Un weekend a Ferrara

Ferrara, antico centro culturale europeo e sede della signoria Este: famiglia di mecenati eccentrici e colti, capace di trasformare in tre secoli un centro rurale in un capolavoro del rinascimento dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Sotto il dominio estense, Ferrara conobbe i suoi secoli di maggiore fioritura, ospitando le più importanti personalità dell’epoca in campo artistico e letterario e rivestendo un ruolo di primissimo piano in molti campi.

Cosa fare a Ferrara in un weekend? Un giro per le vie storiche e visitare i suoi bellissimi monumenti, oltre che gustare le prelibatezze dalla cucina tipica. 

Cosa vedere

Palazzo dei Diamanti

L‘edificio deve il suo nome al modo particolare in cui sono costituite le mura esterne con migliaia di blocchi di marmo, sovrapposti in linee sfalsate e con una lavorazione a punta di diamante, nota come bugnato.  Progettato da Biagio Rossetti, il palazzo fu costruito per conto di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este, a partire dal 1493. Il Palazzo dei Diamanti ospita molto spesso mostre interessantissime, in programma fino al 10 giugno la mostra STATI D’ANIMO. Arte e psiche tra Previati e Boccioni.

 

Il Castello Estense

Il Castello Estense è nato nel 1385 come estensione della torre di avvistamento costruita circa trecento anni prima ed è stato utilizzato come residenza ducale dalla famiglia degli Este.

Si può dire che il castello estense sia il simbolo di Ferrara, oltre che la testimonianza della sua evoluzione da agglomerato di borghi e mura medievali a fiorente  e moderna città fortificata rinascimentale.

Qui è possibile visitare il Salone dei Giochi, la Cappella Ducale (o Cappella di Renata di Francia) con le mura completamente ricoperte da preziosi marmi policromi e le celebri Prigioni.

Nel Castello Estense è in programma la mostra La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara fino al 03 giugno.

La Cattedrale di San Giorgio

Ad appena tre minuti si trova il Castello Estense, la Cattedrale di San Giorgio, con la sua meravigliosa facciata, formata da tre cuspidi con lavorazioni romaniche e in cui si apre il portone centrale, con gli intagli dall’artista Nicholaus. All’interno si possono ammirare dipinti, marmi policromi, tombe sacre ed un organo a canne installato di recente, nel 1967.

Il Municipio


Il Palazzo Municipale, che oggi ospita i locali del Comune e una serie di eventi culturali, è stato la sede degli Este prima che si trasferissero al Castello. È collegato a quest’ultimo dalla Via Coperta: un camminamento protetto su cinque arcate. Dal cortile ducale è possibile vedere le finestre in marmo degli appartamenti nobili.

I locali interni sono un concentrato di raffinatezza, lusso e cultura che spaziano su diversi secoli: il Camerino delle Duchesse del Cinquecento, la Sala degli Arazzi del Seicento, e la Sala dell’Ariengo come capolavoro novecentesco sono solo alcuni degli esempi dei locali che si possono visitare.

Cosa mangiare

Quella di Ferrara è una gastronomia invernale: si tratta di piatti molto saporiti, ideali per palati sia semplici che raffinati. Sono da provare la salama da sugo, un insaccato di carne di maiale che viene preparato macinando le varie parti del maiale, e poi fatto stagionare appesa a ganci, come il salame. Solitamente si mangia accompagnata da un’abbondante porzione di purè di patate. C’è poi il pasticcio ferrarese, di maccheroni, che si compone di una crosta in pasta frolla, la quale racchiude come uno scrigno maccheroni, ragù, besciamella, funghi, tartufo e noce moscata. 

Appena entrati in qualsiasi osteria, trattoria o ristorante ferrarese è portato in tavola un cestino con dentro una coppia, il tipico pane ferrarese. La coppia consiste in un corpo centrale da cui si dipartono 4 cornetti. Come nota dolce c’è il panpepato che secondo l’antica tradizione, questo dolce veniva preparato dalle famiglie ferraresi nel mese di novembre, per essere poi consumato nel periodo di Natale. Forse originario dell’Oriente, importato nel Rinascimento dalle carovane che trasportavano spezie, questo dolce si compone di spezie macinate (da cui il nome), mandorle, noci, nocciole, canditi, arancia, cedro, uva passa, il tutto eventualmente (ma non necessariamente) mescolato a miele, cacao, caffè, liquore.

Come arrivare

Se scegliete il treno approfittate della promozione di Italo ideata insieme a Palazzo dei Diamanti.

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