La Corea del Sud e le Olimpiadi invernali

Olimpiadi

In vista delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, previste per febbraio 2018, il governo di Seul preme sull’acceleratore dello sviluppo.

Per accogliere i 6500 atleti provenienti da 95 nazioni, il budget complessivo si aggira sui 12 miliardi di euro ed è prevalentemente dedicato alle infrastrutture.

Tra queste, un treno ad alta velocità, molto costoso, che percorrerà i 180 km da Seul, con la sua popolazione di 10 milioni di abitanti, alla cittadina di Pyeongchang, di 43.000 abitanti, in poco più di un’ora.

In quest’ultima si svolgeranno le gare all’aperto, mentre nella vicina città costiera di Gangneung avranno luogo le discipline del ghiaccio in tre nuovissimi stadi in grado di ospitare da 8 a 12 mila spettatori.

Questa delle Olimpiadi è sicuramente una scommessa non semplice per il Paese: poco competitivo nelle discipline estive, con una scarsa dimestichezza con le piste e troppo confinante con la Corea del Nord.

L’investimento per i Giochi è tale che, se non ci sarà un ritorno turistico e se non esploderà la passione per lo sci in quella parte di mondo, l’operazione potrebbe rivelarsi un fallimento.

Così per attrarre nuovi visitatori, il Governo ha deciso di auto-rilanciarsi, puntando su quelle attrattive a lungo assenti nel Paese, a causa delle invasioni di cinesi e giapponesi, prima, e poi della guerra di Corea degli anni ’50.

Tra queste:

  • siti culturali: residenze reali e antiche fortezze che, seppur distrutte nelle guerre, sono state ricostruite alla perfezione.
  • installazioni artistiche, come quelle ospitate nella miniera abbandonata di Gwangmyeong Cave;
  • singolari musei, quali la Toilet House a forma di tazza, dedicata allo sviluppo dei bagni nel Paese;
  • quartieri moderni delle grandi città e loro movida;
  • tecnologia, a partire dalla passione per i videogiochi;
  • shopping;
  • cucina, ancora poco conosciuta in occidente:
  • “K wave”, onda culturale che, tra cinema, serie tv e pop, ha già travolto Giappone e Cina e sta facendo sempre più breccia in Europa, dopo il fenomeno Gangnam Style.

 

Per info: italia.korean-culture.org/it/welcome

Fonte: Ansa Viaggi Art

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