San Valentino: arte al bacio

Non chiudere mai le tue labbra a coloro che hanno già aperto il tuo cuore.
(Charles Dickens)


Sin dalle origini, l’arte ha sempre raccontato l’amore, con tinte di colore differenti, evidenziandone anche i mutamenti. Dalle opere rinascimentali a quelle più contemporanee, l’amore si è evoluto nei tempi e così anche il bacio, la sua più simbolica espressione.


Per molti artisti il bacio è stato un leitmotif ricorrente, con cui rappresentare l’estasi tra due innamorati.

Ecco la top 10 dei baci più espressivi e simbolici realizzati dagli artisti di ogni epoca.

Gustav Klimt

Il bacio di Klimt risale al 1907, in linea con i canoni dello stile Liberty diffuso all’epoca, di cui riprende le decorazioni e i mosaici in color oro sullo sfondo.

L’opera rappresenta “l’estasi che provoca l’amore”. I due innamorati sono in realtà un corpo unico, in totale armonia con l’universo. Ciò è evidenziato anche dai fiori e dai germogli sui quali sono appoggiati i due amanti, che rappresentano la carica vitale che viene generata dall’amore.

Francesco Hayez

“Il bacio” dipinto da Francesco Hayez è del 1859 ed è tutt’ora conservato a Milano nella Pinacoteca di Brera. Stando alle statistiche, è il bacio più famoso al mondo.

L’opera tra le cose divenne anche il simbolo del Risorgimento e racchiude tutte le caratteristiche del romanticismo italiano. 

L’ambientazione del dipinto è neutra, proprio per invitare lo spettatore a rivolgere tutta la sua attenzione sulla scena del bacio tra i due innamorati. Da un’analisi attenta, vediamo che l’uomo ha un piede sulla scalinata, rendendo l’idea di una sua partenza imminente, la donna, invece, sembra arrendersi completamente tra le sue braccia. Il loro è dunque un bacio di commiato, struggente e passionale.

Curiosità: tale bacio viene ampiamente raccontato e descritto nel romanzo “Una storia romantica” (2007) di Antonio Scurati. 

Marc Chagall 

L’opera “Over the town” di Marc Chagall è stata dipinta nel 1918 ed è tutt’ora conservata nella Tretyakov Gallery di Mosca in Russia.

Dai tratti simbolisti, il dipinto ritrae due amanti in volo, mentre si liberano del loro vecchio mondo (probabilmente la loro città d’origine) alla ricerca di una nuova avventura insieme. 

Come in altre sue opere, anche qui Chagall si abbandona al colore per raccontare della fuga da una realtà difficile e dolente, verso una dimensione più pacifica del ricordo e del sogno.

Giorgio de Chirico 

L’opera presenta in primo piano Ettore e Andromaca, noti personaggi dell’Iliade omerica. In particolare, l’episodio a cui de Chirico fa riferimento sembra essere l’ultimo abbraccio tra i due innamorati presso le porte Scee, prima che il grande eroe troiano parta per affrontare in duello il greco Achille.

Seppur non visibile a una lettura superficiale, l’opera è altamente tragica. Tale elemento sta nella mancanza degli arti superiori; i due amanti non riescono infatti ad abbracciarsi e sono costretti a bloccarsi.

“L’astrattismo delle due figure “congela” il momento e lo rende senza tempo, lo proietta oltre la realtà, oltre la natura, in un’altra dimensione che è appunto quella metafisica”.

Magritte

Di quest’opera, risalente al 1928, esistono in realtà due copie, entrambe forme di olio su tela.

Una è conservata presso la National Gallery of Australia, l’altra al MOMA di New York.

In entrambe, tuttavia, troviamo due amanti che si baciano appassionatamente con il volto interamente coperto da un panno bianco. Elemento che potrebbe simboleggiare da un lato, un amore che, seppur passionale, non ha bisogno di una visibilità, dall’altro un ostacolo, quasi ad indicare un’incomunicabilità tra i due amanti.

Edvard Munch

L’opera si intitola “Il bacio con la finestra” ed è datata 1892. Oggi è conservata al National Museet for kunst di Oslo. 

Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

“Le due figure abbracciate, impossibili da distinguere separatamente, rappresentano la perdita di identità e incarnano la tensione tra desiderio di amare e paura di amare”.

Pablo Picasso

“Il bacio” di Picasso realizzato nel 1925 si trova oggi al Musée National Picasso di Parigi.

Nel dipinto troviamo un uomo e una donna che si baciano, raffigurati con tratti alquanto “caotici” come a voler indicare una situazione convulsa.

Abbondanti anche i riferimenti sessuali (forme falliche o organi femminili), con cui sottolineare “l’impeto sessuale” che accomuna la coppia.

Frank Dicksee 

“Romeo and Juliet” di Frank Dicksee del 1844, oggi al Southhampton Art Gallery, rappresenta il bacio che i due più noti amanti della letteratura si sono scambiati al risveglio dalla loro unica notte di amore.

Attraverso questo dipinto Sir Dicksee sembra dunque invitarci ad abbandonarci all’amore, da lui concepito come un momento di evasione.

William-Adolphe Bouguereau 

“Amore e Psiche, bambini”, è un dipinto a olio del 1890, oggi collocato presso una collezione privata. E’ una delle opere più famose dell’autore.

Erroneamente conosciuta come “Il primo bacio”, l’opera ritrae la dolcezza infantile che simboleggia l’aspetto più puro dell’amore.

Amos Cassoli 

” Il Bacio” di Amos Cassoli del 1870 rappresenta il bacio furtivo tra Paolo e Francesca, i due amanti consacrati alla storia eterna da Dante, che però, seppur con rammarico, li colloca nell’Inferno.

Il loro è infatti un bacio furtivo e rubato, non legittimo e dunque colpevole.

 

Articolo pubblicato il 27 gennaio 2018

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