Ferrara: tutte le mostre a Palazzo Diamanti nel triennio 2017-2019

Ferrara. L’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti prosegue all’insegna dei grandi progetti, coniugando appuntamenti particolarmente significativi per la città con mostre che promuovono la conoscenza di fenomeni artistici e culturali di grande respiro internazionale.

Il 14 ottobre 2017 è la volta della mostra dedicata a Carlo Bononi, uno dei protagonisti della pittura del Seicento.

Artista prolifico, grandissimo disegnatore, inquieto sperimentatore e infaticabile viaggiatore, Bononi, per troppo tempo dimenticato, occupa un ruolo di assoluto rilievo nella storia dell’arte nell’Italia di passaggio tra l’età della Controriforma e la piena maturazione del Barocco.

Nella primavera del 2018 tocca invece all’esposizione “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”, che condurrà il visitatore in un viaggio negli affascinanti territori dell’anima fin de siècle, sul finire dell’Ottocento quando artisti inquieti e visionari sperimentavano linguaggi visivi inediti, capaci di schiudere i regni dell’immaginazione e dare forma visiva agli stati d’animo.

Tra loro anche i più originali talenti della scena artistica italiana, come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso.

A settembre 2018, sarà il turno di Gustave Courbet, che torna in Italia dopo quasi cinquant’anni.

Quella a lui dedicata sarà una retrospettiva in cui ripercorrere la sua formazione e il suo rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio.

Provocatore, padre del realismo e uomo dalla personalità complessa, Courbet fu infatti anche un eccellente paesaggista, che considerava la natura la sua principale fonte di ispirazione: non a caso due terzi della sua produzione sono costituiti da panorami, vedute, scorci, orizzonti, lande campestri, in cui il protagonista è l’elemento naturale.

Dotato di una rara sensibilità, la sua visione personale ma realistica del mondo lo ha portato a innovare profondamente la pittura. Le sue opere, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un sicuro modello di riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni.

Novità del 2019 è la mostra “Boldini e la moda” che aprirà i battenti in primavera, che si concentrerà sul fecondo rapporto tra Boldini e il sistema dell’alta moda parigina e il riverbero che questo ebbe sulla sua opera di ritrattista, oltre che su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu.

 

Per informazioni www.palazzodiamanti.it

Fonte: Ufficio Stampa Palazzo dei Diamanti                                                          

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