Enit: Italia al primo posto per turismo lento


Italia al primo posto per turismo lento. Turismo escursionistico, Enit-Touring club, per la prima volta uno studio per mappare l’offerta turistica italiana dei cammini a piedi.


L‘Italia al primo posto per il turismo lento, quello dei lunghi cammini a piedi e nella calma, senza calche, ma a ritmo con la natura e con i paesaggi, vivendo le destinazioni come un percorso e non un punto d’arrivo. Ed ecco che arriva il primo studio che mappi l’offerta turistica dei cammini a piedi, realizzato da Touring Club e Ipsos per Enit, per definire nomenclatura, percorsi e obiettivi del turismo escursionistico. Proprio da questa analisi si definisce la ricchezza italiana come meta di turismo lento, scelta da Regno Unito per il 65%, dalla Francia per il 51% e infine dalla Germania per il 49%. 

“Enit è attenta da sempre al mondo dei cammini”, Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit, “lo abbiamo dimostrato già con progetti legati alla Francigena e ai percorsi dei Cappuccini ma è opera il momento di far conoscere in un sistema di rete e percorsi integrati ogni evoluzione territoriale italiana legata a questo segmento”.

Il turismo lento non è tradizionale, comprende viaggi fai da te, autorganizzati, o semmai acquistati tramite tour operator specializzati, associazioni o agenzie territoriali. Il più delle volte questi viaggi prevedono poi dei servizi dedicati all’escursionista, come il trasporto a destinazioni di bagagli, transfer ai luoghi di partenza dell’itinerario, e molto altro che possa permettere al viaggiatore di godere del cammino senza carichi o ostacoli. 

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Tipo di viaggio

Ma come si svolgono i viaggi da turismo lento? Sono organizzati per tappe e attraverso percorsi che portano gli escursionisti per ogni dove, in forma lineare o circolare, conducendoli a pernottare ogni sera in una struttura diversa man mano che il cammino procede. Non fanno parte del turismo lento invece i viaggi “a margherita”, più in linea col turismo tradizionale, che prevedono una sosta in una struttura dove pernottare e poi muoversi tra tappe di cammini e itinerari famose, senza fare un viaggio itinerante puro. 

Cammini

Attraverso lo studio di Touring Club e Ipsos è stata eseguita la mappatura di 100 cammini, andando a trattare la lunghezza di ben 30mila km. 79 di questi sono da ritenere ufficiali perché hanno un proprio sito web sicuro e certificato, ma 16 di questi non sono stati ritenuti idonei all’analisi perché considerati non turistici o ancora in costruzione. A quanto emerge quindi dallo studio sui 63 siti web ufficiali dei percorsi risulta che il 75% dei siti segnala la presenza di servizi di ricettività, ristorazione e servizi al camminatore lungo il percorso previa iscrizione con credenziali. Il 74% dei siti fornisce tracce gpx del tracciato e la stessa percentuale dei cammini rilascia credenziali/testimonium. Per il 61% dei siti poi è indicata la difficoltà del cammini e il 69% dei cammini ha una guida ufficiale o del materiale informativo cartaceo o scaricabile online. Quanto agli amanti del bike, il 54% dei cammini offre la possibilità di fare il percorso a piedi o in bici. Una cosa che accomuna i siti dedicati ai cammini è che tutti utilizzano social media per promuovere i propri percorsi. Il primato è di Facebook, con il 50%, seguito poi da Instagram e Youtube, in più i siti sono friendly per i turisti stranieri in quanto il 49% è multilingua. Per il 34% dei siti esiste la possibilità di acquistare pacchetti o escursioni con guida. Una piccola percentuale dei siti, il 25% invece ha un servizio di alert nel caso in cui il cammino non sia percorribile o si debbano segnalare variazioni nel percorso.

L’indagine demoscopica è stata condotta tra il 15 agosto e il 15 settembre 2023 su campioni rappresentativi della popolazione italiana (1.000 casi), francese, inglese e tedesca (500 casi per Paese) con metodo CAWI.

I risultati dell’indagine

Il turismo lento è già nelle esperienze di molti turisti come dalle dichiarazioni di inglesi, per un 25%, francesi, con il 20%, e tedeschi e italiani rispettivamente con il 19 e 17%. Tutte e quattro le nazionalità, con una buona percentuale intendono continuare ad abbracciare questa forma di turismo in futuro. Tra in non interessati a questo tipo di viaggio, invece, gli italiani sono di più, con il 23%, seguiti d tedeschi, 21%, francesi, 18% e inglesi con un 15%. 

Quanto alle destinazioni dove a tutti gli effetti sviluppare il turismo lento, gli italiani segnalano al primo posto l’Italia (60%) e a seguire Spagna (39%), Portogallo e Croazia (29%) e Francia (27%). Tra le regioni italiane più citate parlando di turismo lento troviamo poi il Trentino-Alto Adige (33%), Toscana (32%), Umbria (30%) e Sicilia (26%), con itinerari tra montagne, vallate, colline e boschi, ma anche tappe di mare inedite. Inoltre, quanto alle regioni italiane più ricercate nel sondaggio, convergono Sicilia e Toscana: francesi (Sicilia 44%, Toscana 39%), inglesi (Sicilia 44%, Toscana 27%) e tedeschi (Toscana 48%, Sicilia 32%).

Turismo escursionistico

Il Turismo Escursionistico è un pilastro essenziale nel panorama turistico” dichiara il direttore del centro studi Touring Club Massimiliano Vavassori, “e l’indagine condotta riveste un ruolo cruciale per il comparto”. Uno studio senza precedenti infatti è quello operato da Touring Club e Ipsos per Enit, con la prima mappatura dell’offerta turistica italiana dei cammini a piedi. Si tratta di ricerche che aiutano gli enti del turismo a conoscere meglio i trend dei viaggiatori e le loro aspettative, oltre che le nuove esperienze che vogliono fare, creando così un’offerta eterogenea, ma sempre mirata e completa. “Inoltre, ci aiutano a preservare l’ambiente naturale, promuovere le destinazioni escursionistiche e sostenere le economie locali”, conclude Vavassori. 

Il turismo lento è un’esperienza da vivere, ma anche da imparare e sviluppare, che ha tutte le carte in regola per prendere piede come vero e proprio trend di viaggio, non solo per escursionisti esperti ed amanti dell’outdoor, ma soprattutto chi ha voglia di abbracciare un nuovo modo di vivere i viaggi, in modo sempre più green e a ritmo con la natura. 

Fonte: ENIT

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