Assoturismo: le partenze accelerano per le feste


Turismo: Assoturismo-Cst, torna ad accelerare per le feste, attese nelle strutture ricettive 13,8 milioni di presenze (+ 8,1% su 2021), trainano i turisti stranieri. 


A Natale si torna a viaggiare e il turismo italiano impenna per queste feste natalizie del 2022, anche grazie alle presenze straniere. A pochi giorni da Natale, l’attesa delle strutture ricettive rispetto agli arrivi sembrano lasciar ben sperare. Per Natale, Capodanno ed Epifania si attendono 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, raggiungendo il +8,1% rispetto al 2021. Questa crescita si attribuisce per lo più all’aumento delle presenze straniere, che quest’anno raggiungono il +19,5 %. È interessante notare inoltre che per molte città d’arte italiane si è tornati ai livelli pre-pandemia (2019). A stimare queste previsioni è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo, attraverso un’indagine su un campione di 1.334 imprenditori di attività ricettive. 

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Ottime aspettative allora per queste vacanze di Natale e d’inverno, dopo una stagione estiva positiva e piccole difficoltà in autunno dovute al caro-energia. Per molte strutture si è visto necessario chiudere anticipatamente la stagione e sospendere l’attività durante la bassa stagione, per limitare le perdite dovute all’aumento dei costi di gestione. Non si arresta comunque il desiderio di partire e per le prossime festività le strutture ricettive registrano un aumento delle prenotazioni, provenienti per lo più da turisti stranieri. Certo l’inflazione e il caro prezzo limiteranno la durata dei soggiorni e le capacità di spesa dei viaggiatori. 

Italiani e stranieri

Nonostante il grande ritorno degli stranieri in Italia, la domanda dei connazionali è quella che va per la maggiore. Nel complesso si attendono 8,6 milioni di presenze di italiani, che costituiscono il 62,3% del totale, crescendo del +2,2% rispetto al 2021. Ma la crescita più alta è quella raggiunta dai visitatori provenienti dall’estero. I flussi stranieri si stimano fino a un aumento del +19,5% per le feste di Natale del 2022, arrivando a un totale di 5,2 milioni di presenze. Consistente è l’aumento delle presenze di tedeschi e francesi, così come svizzeri, inglesi, olandesi e belgi. Per quanto riguarda il mercato extraeuropeo, aumentano le presenze dei viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti, che tornano in maniera più massiccia nelle città d’arte. Italia in ripresa anche per i mercati canadesi, brasiliani e cinesi. 

Le mete

A trainare il grande successo italiano sono certamente le città e i centri d’arte, che secondo le previsioni dovrebbero attestare un incremento del +11%, mentre la montagna dovrebbe registrare una crescita del +8,4 %. Anche laghi e colline hanno aumentano rispettivamente del +7,2% e del +6,2%. Località termali, marine e località di Altro Interesse registrano aumenti più timidi. 

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Le aree

L‘indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze sembra mostrare  una situazione uniforme tra le diverse aree d’Italia. Le previsioni migliori sono quelle delle imprese del Centro e del Nord Ovest che segnerebbero rispettivamente un aumento del +9,1% e il +8,2%. Si attende comunque però un trend positivo anche a Nord Est, che dovrebbe registrare il +7,9%, mentre nelle regioni del sud e le Isole attendono un aumento del +6,7%. 

Quanto alla presenza degli stranieri i risultati sembrano essere meno uniformi. A Nord Est e Nord Ovest la domanda estera è stata segnalata rispettivamente al 42% e al 40%. Al Centro invece si dovrebbe avvicinare al 33%, mentre Sud e Isole prevedrebbero un calo fino al 19%.

“Previsioni positive, che fanno sperare che la ripresa prosegua anche nel 2023”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. “Il turismo si conferma tra i comparti più capaci di cogliere le occasioni di ripartenza”. Questa ripresa deve però fare i conti con una situazione non proprio rosea, in modo particolare a causa del caro-energia. Uno dei problemi da risolvere con maggiore urgenza è la destagionalizzazione. “Le regioni del Sud e delle Isole sono considerate ancora destinazioni principalmente balneari, nonostante la ricchezza culturale del territorio” chiosa Messina. 

Il punto focale per una ripresa completa del comparto turistico sembra essere allora una strategia che possa rendere l’Italia da Nord a Sud, isole comprese, e in ogni stagione, una meta d’interesse e attrazione per tutti. 

Fonte: Assoturismo Confesercenti
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