Turismo dalla Russia, +95% degli hotel italiani assenti da ricerche online

Serpstat-Yandex

 


Turismo dalla Russia, +95% degli hotel assenti da ricerche online secondo Serpstat-Yandex Gargiullo:”Boom di russi in estate ma hospitality perde prenotazioni dirette per milioni di euro ” 


I russi non trovano i siti degli hotel presenti in Italia sul principale motore di ricerca russo Yandex. In più del 95% dei risultati assenti le strutture italiane o le catene internazionali keyword per le principali destinazioni del Belpaese.  Prenotazioni dirette non acquisite dagli alberghi del Belpaese, con più di 720.000 ricerche annuali e milioni di ricerche considerando tutte le località e le stagionalità, e milioni di euro di perdite di fatturato da parte delle strutture che rinunciano ad investire nel mercato russo digitale. Particolarmente vistosa l’assenza nel motore russo di hotel a 4 o 5 stelle, particolarmente apprezzati dai russi. La fascia di viaggiatori d’affari e professionisti sceglie per il 58% hotel a 4 e 5 stelle e categoria lusso.

Gli alberghi italiani assenti dai risultati di ricerca del principale motore di ricerca russo (55% del mercato nel 2018 e 72% del search adv market nel 2015) , strumento attraverso il quale la maggior parte dei russi prenota direttamente hotel e strutture turistiche in Italia e nel mondo (eMarketer). A lanciare l’allarme il Digital Marketing Consultant Giulio Gargiullo, che vive e lavora fra Italia e Russia da più di 15 anni che ha sviluppato il rapporto, scaricabile gratuitamente all’indirizzo http://bit.ly/ReportHotelRussia,  analizzando le ricerche dei russi per le prime 10 destinazioni in Italia. Nel rapporto si legge che nei primi 20 risultati di ricerca di Yandex gli hotel italiani e stranieri presenti nel Belpaese, eccetto pochi casi isolati nelle mappe,  sono praticamente irraggiungibili attraverso il motore di ricerca russo. Un boom previsto di arrivi dalla Russia nell’estate 2019, dove la maggior parte degli hotel presenti in Italia perdono opportunità di prenotazioni dirette e di promuovere il brand della struttura, lasciando alte commissioni a OTA e siti di booking. Dal report si evince che si perdono migliaia e migliaia di prenotazioni dirette che potrebbero essere raccolte dalle singole strutture, con perdite di fatturato inestimabili. Perdite di milioni di euro per le strutture alberghiere del Belpaese, con più di 720.000 ricerche annuali solo per le 10 città analizzate, milioni e  milioni di ricerche se si considerano tutte le località italiane e le ricerche effettuate anche su Google.ru, il secondo motore di ricerca nel mercato locale.

La ricerca è stata effettuata da Gargiullo grazie a Serpstat su base dati Yandex, durante il mese di maggio 2019, prima del grande arrivo dei turisti russi previsto nei mesi estivi. I risultati di Yandex sono assediati da OTA, comparatori di prezzi e siti di online booking e i siti delle strutture alberghiere nel nostro Paese perdono la possibilità di ricevere prenotazioni dirette sul sito della struttura, di disintermediare e quindi di risparmiare sulle onerose tariffe delle OTA, e non sviluppano il brand della struttura in Russia e in tutti i paesi che parlano russo nel mondo. I turisti russi sono i secondi top spender in Italia, subito dopo i cinesi, con uno scontrino medio fra gli 800-1000 euro o anche più, durante eventi di rilevanza internazionale e di settore come il Salone del Mobile e la Fashion Week.  Superata la crisi del 2014, come da dati di UNWTO – World Tourism Organization, e i russi sono balzati all’8° posto dei top spender internazionali, nella classifica delle dieci nazionalità che spendono maggiormente in turismo nel mondo.

Come spiega Gargiullo :”Una grave perdita per i fatturati delle strutture presenti in Italia, soprattutto perché la fascia di viaggiatori d’affari e professionisti sceglie per il 58% hotel a 4 e 5 stelle e categoria lusso. Le famiglie con bambini scelgono invece alberghi 4 e 5 stelle nel 40% dei casi, e scelgono hotel a 3 stelle nel 45% dei casi secondo il rapporto congiunto ambasciate-consolati ENIT 2017. Un recente rapporto di hotelmag.it segnala che la propensione dei viaggiatori dalla Russia a spendere fa scegliere esercizi alberghieri nell’80,6% dei casi, il 45% dei quali si orienta sull’extralusso”.

Conclude Giulio Gargiullo: ” Questo avviene poiché molti siti in lingua vengono tradotti in blocco, ma molto spesso non si avviano delle campagne ad hoc di digital marketing per il paese di riferimento e si perdono milioni di opportunità di fatturato da un paese che spende così tanto in Italia. Nel caso della Russia, per sviluppare prenotazioni dirette sul sito dell’hotel, è necessario avviare attività SEO, di keyword advertising sul principale motore di ricerca russo Yandex e riscattare le schede locali delle mappe, oltre che presenziando queste con gli appositi ads per hotel”.

Da fonti ENIT del 2019 dal MITT di Mosca si evince che dal 2015 al 2018 i viaggi dei russi verso l’Italia sono cresciuti del 67% ed è previsto un incremento notevole, e superiore alla media, di incoming nel periodo estivo in Italia, grazie anche all’apertura di molte nuove rotte dirette dalla Federazione a molte città italiane: Verona, Torino, Milano, Venezia, Bergamo, Bologna, Rimini, Pisa, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Olbia, Catania, Palermo.

Fonte: Giulio Gargiullo Digital Marketing Manager

Potrebbe interessarti anche:

La Bielorussia si afferma come destinazione sportiva in vista della seconda edizione degli European Games
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.