Stonehenge, il mistero continua. Scoperti nuovi tesori

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LA SCOPERTA: UNA SECONDA STONEHENGE

Un’altra Stonehenge. A dirlo sono i ricercatori dell’Università di Birmingham, dell’istituto archeologico Ludwig Boltzmann Gesellschaft e dell’Università di Bradford. Siamo a Durrington Walls, nell’Inghilterra del sud e a soli tre chilometri di distanza dal celebre sito archeologico che vanta più di un milione di visite all’anno. Qui, i ricercatori e archeologi del progetto Stonehenge Hidden Landscapes hanno individuato un complesso di monoliti simile al più famoso nella piana di Salisbury, ma più grande e antico.

Un complesso, risalente al 3.200 a.C., composto da circa duecento pietre, alte quattro metri e pesanti fino a 25 tonnellate ciascuna, disposte in modo da formare una C, e i cui resti, ancora sotto terra, sono stati rinvenuti senza scavare. Grazie al ground-penetrating radar, un radar di ultima generazione, gli scienziati sono stati in grado di ricostruire al computer e in 3D la seconda Stonehenge, seppellita da uno strato di terra che varia dall’uno ai tre metri. Seconda solo in termini di ritrovamento. Gli studiosi ipotizzano che Stonehenge 2 occupasse un’area di circa due chilometri quadri, mentre la prima si estende su di una superficie di un chilometro. Inoltre, il sito da poco venuto alla luce sarebbe nato alcune centinaia di anni prima del famoso gemello (Stonehenge risalirebbe al 2.700 a.C.).

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C’è chi ipotizza un collegamento con Stonehenge, immaginando che le due arene fossero complementari tra loro, mete di un percorso mistico da compiere all’interno di un’unica e ampia zona sacra. Non solo, sembrerebbe anche che Stonehenge sia stata ricavata traslocando alcuni monoliti dall’area recentemente scoperta. Molti dei giganti di pietra che formavano in origine il complesso da poco rinvenuto hanno subito, infatti, diversi spostamenti nel corso degli anni. Alcuni sarebbero stati rimossi e portati via proprio intorno alla data di nascita del sito patrimonio dell’umanità dal 1986. Un lavoro impressionante che ha impiegato le energie di intere generazioni di uomini.

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Tuttavia, se gli scienziati già da tempo credevano nell’esistenza nell’intera area di altre strutture collegate all’arena nei pressi di Salisbury, non immaginavano di scoprirne così tante. Tra i ritrovamenti recenti, resi possibili dalle nuovissime tecnologie: 17 costruzioni sconosciute, tra i 10 e i 20 metri di diametro, una grande struttura in legno lunga 33 metri, che si pensa servisse per riti funebri, e pozzi che sembrano essere allineati astronomicamente. Una scoperta che aggiunge un capitolo alla storia e al mistero di uno dei luoghi più affascinanti e indecifrabili sulla Terra.

TUTTI I SOSIA DI STONEHENGE

La recente scoperta ha portato alla luce una nuova Stonehenge che parla inglese. Non tutti sanno, però, che il celebre sito ha più di un sosia nel mondo.
Oltre alla replica a grandezza naturale visitabile a Maryhill, nello stato di Washington, sono almeno cinque i cerchi megalitici simili a quello di Salisbury.

1. Il Cerchio di Brodgar – Scozia: largo 104 metri e della stessa età di Stonehenge.

Il Cerchio di Brodgar - Scozia
2. Il Cerchio di Goseck – Germania: risalente al 4.900 a.C. e forse il più antico osservatorio astronomico in Europa.

Il Cerchio di Goseck - Germania
3. Il Circolo Calendariale Egitto: conservato presso il Museo nubiano di Assuan e più antico di Stonehenge di almeno mille anni.

