Weekend in Umbria tra borghi e cittadine

Escursione in Umbria

Weekend in Umbria alla scoperta di Trevi, Foligno e Montefalco


L‘autunno si avvicina. È il momento perfetto per organizzare una gita o, ancora meglio, un weekend fuori porta. Vi proponiamo un weekend tra i borghi di Montefalco, Trevi e la cittadina di Foligno, alla scoperta della loro storia e architettura.

  • Weekend a Montefalco, Umbria

Situato nell’area centro-orientale dell’UmbriaMontefalco sorge sul vertice di un colle ricoperto di olivi e viti che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere. Per la sua posizione panoramica è definita la “Ringhiera dell’Umbria”. Nel 1452 Benozzo Gozzoli la ritrasse nell’affresco dedicato alla Predica agli Uccelli. Per il notevole patrimonio ambientale, culturale e artistico fa parte del club de “I Borghi più Belli d’Italia“.

Arte, cultura e ambiente 

Montefalco racchiude un patrimonio d’arte che ne fa un punto di riferimento per la conoscenza della pittura umbra. A cominciare dalla chiesa di San Francesco, oggi Museo, costruita dai frati minori conventuali tra il 1335 ed il 1338. Il museo si articola in tre spazi espositivi: l’ex chiesa, nota in tutto il mondo per il ciclo di affreschi realizzati dal 1450 al 1452 da Benozzo Gozzoli raffigurante le Storie della vita di San Francesco. Qui si conservano una Natività del Perugino (inizio XVI secolo), e affreschi di scuola umbra. La Pinacoteca, con opere di Francesco MelanzioAntoniazzo Romano e dipinti di scuola umbra dal ‘300 al ‘700. Infine, la cripta, con reperti archeologici, altre sculture e frammenti di varie epoche.

Compatta la cerchia delle sue mura, la cinta Duecentesca, restaurata nel XIV secolo con interventi di Lorenzo Maitani e ancora oggi ben conservata. Il tessuto medievale del borgo è dominato dalla mole della chiesa di Sant’Agostino, costruita insieme al convento nella seconda metà del XIII secolo sopra un piccolo edificio intitolato a San Giovanni Battista con all’interno affreschi della scuola di Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Caporali.

Le residenze signorili sono concentrate nella centrale piazza del Comune e nelle immediate vicinanze. Lungo il corso oltre al quattrocentesco palazzo Pambuffetti si ricordano palazzo Tempestivi, eretto nel XVI secolo con portale a bugnato e oggi sede degli uffici comunali,palazzo Langeli, da alcuni attribuito a Vignola con all’interno affreschi di scuola dello Zuccari. In piazza del Comune si trova il palazzo Comunale, costruito nel 1270, poi arricchito della loggia e dagli interventi ottocenteschi sulla facciata  e la piccola chiesa di Santa Maria de Platea, tra gli edifici più antichi, utilizzata come prima sede delle riunioni pubbliche comunali. In piazza sono anche l’ex chiesa di San Filippo Neri poi trasformata in teatro, palazzo Senili e palazzo de Cuppis, del XVI secolo.

Cosa vedere a Montefalco

Da visitare la romanica chiesa di San Bartolomeo, con la vicina porta di Federico II del 1244, e la chiesa e convento di Santa Chiara con dipinti di scuola umbra del Trecento.

Nei dintorni sorgono la chiesa di Santa Illuminata (XVI secolo), con nicchie laterali affrescate da Francesco Melanzio, e il convento di San Fortunato (XV secolo) con chiesa affrescata da Benozzo Gozzoli e Tiberio d’Assisi.

Il territorio di Montefalco, insieme a quello dei Comuni Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Bevagna e Castel Ritaldi, fa parte dell’itinerario enogastronomico della strada del Sagrantino, un percorso per apprezzare uno dei vini più pregiati della terra umbra.

  • Weekend a Foligno, Umbria

@Pixabay, Foligno

La città della Quintana ha origini antiche, rintracciabili in eleganti architetture e preziosi dipinti. Non mancano curiosità storiche: qui fu stampata la prima edizione della Divina Commedia (1472).

Terza città della regione per numero di abitanti dopo Perugia e Terni, situata nella parte centro-orientale dell’Umbria. Foligno si distende ai piedi dell’Appennino umbro-marchigiano, adagiata nella piana della confluenza dei fiumi Topino e Menotre.

Il territorio comprende la pianura della Valle Umbra, con i rilievi collinari e i contrafforti della dorsale appenninica.

Arte, cultura e ambiente 

Il centro storico della città conserva edifici religiosi e palazzi signorili di assoluto pregio. In piazza della Repubblica, fulcro della vita sociale e civile già dal Medioevo, si affacciano: il palazzo Comunale, di facciata neoclassica; palazzo Trinci (1389-1407), oggi Museo della Città, che conserva affreschi quattrocenteschi, alcuni dei quali attribuiti a Gentile da Fabriano; il Duomo, dedicato al santo patrono Feliciano, con ricco portale scolpito dai maestri Rodolfo e Binello (1201). Poi troviamo il palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia e il palazzo del Podestà, sede della magistratura comunale dagli inizi del XIII secolo. Vicino, l’oratorio della Nunziatella, pregevole esempio di architettura rinascimentale con affreschi del Perugino (1507). Poco distante, la chiesa romanica di Santa Maria Infraportas, con decorazioni votive e la ex chiesa di San Domenico, oggi trasformata in Auditorium su progetto di Franco Antonelli (1994).

