“Book direct”, gli hotel europei sfidano Booking

‘Punta dritto all’hotel e avrai vantaggi’. È questo il messaggio degli albergatori europei per i turisti che prenotano camere d’albergo per le loro vacanze. Contattare direttamente l’hotel, anziché gli operatori online, esempio booking.com, conviene e permette a chi prenota di ottenere sconti e benefici.

Offerte speciali e servizi a condizioni particolari, contatti diretti con la struttura e personalizzazione dei rapporti con l’albergatore, gestendo le relazioni con la giusta riservatezza”. La campagna “Book Direct”, promossa in 17 lingue da Hotrec, confederazione europea delle imprese alberghiere e della ristorazione, esorta turisti e viaggiatori a fare questo: preferire il contatto diretto con le strutture, senza l’intermediazione dei colossi on line delle prenotazioni, come booking e Expedia. Una variante europea di “Fatti Furbo”, la mobilitazione che Federalberghi nazionale aveva lanciato pochi mesi fa, con l’invito esplicito “clienti, chiamateci direttamente”.

Contattando direttamente l’hotel si può superare lo strapotere tariffario dei portali e ottenere prezzi più convenienti; sui siti degli alberghi è inoltre possibile trovare anche condizioni migliori sotto forma di facilities”, diceva Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma. È ormai una guerra Hotel contro Internet. Gli albergatori si appellano ai vecchi rapporti via telefono con il cliente, ma le multinazionali della prenotazione 2.0 la fanno da padrone, con prezzi competitivi e facilità di accesso (per i clienti) e dominio quasi assoluto (con gli hotel).

In discussione continua a esserci il rapporto di forza creatosi a danno delle strutture alberghiere e extra-alberghiere L’appello a informarsi e prenotare via telefono viene dalle strutture perché gli hotel oggi sono vittime della parity rate, non possono cioè proporre prezzi più vantaggiosi e offerte migliori direttamente sul loro sito web. Possono farlo solo su altre piattaforme on line e tramite l’ufficio prenotazioni diretto della struttura, sui canali offline. A questo risultato si è giunti dopo una guerra senza esclusione di colpi, tra Alberghi e operatori on line, fatta di sentenze, appelli e ricorsi al Tar e pronunciamento dall’Antitrust.

Soluzione che, ovviamente, non accontenta l’associazione degli albergatori, che diventa protagonista, insieme a Hotrec di questa nuova campagna, con un messaggio, lanciato su scala continentale da quasi 600 mila strutture, con una capacità ricettiva di oltre 30 milioni di posti letto, ed ogni anno accolgono 880 milioni di turisti, con un miliardo e quattrocento milioni di pernottamenti.

La guerra in realtà non sembra in procinto di finire. Lo scorso ottobre, infatti, la Camera dei deputati ha approvato un emendamento al ddl concorrenza, presentato dal deputato pd Tiziano Arlotti. per l’abolizione del ‘parity rate’, secondo cui sarebbe “ nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi”. Si attende ora il voto del Senato per capire che fine farà l’emendamento e in che direzione andrà la guerra hotel vs colossi on line.

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