“Di padre in figlia”, tutti i luoghi della fiction Rai

 

 

Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere 

Si è conclusa da poco la fiction Rai “Di padre in figlia”. Un successo clamoroso che ha fatto incassare alla produzione 6,5 milioni di telespettatori, toccando picchi del 27,93% di share.

E’ la storia della famiglia Franza raccontata dal 1958 agli anni Ottanta. Ma è anche e soprattutto un racconto sull’emancipazione femminile, in una società attraversata da forti sconvolgimenti che hanno portato le donne a conquistare le prime grandi vittorie civili: dal divorzio all’aborto.

Anni di cambiamenti politici, sociali ed economici. Sullo sfondo della famiglia veneta -che negli anni del boom economico fa crescere la sua distilleria- c’è la storia di Cristiana in cui tutte le donne possono facilmente immedesimarsi. Prima di cinque figli, vorrebbe studiare chimica a Padova ma il padre non sembra essere entusiasta all’idea. “La chimica è roba da uomini” gli dice provocatoriamente.

Maria Teresa è “una piccola rivoluzionaria pacifica”: è caparbia, disciplinata, sopporta fin da bambina i piccoli soprusi che la vedono emarginata dalle considerazioni del rude padre, che sceglie di affidare parte della gestione dell’azienda familiare al figlio, meritevole di essere semplicemente un maschio.

A fare da sfondo, un Veneto in crescita economica. La maggior parte delle scene sono girate a Bassano del Grappa, località famosa per la produzione del liquore che ha fatto il giro del mondo.

Bassano del Grappa è un piccolo comune nella provincia di Vicenza. Il territorio è famoso perchè ricco di produttori di grappa e distillati di ogni genere. Le riprese nei locali delle Pole Distillerie di Schiavon sono durate 10 giorni. Un piccolo paese trasformato in una nuova “Cinecittà” per ospitare una troupe di 80 persone.

Curiosità
L’ultima scena della fiction trae ispirazione da una storia vera che ha affascinato l’intera troupe. E’ la storia di Toni Poli -padre di Jacopo Poli- che nel 1951 in sella alla sua Guzzi Airone percorse oltre 10.000 chilometri di avventure, passando anche per Parigi e Londra. Al suo rientro fu realizzato un aperitivo per l’occasione: l’Airone Rosso. A segnalarcelo sono state le stesse “Poli Distillerie” di Schiavon.

In questa regione è molto facile immergersi nelle cantine e nelle tante distillerie sparse sul territorio per assaporarne i prodotti tipici.

I borghi da visitare nel Veneto sono tantissimi, ma una pista senza dubbio meritevole di essere seguita è quella della cosiddetta “Via della Grappa”. Bassano e Montegalda distano tra loro solamente 60 km, un weekend è quindi più che sufficiente per assaporare l’anima di questi luoghi.

A Bassano esiste un museo interamente dedicato al liquore, all’interno di un ambiente raccolto e familiare il visitatore potrà conoscere la storia della grappa e le varie tappe che occorrono per la distillazione. Gli strumenti e le macchine che conoscerete vi introdurranno allo studio del nettare più prezioso.

A pochi km da Bassano -a Schiavon- potrete ammirare le bolle disegnate da Fuksas per celebrare la patria della Grappa.

A Montegalda, a produrre la grappa da secoli è la famiglia Brunello. Anche qui esiste la possibilità di visitare la distilleria e conoscere così il segreto del successo di questa azienda. Con l’occasione approfittate del tempo a disposizione per visitare l’incantevole borgo a pochi passi.

Degna di una tappa è pure Marostica, la suggestiva cittadina medievale. Per chi invece avesse più tempo a disposizione, sosta obbligata è pure quella a Padova.“Venezia è bella, e Padova sua sorella” recita un noto detto popolare.

Il paragone con Venezia la dice lunga, le bellezze artistiche di questa città sono uniche. E’ qui che potrete ammirare la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto. E’ qui che si trovano i Musei Civici, che riuniscono una straordinaria collezione di pittori veneti: Tiepolo, Tintoretto, Veronese, solo per citarne alcuni.

Ma Padova non è solo arte, la piazza principale della città è incantevole nella sua bellezza architettonica. La socialità è la protagonista di Piazza delle Erbe, della Frutta e dei Signori: tra una grappa e uno spritz, è assai facile lasciarsi andare.

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