Nelle Fiandre sulle tracce di Pieter Bruegel il Vecchio


Un’esperienza nelle Fiandre sulle tracce del maestro fiammingo.


Il 450°anniversario della morte di Pieter Bruegel il Vecchio (1569) è l’occasione perfetta per vivere un’esperienza nelle Fiandre sulle tracce del maestro fiammingo che più di ogni altro ha saputo raccontare la propria terra e la cultura delle Fiandre, individuando una sintesi perfetta tra natura, umanità e grottesco.  Da Bruxelles alla regione del Pajottenland, passando per Anversa, i “luoghi bruegelliani” rivivono nelle opere dell’enigmatico e visionario artista e oggi assumono nuova luce grazie al calendario di appuntamenti temporanei e alla valorizzazione del ricco patrimonio artistico permanente delle Fiandre.

 

Appuntamenti estivi 

Per esplorare i paesaggi brabantini nella regione del Pajotteland, che l’artista ha saputo magistralmente immortalare nei suoi dipinti, si potrà invece percorrere a piedi o in bici la mostra-tour Bruegel’s eye: Reconstructing the landscape (fino al 31 ottobre). Il percorso ha come inizio e fine due edifici simbolo della sua opera: la Chiesa di Sant’Anna-Pede, presente nel dipinto “La Parabola dei ciechi”, e il Mulino di San Gertrude Pede, protagonista de “La Gazza sulla Forca” e de “I Cacciatori nella neve”.

La mostra The World of Bruegel nel museo open air Bokrijk propone invece, attraverso la Realtà Aumentata, un’esperienze immersiva nella metà del XIV secolo, tra edifici e oggetti che sembrano usciti proprio da uno dei quadri dell’artista.

Inoltre, continua il viaggio tra le opere e i luoghi dei maestri fiamminghi con il progetto Flemish Masters in Situ che si propone di riportare e valorizzare 40 capolavori dei maestri fiamminghi nel loro contesto originale.

 

L’offerta permanente

Alle mostre e gli eventi temporanei si affianca la ricca offerta permanente delle Fiandre che contribuisce a rendere omaggio a Pieter Bruegel il Vecchio.

Tradizione e tecnologia si uniscono al Museo Reale di Belle Arti del Belgio di Bruxelles: alla collezione permanente delle opere di Bruegel (tra cui i capolavori  “La Caduta di Icaro”, “Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli” e “La Caduta degli Angeli Ribelli”) si affianca il progetto Bruegel, Unseen Masterpiece, una mostra virtuale realizzata in collaborazione con il Google Cultural Institute che con 9 schermi interattivi permette ai visitatori di scoprire i dettagli delle opere del maestro. Un’ulteriore esperienza immersiva nelle opere di Bruegel sarà possibile grazie alla Bruegel Box, con la proiezione a parete dei suoi capolavori.

Per respirare l’arte di Bruegel per le strade di Bruxelles è invece disponibile una Bruegel Walk, mappa cartacea digitale che conduce dal Mont des Arts al Museo Reale di Belle Arti del Belgio di Bruxelles, passando per la Chiesa di Notre-Dame de la Chapelle e la Biblioteca Reale, il quartiere del Marolles (dove Bruegel viveva) e il Sablon (dove aveva il proprio atelier) e la Grand Place, luoghi che hanno segnato la vita e il lavoro di Bruegel. Da non perdere anche il grande dipinto murale.

Anversa festeggia rientro “a casa” della “Dulle Griet”: il capolavoro di Bruegel è tornata a essere una delle opere di punta del Museo Mayer van den Bergh, dove può essere ammirato insieme a “I Dodici Proverbi” nell’attesa di essere protagonista in autunno di una mostra in collaborazione con il Museo Reale di Belle Arti di Anversa KMSKA.

 

Gli appuntamenti autunnali

Gli appuntamenti con Bruegel e i Maestri Fiamminghi proseguiranno anche in autunno: la Biblioteca Reale del Belgio con la mostra The World of Bruegel in Black and White (15 ottobre – 15 gennaio 2020) esporrà le incisioni di Bruegel e di altri artisti a lui contemporanei per illustrare il procedimento creativo che intercorre dal disegno alla stampa.

Sempre a Bruxelles, la Porta di Halle proporrà Back to Bruegel (dal 18 ottobre) un’esperienza virtuale che – grazie ad occhiali VR – immergerà i visitatori nei dipinti di Bruegel, mentre nella chiesa Notre-Dame de la Chapelle, dove Bruegel è sepolto, la mostra interattiva The Great Escape (26 settembre) indagherà tridimensionalmente alcuni dei personaggi più rappresentativi della pittura allegorica del maestro.

Ad Anversa dal 5 ottobre la “Dulle Griet” di Pieter Bruegel sarà l’opera di punta della mostra Da Fouquet a Bruegel: la casa – museo Mayer van den Bergh in collaborazione con il KMSKA (Museo Reale di Belle Arti di Anversa) esporrà i capolavori delle collezioni di Fritz Mayer van den Bergh (1858-1901) e Florent van Ertborn (1784-1840), i due collezionisti che, con il loro gusto e il loro fiuto, hanno contribuito a fare di Anversa una capitale dell’arte fiamminga, e non solo.

Un’altra casa museo di Anversa, la Snijders & Rockox House racconterà l’eredità di Pieter Bruegel il Vecchio esponendo le opere del figlio, Jan Bruegel il Vecchio.

Anche l’autunno di Lovanio è all’insegna dei Maestri Fiamminghi: il M – Museum esporrà nella restaurata Chiesa di San Pietro (dal 20 settembre) opere del calibro de “L’Ultima Cena” di Dirk Bouts e il Trittico di Edelheere.

 

 

 

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