Toscana: 4 posti della Maremma che forse non conosci


Tra borghi nascosti e paesi fantasma, sulle tracce della storia. Ecco 4 posti della Maremma nord che (forse) non conosci.


Il borgo di Travale a Montieri: il paese della lingua italiana

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Travale, frazione del comune di Montieri, è un piccolo borgo importante per la storia d’Italia. Infatti, proprio nella “carta di Travale”, una pergamena conservata nell’Archivio storico della Diocesi di Volterra, viene riportata una delle prima testimonianze della lingua italiana. Questo primato è celebrato nel borgo grazie a una targa presente nel centro storico che recita “Guaita, guita male, non mangiai ma’ mezzo pane”.

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Il borgo di Caldana a Gavorrano

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Caldana è una frazione del comune di Gavorrano che mantiene tutt’oggi la sua antica bellezza medievale grazie anche alla capacità degli abitanti di far rivivere la storia del paese attraverso feste popolari e spettacoli di intrattenimento. Tra i luoghi da visitare figurano: la chiesa di San Biagio, Palazzo Tosi, le mura e il castello.

Roccatederighi a Roccastrada

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Il borgo medievale di Roccatederighi, frazione del comune di Roccastrada, è situato sulla cima di una collina a circa 500 metri di altitudine sopra il livello del mare. Al borgo si accede tramite una porta ad arco a tutto sesto, posizionata tra massi e mura che si fondono con le architetture della città. Una volta varcata la grande entrata, si entra in un labirinto di vicoli, arcate e scalinate che attraversano tutta la città e permettono al visitatore di assaporare la bellezza del medioevo toscano.

Castiglion Bernardi a Monterotondo Marittimo

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Sulla sommità di un poggio ricoperto da una folta natura selvaggia si trovano i ruderi di Castiglion Bernardi. Intorno alle mura, è possibile visitare anche alcuni resti di edifici di epoca medievale e la base quadrata della torre centrale. Situato a pochi chilometri da Monterotondo Marittimo, il castello è famoso per il fantasma della Nencia, una nutrice che, secondo la leggenda, morì per salvare Gigliola, una fanciulla che aveva sempre considerato come una figlia.

Fonte: Sito Ufficiale del Turismo Toscana

 

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