Lombardia, Airbnb contro il Codice identificativo di riferimento per gli annunci turistici

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Dura presa di posizione da parte di Airbnb nei confronti della modifica alla normativa sul turismo da parte del Consiglio Regionale della Lombardia che istituisce un ‘Codice identificativo di riferimento’ per gli annunci turistici di case vacanza.


L’ufficio complicazione affari semplici non chiude mai ma questa volta, complice la campagna elettorale e la fretta di fare qualche regalino last-minute, Regione Lombardia si è davvero superata” – commenta in una nota Airbnb.

Il portale online per alloggi e affitti brevi punta il dito contro una situazione ritenuta ancor più complicata in seguito all’approvazione della norma per via della maggiore burocrazia: “Oggi hanno perso tutti: gli onesti si troveranno a dover affrontare maggior burocrazia (mentre i furbi continueranno a farla franca riportando codici identificativi fasulli o altrui), le istituzioni affronteranno maggiori oneri per istituire uno strumento che non servirà a niente, e dovranno arrampicarsi sugli specchi per difendere in tribunale una norma chiaramente contraria al diritto UE. Infine gli ospiti verranno confusi da annunci con un codice senza significato, presente solo in Lombardia, senza alcuna garanzia che la sua presenza sia davvero sinonimo di una struttura legittima”.

Ci troviamo di fronte ad un nuovo strumento per scoraggiare (e in caso sanzionare) i cittadini colpevoli solamente di voler esercitare il diritto alla proprietà privata e all’attività di impresa, e di far crescere il turismo del territorio” – conclude la nota di Airbnb.

Fonte: Airbnb

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