Aceto balsamico di Modena, rimandata la decisione UE

Aceto balsamico

Il Governo italiano ottiene una proroga fino al 3 giugno in merito alla “questione slovena” che coinvolge l’aceto balsamico di Modena.


Il Governo italiano ha notificato il “parere circostanziato” alla Commissione Europea in merito alla “questione slovena”, formalizzando l’atto di opposizione alla normativa tecnica in materia di produzione e commercializzazione di aceti che introdurrebbe l’uso, per prodotti generici, della denominazione “aceto balsamico”. Viene così prorogata al 3 giugno la decisione UE, e nei prossimi mesi gli Stati Membri saranno chiamati a prendere posizione sulle criticità segnalate dall’Italia. 

Il Governo ha dimostrato grande prontezza per questa problematica, soprattutto grazie ad un gioco di squadra che ha coinvolto istituzioni locali come la RER, attraverso l’assessore Alessio Mammi, i parlamentari Benedetta Fiorini, Elena Lizzi e Rosanna Conte, i due europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini fino ad arrivare ai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dello sviluppo economico, con i rispettivi neo ministri Stefano Patuanelli e Giancarlo Giorgetti.

 

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“Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – commenta il Presidente Mariangela Grosoli – esprime piena soddisfazione e un sentito ringraziamento al mondo politico-istituzionale e a tutti coloro che si sono spesi in prima persona. Aggiungo anche un particolare ringraziamento al mondo associativo che ci ha affiancati in questa prima fase ed in particolare OriGIn Italia ed OriGIn Europa, così come Coldiretti, Federconsumatori e Federvini. Sono certa che tutti insieme affronteremo in modo efficace anche la seconda fase della procedura sostenendo gli interessi nazionali e del mondo dei prodotti DOP e IGP”.  

Si apre ora la fase del dibattito comunitario in cui l’Italia sarà chiamata ad intervenire per sostenere con forza le questioni sollevate. “Le problematiche tecniche sul tavolo sono di diversa natura – dichiara il Direttore del Consorzio Federico Desimoni – la prima è certamente quella del contrasto con il Reg. (UE) n. 1151/12 che tutela DOP e IGP e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia che riconosce la competenza esclusiva ai giudici nazionali per la valutazione dei casi di violazione del regolamento. La seconda si riferisce al contrasto della norma slovena con alcuni principi cardine del diritto comunitario in materia di etichettatura e informazione del consumatore. La terza è direttamente connessa alle contraddizioni interne della norma tecnica e con l’incompatibilità con gli standard europei in materia di produzione e commercializzazione di aceti”.

 

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Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

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