidente di Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo.

 

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A conclusione dell’incontro Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara, ha infine tirato le somme della tavola rotonda, sottolineando nuovamente l’importanza del turismo lento e di prossimità.

«Il valore della proposta che emerge dal webinar è quello di provare a trasformare un limite (la mancata presenza della clientela straniera in Italia a causa della pandemia)  in un’opportunità per le aziende del territorio []. Si può puntare sul turismo cosiddetto di prossimità:  un turismo lento e sostenibile che ha ottime potenzialità di intercettare il segmento del mercato domestico», ha dichiarato Paoletti.

Fonte: Federturismo Confindustria.

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