Fori Imperiali: i luoghi da vedere

Sì, sono arrivato finalmente in questa capitale del mondo! L’ansia di arrivare a Roma era così grande ed aumentava talmente ad ogni istante, che non potevo più star fermo, e a Firenze non mi son trattenuto che tre ore. Eccomi ora a Roma, tranquillo, e, a quanto sembra, acquietato per tutta la vita… Tutti i sogni della mia giovinezza ora li vedo vivi; Tutto è come lo immaginavo e tutto è nuovo. (Goethe)

    

Meno di un secolo fa, quella che oggi è una delle vie più iconiche e importanti al mondo, era per lo più inesistente.

La Via dei Fori Imperiali fu costruita tra il 1924 e il 1932 per volere di Benito Mussolini. Centinaia di operai e manovali si adoperarono per la più grande opera di riqualificazione mai compiuta: radere al suolo un intero quartiere per riportare alla luce lo splendore dell’Antica Roma.

Aprire una grande strada che potesse collegare Piazza Venezia al Colosseo e realizzare una “via dell’Impero” -al quale la propaganda fascista era profondamente ispirata nella sua simbologia- erano gli obiettivi di Mussolini.

Il nastro inaugurale fu tagliato dal Duce il 28 ottobre del 1932.

Da allora miliardi di turisti non hanno mai smesso di percorrere una delle aree archeologiche più visitate al mondo.

Se ci si trova a Roma, in effetti, è impossibile non pensare di passeggiare sulla via dei Fori Imperiali. E perché non cominciare la passeggiata proprio dal Foro di Cesare, il triumviro rimasto impresso nell’immaginario collettivo come grande condottiero e leader politico. Giulio Cesare fece costruire una piazza a lui dedicata, terminata solo dal suo successore Augusto nel 46 a.C.

Proseguendo sulla via dei Fori, costeggiando l’area archeologica, si arriva fino alla Basilica di Massenzio e poi al Foro Imperiale di Augusto. Anche il Princeps si fece costruire una grande piazza monumentale. Qui, aveva promesso di realizzarvi un tempio in tributo a Marte Untore, in occasione della battaglia contro i Filippi nel 42 a.C.

Fu proprio nel Tempio di Marte Untore che vennero vendicate le morti di Cesare, Bruto e Cassio.

«Riguardo al tempio di Marte, Augusto fece voto di costruirlo quando, con la battaglia di Filippi, si era vendicato della morte di Cesare; stabilì che il Senato deliberasse in questo tempio quello che riguardava le guerre e i trionfi, che da qui partissero tutti quelli che dovevano partire per le province con incarichi di comando e che coloro che tornavano vincitori portassero qui le insegne dei loro trionfi» racconta Svetonio nella sua “Vita di Augusto”.

Accanto al Foro di Augusto troverete il Tempio della Pace, il terzo foro imperiale di Roma se si segue l’ordine cronologico. Gran parte dei suoi resti sono per lo più conservati sotto la via dei Fori.

Fu costruito durante l’impero di Vespasiano e ultimato da Domiziano nel 74 d.C. I contemporanei rimasero affascinati da questo grande capolavoro, al punto che Plinio il Vecchio -nella sua Naturalis Historiala definisce una delle meraviglie del mondo.

L’ultimo -e il più grande dei fori- è quello di Traiano. Fu costruito tra il 107 e il 113 d.C, qui si trovano i Mercati Traianei e la celebre Colonna Traiana, il monumento funebre dedicato all’omonimo imperatore. Si tratta di uno dei monumenti meglio conservati di Roma. I bassorilievi ornamentali raccontano le eroiche campagne condotte da Traiano contro il popolo dei Daci.

Infine, al termine della passeggiata: l’Anfiteatro Flavio. Meglio conosciuto come Colosseo, fu costruito dagli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano. Il monumento diventato per eccellenza il simbolo della cultura e della potenza è presente nell’immaginario collettivo non solo degli italiani ma in tutto il mondo.

colosseo

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