La grande sfida della Biblioteca Vaticana: online tutti i manoscritti

Virgilio Vaticano

«Verba volant, scripta manent, digita sunt». È questo il cuore del progetto di “Digita Vaticana”, la onlus che cura il processo di digitalizzazione degli 80 mila manoscritti appartenenti alla Biblioteca Apostolica  Vaticana.

Un’impresa impegnativa, dalla quale dipende la conservazione e trasmissione del sapere più antico. Dal Canzoniere di Petrarca alla Divina Commedia di Dante, illustrata da Botticelli, e ancora dall’Eneide del Virgilio Vaticano del 400 dopo Cristo alla Bibbia Urbinate (1476-1478) commissionata da Federico da Montefeltro. Opere dal valore inestimabile che spaziano dalla letteratura alla storia, dall’arte al diritto, dall’astronomia alla matematica.

Al momento già 9 mila manoscritti sono stati riversati al digitale, di cui 7 mila consultabili sul sito web. Per completare il lavoro, però, occorreranno ancora tra i 40 e 50 anni e nuovi contributi, per i quali sono state disposte anche campagne di fundraising.

Spiega, infatti, Irmgard Schuler, a capo del laboratorio fotografico, che per digitalizzare un libro manoscritto, foglio dopo foglio, ci si impiega un intero giorno, affidandosi interamente al Fits, un formato di digitalizzazione adottato anche per conservare dati di astrofisica e medicina nucleare. Tutto ciò dipende dalla delicatissima natura del materiale: sensibile a luce, umidità e temperatura.

“Digita Vaticana” dimostra dunque che ancora una volta la tecnologia ci offre la possibilità di pensare al passato guardando al futuro, rendendo così davvero accessibile a tutti, gratuitamente e in qualsiasi momento, il patrimonio universale.

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