Da vedere anche la Chiesa di San Francesco, che conserva i resti della Beata Angela da Foligno, celebre mistica e maestra di teologia, e la chiesa del SS. Salvatore, con facciata trecentesca e interno ristrutturato nel 1747. Tra i palazzi signorili sono da segnalare palazzo Cantagallipalazzo Delipalazzo Alleori Ubaldipalazzo Bartocci e palazzo Candiotti, quest’ultimo sede dell’Ente Giostra della Quintana.

La gara, uno dei Tornei più antichi d’Italia, vanta ben due edizioni ogni anno. Una a giugno e una a settembre, in cui cavalli e cavalieri si sfidano in una singolare corsa all’anello. Fuori le mura, sorge la chiesa di Santa Maria in Campis, di origine paleocristiana.

Cosa vedere a Trevi

Nei dintorni, da non perdere l’abbazia di Sassovivo (XI secolo), con un chiostro romanico composto da 128 colonnine binate o a spirale. In località Sant’Eraclio, la Rocca dei Trinci (XV secolo) uno dei principali baluardi del sistema di fortificazioni organizzato dalla famiglia.
Pale, nucleo antico famoso per le cartiere sorte nel XIII secolo, da vedere la chiesa parrocchiale di San Biagio e, salendo, l’Eremo di Santa Maria Giacobbe, eretto nel tardo Duecento. La chiesa, in parte scavata nella roccia, è decorata da affreschi votivi del XIV, XV e XVI secolo. A Colfiorito merita una visita il Museo archeologico, organizzato in sezioni tematiche, in cui sono esposti reperti provenienti, da scavi del territorio, e la chiesa di Santa Maria di Plestia (X secolo), sorta sui resti di un antico tempio.

Di grande interesse paesaggistico e ambientale il Parco regionale di Colfiorito, vasto altopiano dalla fitta vegetazione acquatica e con numerose testimonianze storiche e culturali.

  • Weekend a Trevi, Umbria

@Pixabay, Trevi

Situata tra Foligno e Spoleto, Trevi si erge sui pendii del Monte Serano, arroccata su un colle ricco di uliveti. Chiese, torri e palazzi disegnano il profilo nobile di questo borgo che dai suoi 412 metri di altezza offre uno spettacolo mozzafiato sulla via Flaminia.

Per il notevole patrimonio ambientale, culturale ed artistico fa parte del club de “I Borghi più Belli d’Italia“.

Arte, cultura e ambiente 

Immersa tra gli ulivi, Trevi conserva testimonianze romane. Ad esempio, le mura (I secolo a.C.) che cingono il centro abitato, e medievali come Porta del BruscitoPorta del CiecoPorta San Fabiano e l’Arco del Mostaccio. Dalle mura che recingono il centro storico ci si affaccia direttamente sugli oliveti. La passeggiata è un viale alberato lungo 800 metri, pianeggiante, con una visione panoramica della valle sottostante.

Tra gli edifici religiosi più interessanti c’è la chiesa di Sant’Emiliano (XIII secolo). Al suo interno troviamo l’Altare del Sacramento di Rocco da Vicenza (1522) e affreschi cinquecenteschi attribuiti a maestranze locali.

Nel duecentesco Complesso Museale di San Francescocon annessa chiesa, ricostruito e decorato nella prima metà del XVII secolo, assieme al Museo della Civiltà dell’ulivo, ha sede la Raccolta d’arte di San Francesco. Il museo, che comprende nel suo percorso anche la chiesa di San Francesco, si articola in due distinte sezioni, quella storico-artistica (pinacoteca) e quella archeologica. La pinacoteca accoglie tavole due-trecentesche di scuola umbra e, oltre alle tele del XVII e XVIII secolo, la pala d’altare con l’Incoronazione della Vergine eseguita dallo Spagna nel 1522. Precedentemente conservata nel quattrocentesco palazzo Comunale.

Interessanti i palazzi decorati come il Collegio Etiopico Pontificio (XVI secolo) affrescato da Federico Zuccari. Ma anche Casa Petrucci (‘500), Palazzo Valenti (‘500), Palazzo della Prepositura Valenti (metà del ‘600), e il rinascimentale Palazzo Lucarini, sede del Palazzo Lucarini Contemporary. Un centro per la produzione e promozione dell’arte contemporanea nelle sue molteplici manifestazioni.

Cosa vedere a Trevi

Nei dintorni da vedere la chiesa della Madonna delle Lacrime, eretta nel 1487 per commemorare l’evento miracoloso, con affreschi dello Spagna e del Perugino. Nella frazione di Bovara si trova l’ulivo più vecchio dell’Umbria, il piantone di Sant’Emiliano, alto 9 metri e di1700 anni.

Di particolare interesse naturalistico e ambientale è il corso del fiume Clitunno, nella valle Umbra Sud o spoletina. Un posto  unico per il paesaggio che attraversa, la freschezza e limpidezza delle sue acque.

 

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Fonte: Umbria Tourism

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