Il Circolo Calendariale - Egitto

La depressione di Nabta Playa ricostruita al Museo di Assuan

4. Il Circolo di Li Muri Italia: una necropoli del IV millennio a.C., in provincia di Olbia, a Arzachena.

Il Circolo di Li Muri - Italia
5. Il Circolo di Pranu Muttedu – Italia: una delle più importanti aree funerarie della Sardegna prenuragica. Il sito si trova in provincia di Cagliari, a Goni.

Il Circolo di Pranu Muttedu - Itali

6 COSE DA SAPERE SU STONEHENGE

In attesa di saperne di più sulla recente scoperta, ecco, in sei punti, cosa c’è da conoscere su uno dei siti più ricercati sui motori di ricerca e più visitati al mondo.

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1. LA STRUTTURA. I CERCHI CONCENTRICI

Situato a circa 130 chilometri a ovest di Londra, nella piana di Salisbury, il complesso monumentale oggi visibile si compone di 17 monoliti disposti circolarmente, al cui interno sono racchiusi sei grandi blocchi di pietra sormontati da architravi. In realtà si tratta di resti di un complesso ben più grosso, costituito da circa 162 elementi.

In origine il monumento si suddivideva in cinque settori. Un cerchio esterno con 30 blocchi di pietra alti più di 4 metri e sormontati da architravi. Un cerchio interno formato da 57 bluestones, le cosiddette pietre blu a causa del colore che assumevano quando bagnate dalla pioggia e molto più piccole rispetto alle precedenti. Cinque triliti, disposti a ferro di cavallo con l’apertura verso nord-est e un ovale di bluestones all’interno. La Pietra dell’Altare nel centro del complesso e la Pietra del Tallone, all’entrata del monumento. Successivamente attorno al cerchio più esterno è stato scavato un doppio anello di buche (le buche Y e Z), pensate probabilmente per sostenere pietre o pali di legno mai eretti.

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Planimetria di Stonehenge

2. LA PATERNITÀ DEL COMPLESSO E LA LEGGENDA DI MAGO MERLINO

Lo storico Goffredo di Monmouth scrive nell’Historia Regum Britanniae che a costruire Stonehenge fu il mago a servizio di Re Artù, Merlino. Studiosi di epoche successive l’hanno considerato un edificio di età romana, una costruzione di matrice celtica, un tempio buddhista fino ad arrivare ad una delle teorie più recenti, quella di Gerald Hawkins, che, nel suo libro Stonehenge Decoded, considera il complesso un osservatorio astronomico.

L’ipotesi più accredita vuole che la struttura oggi visibile sia stata costruita in tre fasi, a partire dalla fine del Neolitico, dalle prime popolazioni agricole insediatesi stabilmente nella piana.

3. UNA COSTRUZIONE DURATA 1.600 ANNI

Si stima che per costruire l’antico monumento si siano impiegati all’incirca 1.600 anni e 80 generazioni di uomini, senza considerare la forza fisica richiesta per mettere su giganti di pietra di queste dimensioni e peso.

Per trasportarli probabilmente  i costruttori si servivano di corde e slitte di legno su cui far scorrere i massi. Una volta raggiunto il punto di posizionamento scavavano una buca con un lato inclinato nel quale far scivolare la pietra, mentre per sollevarla usavano corde e leve. Una volta erette entrambe le pietre, issavano gli architravi tramite un ponteggio in legno o una rampa di terra. Per incastrarli sulle colonne li lavoravano secondo la tecnica d’incastro “maschio” e “femmina”.

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4. IL CENTRO RITUALE

Sulla reale funzione del complesso ancora si dibatte. Calendario astronomico, tempio dedicato al Sole o alla Luna, cimitero rituale. L’ipotesi attualmente più accettata è quella del luogo di culto.

