Il Presepe Monumentale della Basilicata a New York


Il Presepe Monumentale della Basilicata arriva a New York raffigurando la Natività tra i Sassi di Matera, uno dei luoghi più antichi al mondo.


Il Presepe Monumentale della Basilicata, realizzato dal maestro Franco Artese, in collaborazione con l’Agenzia di Promozione Territoriale, dopo essere stato già esposto nella St. Patrick’s Cathedral di New York nel 2015, sarà allestito da venerdì 8 dicembre 2023 al 2 febbraio 2024 presso Our Lady of Pompeii Church.

La Natività, rappresentata nel paesaggio sempre sorprendente dei Sassi di Matera, è costituita anche dalla scena toccante di una famiglia di migranti con cui la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti lucani che in passato attraversarono l’oceano per soddisfare la loro fame di lavoro e di futuro, approdando negli Stati Uniti d’America.

Questo gruppo di personaggi è rappresentato in un unico blocco, per sottolineare l’unità di destino che li accomuna, con la valigia di cartone, icona dell’emigrazione italiana del ‘900, nella quale sono racchiuse le cose più care da cui non ci si vuole separare, come la coperta di lana che il padre porta sotto il braccio, quasi a voler trattenere il calore familiare con cui scaldare i propri cari nei momenti più duri.

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La realizzazione del Presepe itinerante

IPresepe Monumentale Itinerante della Basilicata, realizzato dal maestro grassanese Franco Artese, in collaborazione con l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, raffigura la Natività nel paesaggio suggestivo e sacrale dei Sassi di Matera, uno dei luoghi più antichi al mondo.

Il presepe lucano itinerante vede sua prima installazione nel 2009 ad Assisi, lo stesso anno in cui la donazione dell’olio a San Francesco venne affidata alla Basilicata, a questa si sono succedute poi negli anni tappe di altissimo valore spirituale ed istituzionale, come nel 2012 in Piazza San Pietro in Roma, nel dicembre del 2015, viene allestito nella prestigiosa St. Patrick’s Cathedral di New York, nel 2017 nella chiesa di Santo Spirito di Firenze, nel dicembre 2018 fino a gennaio del 2019 al Quirinale, fino ad arrivare allo scorso dicembre 2022 in esposizione nel Duomo di Torino.

La Vergine richiama la scultura bronzea della Madonna del Pollino realizzata dall’artista olandese Daphné du Barry nell’atto di donare il proprio Figlio all’umanità, mentre la figura di San Giuseppe riprende quella del presepe cinquecentesco di Altobello Persio da Montescaglioso, esposto a Tursi.

Storia

Ipresepe è perciò un’opera capace di raccontare, insieme al mistero della Nascita, la storia e la cultura di una Terra ricca di naturale spiritualità, in un paesaggio caratterizzato da case scavate nel tufo e incastrate tra loro, abbazie, santuari, cattedrali, borghi, vicoli e scale, grotte e palazzotti signorili, archi e ballatoi, orti e terrazze, da cui sbucano, improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili delle chiese ipogee impreziosite da affreschi simboleggianti un’arte che lega l’uomo a Dio.

Sulla scena del presepe un brulicare di vita, un racconto diffuso di quella cultura del vicinato, fatta di solidarietà e condivisione tra famiglie, con oltre 120 personaggi, che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso, che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà rurale lucana, ancora vive e sentite anche dai giovani, tra cui la rappresentazione del Maggio di Accettura, attraverso un gruppo di buoi che, aiutato dagli uomini, traina il tronco di un grande albero e una processione simbolo della forte devozione popolare per la Vergine Maria con fedeli che portano sulle loro teste i “cinti”, composizioni di ceri costruite come fossero architetture, ex voto in cui si compendiano speranze ed attese ma anche attestati di gratitudine per grazie ricevute.

Fonte: Sito Ufficiale del Turismo Basilicata
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