Un piatto autunnale con prodotti tipici altoatesini. Ecco la ricetta della crema di zucca con speck Alto Adige, pane e mascarpone.
Un piatto autunnale della tradizione altoatesina: la crema di zucca con Speck Alto Adige croccante, dadini di pane e mascarpone, con prodotti tipici locali.
Ingredienti (dosi per 4 persone)
- 1 kg zucca Hokkaido
- 10 ml olio d’oliva
- 1 l brodo vegetale
- 250 g mascarpone con Marchio di Qualità Alto Adige
- 200 g speck Alto Adige IGP (tagliato a fette)
- 1 pagnotta venostana con Marchio di Qualità Alto Adige
- Sale
- Pepe
Per servire:
- qualche seme di zucca
- olio di semi di zucca
- cerfoglio fresco
- 1 mela Alto Adige IGP
Preparazione
- Per prima cosa lavare la zucca ed eliminare i semi. Con un coltello tagliare la zucca in pezzi di 1 cm (la zucca Hokkaido può essere mangiata con la buccia). Per ogni porzione si devono mettere da parte circa 4-5 cubetti della stessa grandezza. Versare l’olio d’oliva in una pentola e rosolare leggermente la zucca. Aggiungere il brodo vegetale, condire con sale e pepe e cuocere la zucca fino a quando diventa morbida;
- Nel frattempo tagliare il pane a piccoli dadini e tostarli per 10 minuti in forno a 170°C. In alternativa è possibile anche rosolare il pane in una padella con dell’olio;
- Rosolare lo speck in una padella preriscaldata finché diventa croccante;
- Per preparare la crema di zucca, cuocere la zucca finché diventa morbida, toglierla dal brodo, aggiungere la metà del mascarpone e con il frullatore a immersione ridurre la zuppa in una purea granulosa. Condire con sale e pepe;
- Mescolare il mascarpone rimasto con sale, pepe e olio di oliva;
- Infine lavare la mela, eliminare il torsolo e tagliarla a piccoli dadini;
- Per servire, versare la crema di zucca nel piatto con un cucchiaio, mettere sopra due cucchiai di mascarpone e le fette di speck. Distribuire sulla crema di zucca i dadini di mela, i dadini di pane, i semi di zucca, un filo di olio di semi di zucca e decorare con il cerfoglio fresco.
Gnocchi di zucca allo speck: la ricetta altoatesina |
Fonte: Turismo Südtirol
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