Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma in mostra le opere della collezione ‘La Caixa’

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita dal 19 maggio al 17 settembre la mostra ‘Conversation Piece: una selezione di opere della collezione ‘La Caixa’, la collezione d’arte contemporanea della cassa di risparmio di Barcellona (Caixa d’estalvis i pensions de Barcelona).

L‘allestimento alla Galleria d’arte moderna e contemporanea si intitola ‘Conversation Piece’ e mette in relazione le opere di Juan Muñoz, Fernanda Fragateiro, Donald Judd, Agnes Martin, Joan Hernández Pijuan, Doris Salcedo, Julião Sarmento, Thomas Schütte, Richard Serra, Jana Sterbak, Antoni Tàpies, Ignacio Uriarte e Rachel Whiteread.

Il linguaggio formalista del minimalismo acquisisce una sensibilità poetica nelle bande orizzontali di Agnes Martin e nella densità materica della superficie nera di Richard Serra. Il tutto si collega ai reticolati argentei di Joan Hernández Pijuan e al silenzio esistenzialista evocato da Antoni Tàpies.

Donald Judd con la sua scultura minimalista crea un ponte tra una generazione successiva di artisti che sottomettono il paradigma formale del minimalismo, ‘il cubo’, a ogni genere di decostruzione e variazione.

Rachel Whiteread re-materializza spazi vuoti dell’architettura per restituire all’arte gli spazi vissuti. Fernanda Fragateiro evoca, con i suoi armonici moduli architettonici, le utopie che hanno diretto l’arte verso il sociale.

Le opere di Thomas Schütte si allontanano dall’ortodossia del minimalismo per offrire nuove possibilità alla scultura con un’approssimazione a un’architettura immaginaria.

La sensazione di irrealtà emanata da queste opere è la stessa dei tre insoliti personaggi di Juan Muñoz, ibridi di persona, sacchi e visi depersonalizzati. La sua presenza suggerisce un’idea di finitezza umana, come la riproduzione in 3D della ballerina di Degas di Julião Sarmento. L’artista portoghese interviene su quella figura dandole maggiore realismo, nelle forme e nell’erotismo.

Jana Sterbak parte dell’azione reale del qui e ora: non c’è finzione nella sua performance né nei suoi temi, anche se c’è teatralità considerando che mette in scena la fragilità, i pericoli e le difficoltà dell’esistenza umana. 

Il video dell’artista spagnolo Ignacio Uriarte, con un certo umorismo propone una riflessione sulla dialettica tra l’uomo e la macchina: Uriarte filmò l’attore Michael Winslow imitando magistralmente il suono di trenta macchine da scrivere.

 

 

Fonte: Adnkronos

 

 

 

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