Trekking nella Valpolicella e il suo ponte tibetano

Un trekking e il passaggio sul ponte tibetano in Valpolicella. Un’esperienza unica su una passerella a 52 m di altezza sopra il torrente della Valsorda. Camminerai attraverso paesaggi mozzafiato, circondato dalla bellezza incontaminata delle montagne e della vegetazione lussureggiante.

La storia del ponte tibetano nella Valpolicella

Avete sognato tante volte di provare il brivido di essere sospesi nel vuoto ma non ne avete mai avuto l’occasione? Ebbene, la Valpolicella, oltre ad offrire vini rinomati e ville storiche di rilievo, vi sa regalare anche l’emozione di camminare su un ponte sospeso alto oltre 50 m.

Quest’opera è stata voluta dalle amministrazioni di Marano e Sant’Anna d’Alfaedo nel 2012, i due comuni che si trovano sulle sponde opposte della Valsorda, arrivando ben presto alla ribalta internazionale.

Inserito in un sistema di sentieri, il ponte tibetano è stato costruito per favorire la frequentazione da parte degli appassionati di escursioni in montagna e rilanciare il turismo in questa zona fra alta Valpolicella e Lessinia.

Il percorso di trekking nella Valpolicella

La proposta per la giornata si articola su un sentiero impegnativo, consigliato ad escursionisti esperti. Il sentiero porta al ponte, attraversando il Rio di Mondrago sulla Valsorda a 52 metri di altezza.

Punto di appoggio consigliato per le escursioni, raggiungibile in auto, è Malga Biancari, in località Girotto (dopo il paese di San Rocco), dove si può posteggiare in un ampio parcheggio.

La malga, attrezzata ad area picnic, si trova in un’area agricola a carattere semiboschivo alternata ad ampi spazi coltivati a prato.

Qui parte il sentiero circolare di 5,7 km che, in circa due-tre ore, permette di attraversare il ponte tibetano e godere della visione “a volo d’uccello” che solo l’altezza sa regalare, oltre ad esplorare i boschi e l’umida forra dove scorre il torrente. Il percorso circolare inizia da Malga Biancari (m 592 s.l.m.) e raggiunge la località di Mulino del Cao (m 308 s.l.m.), per fare nuovamente ritorno al punto di partenza dopo quasi 6 km. A circa 1,5 km dalla partenza ecco il ponte sospeso, lì che vi aspetta per continuare l’altra parte del sentiero!
Dopo aver attraversato il ponte tibetano vi emozionerete al pensiero di trovarvi in un luogo così singolare e di aver affrontato qualche difficoltà per raggiungerlo. Successivamente, il percorso sale rapido verso le grotte di Campore per poi ridiscendere altrettanto velocemente verso Mulino del Cao, dove si trova anche un punto di ristoro. Da qui si ritorna a Malga Biancari, dopo aver superato un dislivello di quasi 300 m in poco meno di 2 km.

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Fonte: Valpolicella

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