Appia Antica, in cammino lungo la “Regina Viarum”


L’Appia Antica è nota da sempre come “Regina Viarum” perché considerata la più efficiente di tutte le strade romane. Ora tutti possiamo ripercorrerla, alla ricerca degli antichi fasti romani.


O via Appia, consacrata da Cesare venerato sotto l’effigie di Ercole,

tu che superi in celebrità tutte le italiche vie…

Marziale, Epigrammi, IX, 101

Gli antichi romani l’hanno definita in tanti modi: insignis, nobilis, celeberrima. Ma per tutti, l’Appia Antica è stata prima di tutto Regina Viarum: regina di tutte le strade, capolavoro dell’ingegneria. Concepita per scopi militari e commerciali, con i suoi 600 chilometri di lunghezza e i suoi 4,15 metri di larghezza l’Appia è stata la prima autostrada della storia, che ha collegato l’intera penisola con l’Africa e l’Oriente. Per costruirla furono necessari tempi lunghissimi e spese da capogiro, ma il risultato fu un’opera senza pari, destinata a durare nei secoli.

Negli anni ha subito gli attacchi di nemici ostinati: l’incuria, il vandalismo e l’abusivismo edilizio, che hanno compromesso (e a tratti cancellato) l’integrità del tracciatoOggi però l’Appia Antica ritrova il suo originario percorso da Roma a Brindisi grazie al progetto del Mibact “Appia Regina Viarum”, che ha preso ufficialmente il via il 4 marzo scorso e che riqualificherà il tracciato storico fino a trasformarlo nel primo cammino nazionale laico a matrice culturale. Il progetto, ora agli esordi, consentirà a chiunque lo desideri di ripercorrere la strada dei Romani verso il mare, alla ricerca degli antichi fasti.

La Regina Viarum rappresenta tuttora una straordinaria avventura che si snoda tra archeologia, storia, paesaggi e cultura, tutta da scoprire e da vivere. Intraprendere questo percorso vuol dire perdersi nella storia ma anche nella bellezza dei paesaggi naturali offerti dalla Penisola italiana, ritrovarsi di colpo in un mondo lontano dallo stress e dal caos quotidiano. E allora zaino in spalla, scarpe comode e occhi puntati verso l’orizzonte: inizia il viaggio nell’antico splendore della potenza romana.

La storia della regina di tutte le strade

L’Appia resta ancora oggi una delle parti più autentiche dell’antica Roma, il sogno del censore Appio Claudio Cieco che torna a rivivere. Iniziata nel 312 a.C., i lavori si protrassero fino al I secolo a.C, procedendo di pari passo con l’espansione dei domini romani. Nella prima fase dei lavori, durante la seconda guerra sannitica, la strada arrivava a Capua, poi si prolungò fino a Benevento, Taranto e infine Brindisi. Il suo ideatore, Appio Claudio, la volle lastricata in pietra, larga abbastanza da consentire l’incrocio di due carri e fiancheggiata da marciapiedi rialzati per facilitare il transito dei pedoni. Le file di alberi che orlavano la strada, ancora oggi riconoscibili in molti punti, rendevano il viaggio non solo una necessità, ma anche una piacevole esperienza. Ogni dieci miglia, i viaggiatori potevano ristorarsi e cambiare i cavalli in apposite stazioni di sosta: erano gli “autogrill” dell’antichità!

La via Appia è stata protagonista di diversi avvenimenti famosi, come la crocefissione lungo il tratto Roma-Pompei di 6 mila schiavi liberati da Spartaco, nel 71 a.C. La strada, che ha continuato ad essere ampliata e restaurata fino al Medioevo, è caduta poi in disuso a causa dell’inclusione di aree private lungo il suo percorso.

L’antico tracciato stradale è come un museo a cielo aperto: il tratto iniziale, quello più vicino a Roma, è sicuramente quello più noto e ricco di testimonianze del passato. Per tutelarlo, nel 1998 la Regione ha istituito il Parco dell’Appia Antica, ampio quasi 5 mila ettari. Percorrere questa strada oggi significa rendere omaggio alla grandezza di una civiltà e a un’opera che è sopravvissuta per secoli alla decadenza ma che è rinata grazie all’umanità stessa, quella che vive e non dimentica.

Il Cammino dell’Appia Antica: le 29 tappe

Fonte: camminodellappia.it

Il Cammino dell’Appia Antica promosso dal progetto del Mibact comprende 29 tappe e attraversa le regioni di Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. Nel solo Lazio si percorrono 150 chilometri lungo la strada che da Roma porta a Latina passando per i Colli Albani e giungendo a Formia. Dopodiché la strada prosegue verso Capua, Benevento e Avellino per raggiungere le province di Potenza e Matera, restando in Basilicata per soli 83 chilometri. L’ultima parte, quella che raggiunge l’antica Brundisium e il suo porto, passa per 186 chilometri attraversando le province di Foggia, Taranto e Brindisi.

Delle 29 tappe previste dal Cammino, però, solo 8 sono già percorribili in sicurezza. Tra queste non poteva mancare il tratto che da Roma conduce fino ad Albano Laziale, il più suggestivo da un punto di vista architettonico perché ricco di monumenti, ville e musei.

Il progetto di valorizzazione attuato dal Ministero prevede anche di valorizzare le aree interessate con il coinvolgimento delle popolazioni locali, che hanno il compito di collaborare tra loro, di organizzare eventi e di trovare un collegamento sia fisico che metaforico per connettere una località all’altra, una regione all’altra e il mondo occidentale con quello orientale.

Un nuovo concetto di cammino

Il Cammino dell’Appia Antica rappresenta un nuovo modo di dare valore al patrimonio culturale che possediamo e di ripercorrere, passo dopo passo, la storia del mondo intero. Roma ha segnato l’avanzare della civiltà e quest’opera ingegneristica lo dimostra ancora. Il cammino è il modo migliore per scoprire i territori, fermandosi ad ammirare paesaggi sempre nuovi e architetture antiche, ad assaporare i prodotti locali che cambiano di paese in paese. Ma è anche il modo migliore per identificarsi nei soldati, commercianti e viandanti che per secoli, a piedi o a cavallo, hanno percorso questo stesso sentiero.

Se intendete mettervi in viaggio lungo l’Appia Antica dovete essere ben equipaggiati: lo zaino è indispensabile per avere con voi tutto l’occorrente, tra cui anche dell’acqua e degli snack. Scarpe comode e impermeabile, coltellino e power bank per lo smartphone sono indispensabili, ma soprattutto non dimenticate di lasciare alle spalle tutti i problemi quotidiani e di incamminarvi sereni: il Cammino dell’Appia Antica è perfetto per coloro che si concentrano sul viaggio e non sulla destinazione.

 

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