Bronzi di Riace: i capolavori ritrovati


Due millenni in fondo al mare, oggi un patrimonio dell’umanità da scoprire al MArRC di Reggio Calabria.


Due millenni in fondo al mare, da 50 anni a Riace, dove furono scoperti dal sub Stefano Mariottini il 16 agosto 1952. Dopo il recupero, i bronzi di Riace vennero avviate a un primo restauro, che fu realizzato tra il 1975 e il 1980 a Firenze. Due furono gli obiettivi dell’intervento: pulizia e conservazione delle superfici esterne. Opere di recupero che gli hanno restituito l’originale bellezza, da scoprire al MArRC di Reggio Calabria.

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I lavori di recupero

veduta frontale delle statue in bronzo, rinvenute a Riace il 16 Agosto del 1972

La rimozione della terra di fusione fu portata avanti nel laboratorio di restauro posto nel Museo di Reggio Calabria negli anni 1992-1995. Pare infatti che il peso originario dei due Bronzi fosse di 400 kg, ora diminuito a circa 160 kg, proprio per via della rimozione della terra di fusione. Le due statue, denominate “A” e “B”, e ribattezzate a Reggio come “il giovane” e “il vecchio”, sono alte rispettivamente 1,98 e 1,97 m e oggi sono esposte al pubblico presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria.

Tesori in fondo al mare

Nei due mari calabresi, lo Jonio e il Tirreno si conservano tanti tesori da scoprire.  Nelle acque di Porticello, non lontano da Reggio Calabria, furono infatti rinvenuti nel 1969 altri importantissimi reperti. Parliamo de La Testa di Basilea e La Testa del Filosofo, oggi conservate al MArRC nella stessa sala dei Bronzi di Riace. E che insieme ad essi formano la più importante collezione di bronzi greci del V secolo a.C. al mondo. Anche le acque di Punta Calamizzi, sempre a Reggio custodiscono ancora i resti del Tempio dedicato ad Artemide, di cui sono state localizzate le colonne, grazie ad una spedizione subacquea nel 2007. Anche le acque antistanti l’antica Kaulon (oggi Monasterace Marina) celano ancora tanti tesori, tra cui colonne di Templi e resti di abitazioni antiche.

I Bronzi di Riace in una mostra fotografica a Reggio Calabria

Non solo Bronzi

Reggio Calabria e il suo territorio costituiscono un vero e proprio parco archeologico a cielo aperto. Dall’Ipogeo di Piazza Italia, l’antica agorà, fino alle Mura Greche, passando per le Terme Romane sul Lungomare Falcometà. E ancora gli scavi dell’antica Locri Epizefiri e dell’antica Kaulon con i loro straordinari Musei Archeologici. Un territorio che offre tante possibilità per assaporarne la storia, con uno sguardo particolare sulla Magna Grecia.

Fonte: Ufficio del Turismo Reggio Calabria
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