Cina, gli edifici più brutti del paese asiatico


Un gruppo di architetti ha realizzato un concorso online per votare gli edifici più brutti costruiti in Cina. L’obiettivo è quello di creare una maggiore consapevolezza architettonica ed evitare la realizzazione di nuovi “archimostri”


I dieci edifici più brutti della Cina” si intitola così il concorso indetto dal sito web Archcy.com per iniziativa di un gruppo di architetti con base a Pechino. L’idea nata nel 2010, ha l’intento di creare dibattito intorno al concetto di bello e brutto, ma sopratutto promuovere una cultura architettonica con l’intento di evitare la costruzione di nuovi orrori architettonici. 

I protagonisti di questo concorso sono sia edifici costruiti negli anni Novanta, a seguito del rapido processo di urbanizzazione e aperture della Cina sotto la guida del leader Deng Xiaoping, sia costruzioni recenti. A dicembre si è votato per l’edizione del 2022

Gli edifici più strani di questa edizione

Nella top ten del 2022 troviamo il Corpus Musuem a Ma’anshan, in provincia di Anhui, la cui sede originale si trova nei Paesi Bassi. L’edificio raffigura la metà di un corpo umano, seduto, dal colore arancione.

L’altra struttura ad essersi guadagnata un posto nella top ten è il centro commerciale Tian An 1000 Trees di Shangai, realizzato dall’architetto britannico Thomas Heatherwick. L’edificio è stato ampiamente criticato per la somiglianza con le tradizionali tombe cinesi

@Tian An 1000 Trees, Shanghai, Cina

Inoltre, si inserisce nella classifica anche il museo della cultura del Gran Canale, dedicato alle dinastie Sui e Tang, nella provincia dell’Henan. Caratteristica di questa struttura è il tetto decorato con archi gialli capovolti che ricordano, anche questi, delle bare.

La classifica degli anni passati

Nelle edizioni degli anni passati, saltano all’occhio costruzioni come: un hotel matrioska in Manzhouli, nella Mongolia interna; una volta di vetro in Yunnan che trova una certa similitudine con l’Arco di Trionfo di Parigi; un campanile a forma di violino a Foshan. E, ancora, “Il bacio volante” di Chongqing, collocato al terzo posto nella selezione del 2020. Si tratta di una giostra composta da due statue, raffiguranti un uomo e una donna. Le due opere hanno in cima due terrazze panoramiche che, una volta in movimento, consentono di vedere dall’alto il paesaggio circostante.

Imitare i paesi occidentali

Questa rapida trasformazione architettonica ha cambiato la fisionomia di intere città. Queste, fino alle fine degli anni Novanta, erano semplici realtà rurali o cantieri navali. Shanghai, è stata la prima megalopoli a vivere questo processo d’innovazione, trovandosi già nel 1995 con un grattacielo di 488 metri: L’Oriental Pearl Tower. I leader politici dell’epoca erano intenzionati a creare nel territorio cinese hub finanziari analoghi a quelli di Londra o New York. Da quel momento, tante altre città hanno iniziato ad emulare il modello di Shanghai.

Oltre allo stile di dubbio gusto che alcuni edifici possono avere, l’altro fattore da tenere in considerazione è come tali costruzioni siano inconciliabili con il carattere architettonico circostante. Ciò risulta ancora più evidente se si pensa alla Cina di venti o trenta anni fa. La tendenza ad emulare modelli della cultura occidentale, ha portato i leader passati all’edificazione di edifici mastodontici e spesso stravaganti.

@Pixabay, sede della TV nazionale CCTV, Pechino

Le Olimpiadi del 2008, hanno incoraggiato la realizzazione di palazzi altisonanti, proprio perché la Cina doveva dimostrare al resto del mondo i suoi progressi. Sono figli di quel periodo, la sede della TV nazionale CCTV a Pechino, chiamata dagli stessi abitanti “Grandi pantaloni” per la caratteristica forma.

Così come il Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo, noto come l’Opera di Pechino o, più familiarmente, “L’uovo”. E, ancora, lo stadio nazionale soprannominato “Nido d’uccello” e il Water Cube, il centro acquatico nazionale.

La classifica dei dieci edifici più brutti della Cina, nel corso degli anni ha cominciato ad avere risonanza tra l’opinione pubblica, tant’è che lo stesso presidente Xi Jinping in occasione di un discorso tenuto nel 2014 criticò questi “strani edifici”. Lo scorso anno sono state introdotte nuove regole sulla costruzione di città, paesi e villaggi, e si è deciso di introdurre una stretta sulla costruzione di immobili più alti di sei piani.

 

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