“Object trouvè. Archivi per un grande magazzino” è il titolo della mostra ospitata all’interno dell’Abbazia cistercense di Valserena, in provincia di Parma, aperta fino al prossimo 30 ottobre.
Il grande magazzino della Rinascente è raccontato nella sua duplice veste, non solo come spazio cittadino ma anche come contenitore di oggetti desiderati: cataloghi di moda, bozzetti, disegni esecutivi, progetti architettonici, vetrine o fotografie di vetrine. Tra le opere esposte anche le campagne fotografiche di Publifoto Roma, che tra gli anni ’50 e i primi anni ’60 ha documentato il processo di costruzione della Rinascente di Roma, a Piazza Fiume.
“C’è un’ambiguità voluta nel titolo objet trouvè, che rispetta la vocazione dell’archivio” ha spiegato a La Repubblica Francesca Zanella, presidente dello Csac nonchè curatrice della rassegna.
“Lo Csac -Centro Studi e Archivi della Comunicazione dell’Università di Parma- è nato alla fine degli anni Settanta contrapponendosi al concetto tradizionale di museo, contestando le gerarchie delle forme artistiche. Si è iniziato con una serie di mostre, poi maturate in archivio, che trattavano fotografia, grafica, architettura, design e moda non come arti minori ma come arte a tutti gli effetti” ha aggiunto.
Un progetto architettonico non è da considerarsi inferiore ad un’opera scultorea o ad un dipinto: questa era l’idea di Arturo Carlo Quintavalle, lo storico dell’arte che poi fondato il Centro Studi.
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