Roma nasconde sotto terra monumenti che solo in pochi hanno la possibilità di visitare, in particolare sotto i binari della Stazione Termini dove si trova l’accesso alla basilica sotterranea di Porta Maggiore, unicum nell’architettura romana.
La basilica sotterranea è situata all’inizio della Prenestina, punto sempre molto trafficato dagli automobilisti. Dopo duemila anni la costruzione, con soffitti e pareti adornati da diverse scene mitologiche, è rimasta miracolosamente intatta anche se l’entrata che accoglie i visitatori è tutt’altro che accogliente e protetta da una poco estetica recinzione in metallo.
Ignota ai più, la basilica rappresenta una delle più raffinate espressioni dell’arte augustea o neroniana. Solo 10 visitatori alla volta, e per un tempo limitato di 15 minuti, possono accedervi ogni seconda e quarta domenica del mese dopo aver prenotato telefonicamente tra lunghe attese.
Procedono i lavori di restauro e di bonifica ambientale, avviati nel 2003-2004, che ora riguardano la parete destra della navata centrale dopo la conclusione del consolidamento e della pulitura delle superfici del corridoio d’accesso, del vestibolo, dell’abside e della volta a botte della basilica. I lavori sono coordinati da Chiara Scoscia Santoro e Corinna Ranzi che hanno costituito un’Ati (associazione temporanea di imprese).
Fonte: Il Venerdì di Repubblica
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