Mercato crocieristico italiano: il 2020 chiuderà con meno 93,5% passeggeri rispetto al 2019


L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio, come era prevedibile, anche il mercato crocieristico nel 2020, con un crollo del numero di passeggeri del 93,5% rispetto allo scorso anno. Si prospettano però per il futuro segnali di ottimismo, come investimenti di 510 milioni di euro per attività e interventi a supporto del comparto.


Meno 93,5% passeggeri rispetto al 2019, mancato contributo del turismo crocieristico all’economica italiana di 925 milioni di euro, ma anche segnali di ottimismo per il futuro. È quanto emerge dalle stime di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza della macro-industria turistica, e dalla presentazione dell’edizione 2020 di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca per tutti coloro che si occupano di turismo crocieristico, con riferimento allo studio e all’andamento del mercato crocieristico italiano per l’anno 2020.

Le restrizioni dovute all’emergenza covid-19 hanno avuto un impatto molto negativo per il mercato crocieristico italiano, con un crollo senza precedenti, che hanno portato a numeri che non si registravano dal periodo precedente all’anno 2000.

Secondo le stime registrate, il 2020 si chiuderà con un totale di 796.800 passeggeri movimentati nei porti italiani tra imbarchi, sbarchi e transiti dalle crociere italiane, con un calo del 93,5% sul 2019. Calo che interessa soprattutto i consumi a bordo delle crociere.

Si registrano inoltre 925 milioni di euro come ammontare del mancato contributo del turismo crocieristico all’economia italiana nel 2020, che interesserà principalmente le aree legate al crollo dei traffici crocieristici, come le attività ricreative, le attività culturali, le attività di intrattenimento collegate alle escursioni a terra (-336 milioni sul 2019), lo shopping nei negozi delle città (-273 milioni di euro sul 2019) e le spese per i trasporti locali (-128 milioni di euro sul 2019).

Dati preoccupanti dovuto al crollo del traffico ma anche segnali di ottimismo per il futuro. Secondo le analisi effettuate infatti sono previsti per il triennio 2021-2023 investimenti di 510 milioni di euro per il mercato crocieristico italiano, con attività e interventi a supporto del comparto, in crescita del 200% rispetto al periodo pre-covid. Gli interventi interesseranno principalmente le infrastrutture, i terminal, i dragaggi, trainati soprattutto dalle realtà di Messina, La Spezia, Taranto, Ancona, Genova, Salerno, Ravenna, Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle.

Oltre agli investimenti, si prospettano novità da un’indagine realizzata secondo la somministrazione di un questionario a risposte chiuse e aperte. Secondo la maggioranza delle risposte, dal 2023 il movimento dei passeggeri nei porti crocieristici italiani sulle crociere tornerà a quello del periodo pre-covid e il 90% degli intervistati non pensa di uscire dal mercato crocieristico ma anzi, più della metà ha in programma investimenti per rafforzare la propria posizione alla ripartenza.

Infine, dall’indagine sul mercato crocieristico si evidenzia come per il futuro è in programma il ritorno a una progettazione di navi più piccole per stazza e quindi minore capacità di passeggeri e una maggiore concentrazione tra gli operatori sul mercato.

 

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