Il fatto che l’asse di Stonehenge si allinei con il sorgere del sole nel solstizio d’estate e con il suo tramontare nel solstizio d’inverno lascia pensare che abbia a che fare proprio con una sorta di rituale direttamente legato alle stagioni. Del resto le popolazioni agricole della zona dipendevano dai periodi di abbondanza del raccolto e da quelli di carestia e, dunque, dal ciclo delle stagioni.
Emblematiche le posizioni della Pietra dell’Altare, collocata nella zona più sacra, quella colpita dai primi raggi solari nel giorno del solstizio d’estate, e dei triliti disposti a ferro di cavallo e aperti verso nord-est, il punto esatto in cui sorge il sole nel giorno più lungo dell’anno.

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5. LUOGO DI CULTO AL CENTRO D’EUROPA

Il ritrovamento di tombe e resti di cremazioni datati tra il 3.000 e il 2.500 a.C. avvallano anche l’altra ipotesi, quella secondo cui Stonehenge sia stato un luogo di culto ancestrale.

Non solo, scoperte successive ne hanno svelato l’importanza anche al di là del Regno Unito. È il caso del ritrovamento, nel 2002, della tomba dell’Arciere di Amesbury, un uomo morto all’età di 40 anni intorno al 2.400 a.C., proveniente dalla regione delle Alpi. La storia si ripete per il giovane originario dell’Europa meridionale, sepolto a Boscombe Down e ritrovato nel 2005.

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6. CURIOSITÀ

Non molto distante da Stonehenge è stato ritrovato il più grande villaggio neolitico mai scoperto nel Regno Unito. Sono state ritrovate 25 case risalenti al 2.600 a.C. insieme a cocci, resti di animali e parte dell’arredamento. Probabilmente gli abitanti erano gli stessi costruttori del sito.

LONDRA – STONEHENGE – SALISBURY IN UN GIORNO

Stonehenge dista solo 17 chilometri da Salisbury e 130 da Londra. Quanti sono in vacanza nella capitale inglese per un periodo di tempo superiore al weekend (per approfondire leggi Un viaggio chiamato Londra) possono dedicare un giorno alla scoperta del sito-gioiello dell’English Heritage e del borgo famoso custode di una delle quattro copie originali della Magna Charta. Tutte le informazioni necessarie di seguito.

salisbury

Info e prenotazioni
www.english-heritage.org.uk/stonehenge

Biglietti e prezzi (validi fino al 29 marzo 2015)
Adulti: £14.50
Bambini dai 5 ai 15 anni: £8.30
Studenti e over 60: £13.00
Famiglia (2 Adulti, 3 Bambini): £37.70
I soci dell’English Heritage e del National Trust entrano gratis.
Attenzione! È richiesta la prenotazione anticipata.

Orari di apertura
Fino al 15 ottobre 2015. Dal lunedì alla domenica: dalle 9:30 alle 19:00.
Dal 16 ottobre 2015 al 15 marzo 2016. Dal lunedì alla domenica; dalle 9:30 alle 17:00.
Attenzione! L’ultimo ingresso è 2 ore prima dell’orario di chiusura indicato.

Come arrivare da Londra

In treno e in autobus
I treni partono da Londra e fermano a Salisbury. Una volta a Salisbury, di fronte alla stazione ferroviaria c’è la fermata di The Stonehenge Tour Bus, bus navetta che consentono di fare l’intero tour. Al ritorno dalla visita l’autobus ferma a Old Sarum: qui si è insediato il primo nucleo cittadino che ha poi dato vita all’attuale città di Salisbury.
Per info e prenotazioni degli autobus consulta il sito www.thestonehengetour.info

Tappa obbligata: Salisbury
Di ritorno da Stonehenge e dopo una visita a Old Sarum si arriva a Salisbury, la cittadina medievale sul fiume Avon. Una volta in città merita una visita la Cattedrale in stile gotico, dedicata alla Vergine, costruita tra il 1220 e il 1258. Oltre ad avere la guglia più alta del Regno Unito, è famosa per conservare, nella Sala Capitolare, una delle quattro copie superstiti della Magna Charta, il documento considerato il primo fondamentale riconoscimento dei diritti dei cittadini. Una sorta di antenato della costituzione.

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