Cinque borghi da visitare in Toscana d’inverno


Buti, Vernio, Pontremoli, Castiglion Fibocchi,Sorano, Sovana e Pitigliano: sette borghi in Toscana da vedere in inverno per scoprire la storia e i sapori di questi posti


Antichi borghi circondati da una natura incontaminata e meravigliosa, feste antiche e tradizioni senza tempo: ecco 5 borghi da visitare in Toscana per chi ama viaggiare fuori dalle solite rotte.

  • Borgo Buti, Toscana

Palio di Buti

@Visit Tuscany, Palio di Buti – Credit: Stampa83

Immerso nei boschi di pini e castagni sulle pendici orientali del Monte Pisano, Buti è la meta ideale per trascorrere una giornata immersi nella natura. Ma non mancano luoghi d’interesse da visitare come la Villa Medicea, il Castel Tonini – che sovrasta il paese – la chiesa romanica di San Francesco e quella dell’Ascensione.
Ogni anno a gennaio il borgo è animato dal Palio, uno dei più antichi della Toscana.
Il Palio di Buti affonda le sue radici nel XVII secolo quando, in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, venivano benedette le stalle del paese.
La festa non si limita alla giornata della corsa, infatti, nei giorni precedenti, in ognuna delle chiese che rappresentano le contrade, viene celebrata una funzione religiosa seguita da una cena a base di specialità locali.
Nei giorni della gara è possibile assaggiare per le vie di Buti la famosa trippa alla butese, che si differenzia da quelle tradizionali perché prevede l’aggiunta di carne macinata.

  • Borgo Vernio

Festa della Polenta

@Visit Tuscany, Festa della Polenta

Un territorio ricco di torrenti e vegetazione, situato sulla grande curva del fiume Bisenzio e a due passi da Prato: il comune di Vernio comprende diverse frazioni e borghi adatti per trascorrere qualche ora di relax a contatto con la natura.
A Vernio, ogni anno, la prima domenica di Quaresima, si festeggia uno dei prodotti tipici più antichi della Valle del Bisenzio: la polenta dolce a base di farina di castagne.
Giunta ormai alla sua 400esima edizione, la festa è soprattutto un’importante rievocazione storica: agli inizi del 1500, infatti, tutto il pratese e la Val di Bisenzio furono saccheggiati dai mercenari e la popolazione venne salvata dalla generosità dei Conti Bardi (signori e feudatari della contea) che distribuirono gratuitamente polenta di castagne, aringhe e baccalà.
Durante la giornata un solenne corteo storico, momenti di spettacolo ed intrattenimento e bancarelle con prodotti tipici.

  • Borgo Pontremoli

Disfida dei Falò

@Visit Tuscany, Disfida dei Falò – Credit: Falò di San Nicolò Pontremoli

Uno dei luoghi più caratteristici della LunigianaPontremoli sembra essersi fermato in un’epoca passata: circondato da colline e natura rigogliosa, conserva scorci caratteristici, ponti medievali e numerose testimonianze – raccolte nel Museo delle Statue Stele Lunigianesi – dell’epoca preistorica.
Ogni gennaio viene celebrata la Disfida dei Falò, un antico rito medievale con due grandi eventi legati ai falò: il Falò di San Nicolò e il Falò di San Geminiano.
I festeggiamenti del “Dio del Fuoco” vengono celebrati all’inizio dell’anno per invocare la sua presenza vitale contro i freddi mesi invernali. Il fuoco più alto vince la sfida e quindi la parrocchia vincitrice avrà un anno di raccolto molto fertile.
Questa usanza affonda le sue radici nel passato e rimanda ai conflitti medievali tra guelfi e ghibellini. Oggi, durante l’evento, volontari laboriosi preparano enormi pile di legna e cespugli secchi, ammucchiati in modo strategico in modo che il fuoco e le fiamme possano arrivare a misurare 30 metri di altezza.

  • Borgo Castiglion Fibocchi

Carnevale dei Figli di Bocco

@Visit Tuscany, Carnevale dei Figli di Bocco

Non lontano da Arezzo, ai piedi del Pratomagno, il pittoresco borgo medievale di Castiglion Fibocchi è ricco di storia.
Il suo stesso nome proviene dalla famiglia dei Conti Guidi che qui fecero costruire il loro castello, poi passato al figlio Ottaviano Pazzi detto “Bocco”. Proprio da questo soprannome dapprima la città si chiamò “Castrum Filiis Bocchi” e poi Castiglion Fibocchi.
A febbraio le strade ed i vicoli del centro si animano grazie al Carnevale dei Figli di Bocco. Una festa dal sapore veneziano arricchita da duecento figuranti vestiti con costumi fiabeschi e con il volto celato da preziose maschere di cartapesta.
Allo spettacolo si aggiungono  anche artisti di strada, performance teatrali e stand gastronomici.
Pare che già intorno all’anno Mille esistessero le giornate di carnevale, molto particolari e rinomate in tutto il circondario.

  • I borghi del tufo: Sorano, Sovana e Pitigliano

Pitigliano

@Visit Tuscany, Pitigliano

Arroccati sul tufo, sono tre gioielli dell’alta Maremma.
Sorano è un’antica città fiorita durante l’epoca etrusca ed è caratterizzata dalle suggestive Vie Cave , percorsi scavati dentro le colline di tufo. Visitarla è come fare un viaggio nel tempo. Un tipico e affascinante borgo con vicoli pittoreschi dove si respira un’atmosfera unica.

Sovana affonda le sue radici nel VII secolo a. C. quando i primi abitanti, in maggioranza agricoltori e pastori, si insediarono sulle alture ai margini del fiume Fiora. Proprio allora vennero costruite le basi dell’antica “Suana” su uno sperone tufaceo protetto dai torrenti Folonia e Calesine. Il centro si è sviluppato nelle vicinanze della preesistente necropoli etrusca, sotto il controllo della potente famiglia degli Aldobrandeschi. Ancora oggi la Rocca Aldobrandesca è fra le principali attrazioni del luogo.

Pitigliano, chiamata anche la Piccola Gerusalemme per la sua storica comunità ebraica, è un luogo dove si respira un’aria magica con le antiche strade di pietra e un panorama davvero unico. Da non perdere le cantine scavate nel tufo e le antiche tombe etrusche.

Chi ama gli sport invernali potrà raggiungere velocemente le vette del Monte Amiata per una giornata sugli sci o una ciaspolata nei boschi.

@umbriatourism

La danza delle api in Umbria

Fonte: Visit Tuscany

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