I luoghi della cultura devono essere accessibili a tutti, alle persone con disabilità, alle famiglie con bambini, agli stranieri e persino ai visitatori con animali da compagnia.
E, per questo, chi organizza un evento deve prestare massima attenzione ai termini che si usano, fare in modo che la segnaletica e le didascalie siano ad altezze comode e leggibili anche da bambini e da persone in carrozzina, che siano previsti menu adatti a chi ha allergie o intolleranze.
È il primo ‘decalogo’ italiano, messo a punto dalle Ogr di Torino per l’accessibilità degli spazi e la fruibilità degli eventi ‘for all’. Le ex Officine dei treni sono quindi il primo polo culturale in Italia a dotarsi di linee guida che forniscono, a chi organizza un evento, indicazioni utili per consentire la partecipazione in modo autonomo, sicuro, comodo anche per le persone in difficoltà o con esigenze specifiche.
Il vademecum – che vale per tutti gli eventi, mostre, esposizioni, convegni, fiere, sagre, concerti, spettacoli, sport, rassegne, festival – è stato redatto dalle Ogr con Fondazione Crt, grazie alla collaborazione della Consulta per le Persone in Difficoltà e dell’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti, e può diventare un utile punto di riferimento per i musei, le arene, i palazzetti per i concerti.
Matera Capitale Europea della Cultura ha già fatto sapere che s’ispirerà al decalogo per l’organizzazione degli eventi. “La Fondazione Crt è da sempre in prima linea nel sostenere i valori dell’accessibilità, della fruibilità e della piena inclusione delle persone, a partire da quelle più fragili”, sottolinea il presidente Giovanni Quaglia.
“È un bel segnale per la cultura del nostro Paese, e può diventare una best practice a livello nazionale“, afferma il direttore generale delle Ogr Massimo Lapucci. “Nel corso dell’anno e mezzo in cui abbiamo lavorato all’identità delle nuove Ogr, prima dell’apertura ufficiale dei cancelli nel settembre scorso – ricorda il direttore artistico Nicola Ricciardi – la parola ‘inclusione’ è sempre stata per noi fonte di ispirazione, riflessione e studio“.
Un progetto che piace alla Consulta per le Persone in Difficoltà: “Affrontare il tema della Cultura per Tutti, partendo dal lavoro degli organizzatori, consente di impegnarsi attivamente affinché i cittadini con disabilità non vengano considerati un pubblico di serie b e ai diversi bisogni e necessità venga data una reale risposta”, sottolineano il presidente Giuseppe Antonucci e il direttore Giovanni Ferrero.
Fonte: ANSA
Potrebbe interessarti:
Un favoloso Capodanno a Dublino |
Riproduzione riservata.