Aceto balsamico di Modena, arriva marchio di autenticità

Aceto Balsamico

 


Arriva il marchio di autenticità per l’aceto balsamico di Modena. Consorzio di tutela lo annuncia a Blockchain Plaza di Cibus Tec.


Uno dei prodotti più rinomati del Made in Italy, l’Aceto balsamico di Modena (Abm), misura il suo successo anche per l’elevato numero di imitazioni. Per contrastarle il Consorzio di tutela ha avviato un piano di tracciabilità, con tanto di marchio di autenticità rilasciato dal Poligrafico e Zecca dello Stato, come emerso negli incontri alla Blockchain Plaza a Cibus Tec, che si conclude domani alle Fiere di Parma.

Il Consorzio di tutela Aceto balsamico di Modena Igp, fa sapere Luca Valdetara, Responsabile Tecnico e di Divisione DOP/IGP/STG/BIOLOGICO, ”ha dato incarico a Csqa di sviluppare un Piano dei controlli che fornisca garanzia circa tracciabilità della materia prima mosto lungo tutta la filiera. Questo progetto si è concluso con l’approvazione ministeriale del nuovo piano dei controlli. Inoltre – ha annunciato – negli ultimi mesi è partita la sperimentazione di identificazione delle bottiglie di Abm invecchiato certificate attraverso l’apposizione di contrassegni unici ed inamovibili prodotti dall’Istituto poligrafico Zecca dello Stato ed assegnati/distribuiti da Csqa.

Questi contrassegni, – ha precisato Valdetara- attraverso l’utilizzo di un’app dedicata, daranno al consumatore tutte le informazioni relative alla certificazione del prodotto rilasciata da Csqa”.

Blockchain Plaza è un format di confronto ideato da Csqa – Ente di Certificazione leader in Europa per il settore agroalimentare – ed Euranet – Società di consulenza e tecnologie per la compliance – per condividere esperienze, idee e proposte su una grande tematica di sviluppo del settore agroalimentare.

Un’iniziativa inedita sull’elemento che oggi rappresenta
la vera innovazione per implementare tracciabilità e rintracciabilità, anti-contraffazione e controllo delle frodi. L’obiettivo di Blockchain Plaza, è quello di diventare il punto di incontro e confronto tra imprese e aziende delle filiere agroalimentari per lo sviluppo della “Data Economy” italiana. Un progetto di ampio respiro nato dalla collaborazione di aziende leader, provenienti da vari settori e con know-how differenti. Hanno infatti aderito all’iniziativa come partner: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano, InfoCert, GS1 Italy, Becker LLC, Antares Vision e A2A Smart City.(ANSA).

 

Fonte: ANSA

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