Grotte naturali dell’Umbria: cinque percorsi per scoprire le radici della terra


Da Todi a Orvieto, passando per Spoleto e Parrano: cinque percorsi per vedere le grotte naturali dell’Umbria


L’Umbria rappresenta una meta ideale per esplorazioni in suggestive grotte naturali, adatte sia ai principianti che a persone in possesso di competenze tecniche.

Un viaggio affascinante, misterioso e quasi surreale che ti porta a diretto contatto con le radici della terra: percorsi e itinerari lontani dallo spazio e dal tempo.

Organizza la tua escursione contattando una delle guide speleologiche che possono accompagnarti in tutta sicurezza in questa indimenticabile esperienza. La zona tra Todi e Orvieto offre molti luoghi di grande interesse geologico.

  • Grotta dei Pozzi della Piana, Umbria

LGrotta dei Pozzi della Piana è una meta quasi imperdibile per gli appassionati di speleologia grazie alla sua incantevole bellezza naturale e paesaggistica. Si apre con 5 accessi sulla sponda destra della Gole del Forello, 150 metri sopra il corso attuale del fiume Tevere.
Si estende nella parte superiore di un vasto banco di travertino su un percorso di oltre 2500 metri e una profondità massima di 25 metri.
Al suo interno si sviluppa un reticolo di cunicoli e gallerie con formazioni tra le più varie e depositi di rocce evaporitiche.

  • Grotta del Chiocchio

LGrotta del Chiocchio, a Spoleto, è una delle più note e frequentate d’Italia.
Il tragitto interno presenta un primo tratto sub-orizzontale, con ampie sale e stretti cunicoli erosi e modellati dalle acque, cui segue un’imponente zona a sviluppo prevalentemente verticale, con pozzi cascata, fino alla grande profondità di 514 metri.

  • Grotta Bella

Nei pressi di Avigliano Umbro, nel piccolo borgo di Santa Restituta, si trova invece la Grotta Bella.
Situata in una zona pedemontana all’interno di un’area boschiva, si apre sulle pendici del Monte L’Aiola che costituisce la propaggine più orientale dei Monti Amerini.
La cavità presenta un diametro maggiore pari a circa 40 metri e un’altezza, nel punto più elevato, di circa 10 metri. A ridosso dell’androne principale si dipartono una serie di cunicoli laterali ricchi di concrezioni stalattitiche e stalagmitiche.

  • Tane del Diavolo

Spostandoti invece verso Orvieto, trovi le Tane del Diavolo. Un articolato complesso di grotte di origine carsica che si trovano alle pendici dell’altura su cui sorge il paese di Parrano, sulle pareti di una forra, lungo il fosso del Bagno.
Il complesso è oggi visitabile su prenotazione grazie alla realizzazione di un percorso appositamente predisposto e non sono necessarie particolari abilità tecniche.

  • Forra del Bagno

Nelle vicinanze si trova inoltre la Forra del Bagno, che offre spunti molto divertenti per una discesa di torrentismo. Dopo oltre mezz’ora di marcia, in corrispondenza di una briglia, puoi iniziare il percorso torrentistico nel fosso. Con un percorso tra laghetti, tobogan naturali e brevi rapide superabili a guado si arriva fino a due laghi termali dove potersi rigenerare con un bel bagno.

Umbria dall’alto: experience in deltaplano

Fonte: Umbria Tourism

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