‘Totò genio’ finalmente a Roma

Roma. I mondi, l’arte, gli amori, le passioni, dell’artista Totò e della dimensione più privata del Principe De Curtis danno vita a ‘Totò genio’, la più grande mostra realizzata sul grande attore scomparso 50 anni fa.

Esposizione che finalmente, dopo Napoli e Lugano, sbarca al Museo di Roma In Trastevere dove sarà fino al 18 febbraio.

Si tratta di un viaggio fra centinaia e centinaia di documenti, cimeli, lettere, libri, disegni e ritratti (da Pasolini a Scola, da Pazienza a Echaurren), manifesti dei suoi film, caroselli e pubblicità, costumi (da quello pinocchiesco di ‘Totò a Colori’ all’uniforme del Pazzariello in L’oro di Napoli), installazioni, video, testimonianze e fotografie, comprese quelle, novità dell’allestimento romano, delle sue sette case nella capitale, dalla prima vicino la stazione Termini del 1930 a quella dove è morto ai Parioli nel 1967. ‘

“Noi napoletani discutiamo su tutto ma non sul genio di Totò” – afferma il Sindaco partenopeo Luigi de Magistris (il Comune di Napoli è fra i motori dell’esposizione con l’associazione Antonio De Curtis, ndr) – “ora vorremmo portare anche a Bruxelles e New York la mostra su questo artista che è immortale perché attualissimo”.

Per Alessandro Nicosia, uno dei curatori, la mostra ‘‘racconta le due anime di Totò. Una è quella dell’artista, nel suo percorso dall’avanspettacolo al teatro, al cinema, ma anche nella poesia, con capolavori come A livella, che qui si può ascoltare recitata da lui e nella musica, con le sue canzoni interpretate anche da altri artisti. L’altra è del principe de Curtis, che era molto solitario e schivo a volte triste. Di lui raccontiamo gli amori, come quello per Franca Faldini, ma anche quello per gli animali, e per la sua città Napoli; le sue passioni, con il chiodo fisso dell’araldica, ma anche la generosità”.

Questo Paese ”ha massacrato molti dei suoi artisti ed è successo anche a Totò, che è stato a lungo snobbato dalla cultura ufficiale” – ricorda Vincenzo Mollica -. “Abbiamo intitolato la mostra ‘Totò genio’ perché era eclettico e straordinario in tutto quello che combinava, metteva sempre tanto di vissuto”. 

Nella mostra ‘‘ci sono due omaggi, quello a Totò e quello al rinascimento di Napoli, che dopo tante guerre sta mostrando al Paese la strada per rinascere” sottolinea Luca Bergamo, vicesindaco di Roma Capitale, che promuove l’esposizione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, mentre a coprodurla è Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Teche e SIAE.   

 

Credits:  a cura di Alessandro Nicosia e Vincenzo Mollica

Fonte: Ansa

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