Roma: dal Tridente a Monti, le vie dello shopping

Primavera alle porte, si ricomincia a viaggiare verso la Capitale. Complice il Giubileo e la classica gita di Pasqua, che inonderà Roma di turisti italiani e stranieri, assetati di cultura e, perché no, di shopping. In linea con i dati relativi allo shopping tourism, che lo vedono come segmento in costante crescita, con il Bleisure, nuova tendenza del momento, che porta, chi viaggia in un Paese per affari, ad approfittare del tempo libero per dedicarsi all’arte dello shopping, Roma è tra le città più visitate, sempre più in concorrenza con Milano.

Così dal Tridente, fino a Campo de Fiori, per arrivare al celebre quartiere Monti, c’è l’imbarazzo della scelta, per ogni tipologia di portafogli. E chi non ha in programma importanti acquisti, può comunque passeggiare, perdendosi tra le vetrine e i monumenti che la città regala in ogni angolo.

Tra le aree più conosciute e battute c’è la zona del Tridente, con le famose via dei Condotti, via Borgognona, via Frattina e tutta la zona che circonda la splendida Piazza di Spagna, impreziosita da gioiellerie e atelier dei più grandi stilisti italiani e internazionali. Fino a via del Babbuino, che conduce dritta a Piazza del Popolo. Una passeggiata tra queste storiche strade significa perdersi tra fascino, imponenza e shopping esclusivo.

Staccandosi dal Tridente e camminando in direzione di Largo Argentina, si incontra la famosa Campo de Fiori che, con le sue via dei Giubbonari e via del Governo Vecchio, offre alternative più economiche ai marchi d’haute couture. Qui, spulciando bene all’interno dei negozietti vintage, si può portare a casa dell’ottimo usato.

Patria assoluta dell’artigianato e del vintage è il Rione Monti. Da via del Boschetto, passeggiando per le vie del quartiere, si incontrano piccoli e caratteristici negozi, gestiti da creativi artigiani del tessuto e della gioielleria, dove trovare sempre originali idee regalo. Sempre qui, ogni domenica, il famoso Mercato Monti, situato nei pressi della stazione metro Cavour, è interamente dedicato al vintage e ai prodotti artigiani, anche importati dalle capitali della moda, Milano e Londra in primis.

Da sempre considerata seconda alla vera capitale della moda, Milano, Roma ha saputo prendersi la sua rivincita negli ultimi anni. È nella capitale che Valentino che ha scelto di mostrare la sua collezione di 300 abiti, in occasione del 45esimo anniversario della sua attività, all’Ara Pacis. E sempre a Roma, lo stilista ha scelto di aprire la sua boutique più grande al mondo, a Piazza di Spagna, vicino al cinquecentesco palazzo Mignanelli.

Altro fiore all’occhiello dell’haute couture nella città eterna è Fendi, che aperto nel 2005 il suo negozio principale su sette piani, nel neoclassico Palazzo Fendi, in Largo Goldoni. Un luogo che, nel periodo natalizio, adornato di luci e addobbi, diventa quasi fiabesco. Palazzo in cui il marchio di moda ha ritrovato nuova vita, dopo il restauro, con il prestigioso ristorante internazionale giapponese, Zuma, esteso su due interi piani, con terrazza panoramica, firmato dal famoso chef, Rainer Becker, che ha scelto Roma per il suo secondo ristorante in Europa.

Per gli appassionati di shopping nei megastore, Roma riserva un posto speciale in via del Corso. Qui, passeggiando, si incontrano le vetrine e le scale mobili dei più noti marchi low cost, le grandi catene dell’abbigliamento, che hanno colonizzato alcuni dei più bei palazzi del centro storico romano. Come non ricordare le polemiche sull’acquisto e la ‘discussa’ ristrutturazione, da parte di H&M, dello storico palazzo ottocentesco dell’Ex Unione Militare, di proprietà Benetton, in pieno centro, all’angolo tra via del Corso e Via Tomacelli. La polemica sulla ristrutturazione opera dell’architetto Fuksas, che ha sventrato il Palazzo e, tra i vari interventi riqualificativi, ha scelto di introdurre una struttura in acciaio e vetro, che attraversa i quattro piani dell’edificio, visibile parzialmente dalla strada, che funge da copertura alla grande terrazza panoramica. La cosiddetta ‘lanterna’.

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