Verona, percorso tra i suoi Bastioni

Il nostro percorso inizia da Verona. È possibile lasciare l’auto nel parcheggio gratuito dell’Istituto Don Mazza (Via San Carlo). In alternativa bisogna calcolare 2 ore nei parcheggi comunali vicini e salire a piedi alla scoperta del sistema difensivo collinare. Se invece si preferisce esplorare in auto, è consigliabile, per chi giunge dalla Valpolicella, percorrere Via Ippolito Nievo. Si imbocca da San Giorgio in Braida. Gli amanti dell’arte possono visitare due chiese: San Giorgio in Braida e Santo Stefano.

Percorso tra i Bastioni di Verona

San Giorgio, costruita alla fine del Quattrocento, vanta un campanile sanmicheliano cinquecentesco. Ma anche una facciata secentesca sulla quale si possono notare ancora i fori dei proiettili dell’artiglieria francese che si scontrò con quella austriaca durante la battaglia per la conquista della città nel 1805.

Il vero gioiello è però l’interno, ricco di opere di pittura singolari che Goethe definì “una galleria di buoni dipinti”. Gli artefici sono Jacopo e Domenico Tintoretto, Francesco Montemezzano, Felice Brusasorzi. E ancora Giovanni Farancesco Caroto, il Romanino, Paolo Farinati, Girolamo dai Libri, il Moretto da Brescia e Paolo Veronese, autore del Martirio di San Giorgio.

Basilica di santo Stefano, Verona

Santo Stefano, poco lontano, è una delle basiliche paleocristiane di Verona. Sorge probabilmente intorno al V secolo poco fuori le mura romane. Nella chiesa vi sono numerosi dipinti di valore, tra cui quelli di Alessandro Turchi, detto l’Orbetto, gli affreschi del Brusasorzi, di Martino da Verona e Giovan Francesco Caroto. Il caratteristico tiburio (elemento architettonico, che racchiude al suo interno una cupola) ottagonale ospita sei campane.

Percorrendo i tornanti che portano in cima al colle è possibile godere di scorci panoramici. Si prosegue su via Castel San Felice, seguendo le indicazioni per il campeggio, svoltando a destra sotto l’arco di ingresso al complesso di Castel San Pietro (caserma austriaca costruita sulle rovine dell’antico castello visconteo), dove si può parcheggiare.

Da qui si gode di una vista sulla città di Verona. Spiccano per la loro maestosità la Torre dei Lamberti e i campanili di Santa Anastasia e del Duomo.  Le antiche vestigia romane della città si riconoscono nell’ordinato reticolato delle strette vie del centro, nel Ponte romano della Pietra. È stato ricostruito per anastilosi dopo la sua distruzione durante la ritirata dei tedeschi del 1945 e nel Teatro romano, adagiato in una conca naturale e ancora oggi sede di spettacoli teatrali. Ritornando all’arco di ingresso di Castel San Pietro si inizia il percorso a piedi che costeggia in un’ora e mezza circa i bastioni a sinistra dell’Adige.

Isistema difensivo di Verona si sviluppa per più di 9 km e quasi 100 ettari. Consiste in bastioni, forti, campi trincerati, magazzini e caserme. Fu realizzato dall’Impero austriaco, a integrazione e completamento del precedente sistema di fortificazioni della Repubblica Veneta, fra il 1833 e il 1866. Il generale Radetzky fu il principale sostenitore della costruzione dei Forti a destra e sinistra dell’Adige quando Verona venne scelta come piazzaforte principale del Quadrilatero asburgico (1848) e l’archietteto militare Franz von Scholl ne fu l’ideatore.

Percorso fino al piazzale di Castel San Pietro, Verona

Proseguendo col percorso, s’incontra la Rondella della Bacola. Tornati lungo le mura si procede ancora verso Castel San Felice e si ridiscende a fianco di numerose torri scaligere fino alle Rondelle esterne della Grotta e di San Zeno in Monte. Giunti quindi alla Chiesetta di san Zeno in Monte, si scorge la Rondella Casamatta austriaca e si procede fino alla Batteria di controscarpa.

Ritornati dentro le mura, si trova alla propria sinistra il Bastione di Santa Toscana e si giunge quindi a Porta Vescovo. Essa risale al periodo scaligero, ma fu rimaneggiata nel corso del XVI secolo sotto l’egida della Serenissima e nel XIX secolo dagli austriaci. Il percorso procede costeggiando il Bastione delle Maddalene, la porta Campofiore e lo Stabilimento della Provianda asburgica di “Santa Marta”, oggi sede dell’Università di Verona, fino al Bastione di Campo Marzo.

Infine, vicino al varco di Porta Vittoria Nuova si trova, sulla riva dell’Agide, lo sperone della Catena inferiore fatto erigere da Antonio della Scala. Terminata la passeggiata, in 20 minuti, si torna camminando lungo il fiume, al Ponte della Pietra, nelle vicinanze di un’erta scalinata che riconduce al piazzale di Castel San Pietro.

Per un ulteriore approfondimento si può salire in auto prendendo via Marsala e raggiungere le quattro torri casamattate. Chiamate anche Torri Massimiliane in riferimento alle torri di Linz. Ideate tra il 1831 e il 1833 dall’Arciduca Massimiliano d’Asburgo-Este, la Torre arciduchessa Sofia e i Forti San Mattia e San Leonardo, trasformato dagli Stimmatini, nel Santuario di Santa Maria di Lourdes nel XX secolo.

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Fonte: Valpolicella

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