Settimana bianca per 8,3 milioni di italiani


Italiani in vacanza in montagna. Preferiti soggiorni brevi con 2 pernottamenti, spesa media pro capite di 350 euro. In Trentino oltre un quarto dei viaggiatori.


È Febbraio e per gli amanti dello sci questo mese significa una sola cosa: Settimana Bianca. Sì, perché in Italia niente è più apprezzato in inverno che una pausa sulla neve, nelle montagne italiane più belle. Che si tratti di Trentino, Valle d’Aosta, Abruzzo o altre delle impagabili regioni che hanno un’offerta turistica mirata agli amanti dello sci, la settimana bianca quest’anno è il trend su cui il comparto turistico ha più aspettative. Sono buone però le previsioni rispetto alle partenze con destinazione montagna, perché sono 8,3 milioni gli italiani che quest’anno preferiranno una vacanza sulla neve. Dato però un po’ meno incoraggiante è però la brevità. Per il 62% degli intervistati presi in esame dall’indagine dell’Osservatorio del Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, le vacanze invernali saranno brevi, con 2 sole notti fuori, mentre per un 29% si arriva a una media da 3 a 5 pernottamenti. Non più quindi una settimana bianca, perché di tradizionalisti che dedicano alla vacanza 7 giorni o più sono rimasti solo il 9% degli italiani. 

La spesa per la settimana bianca in Italia

Chi parte per la settimana bianca, o comunque per il week end bianco, non è spinto solo dal desiderio di sciare, ma sceglie le strutture dove pernottare anche in base ai servizi offerti, preferendo i resort o gli alberghi con aree benessere, sintomo che questa vacanza invernale, per la metà degli intervistati è occasione per cercare un po’ di relax prima di tornare al tran tran della quotidianità. Molto meno preferite le scelte tradizionali e evocative tipiche della montagna, come rifugi, baite e chalet, che per questo 2024 coinvolgono le scelte di solo un 14% degli intervistati. 

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Destinazioni

Tra le mete di questo 2024 per le vacanze in montagna si preferisce l’Italia nell’87% dei casi. Apre la fila delle destinazioni preferite il Trentino, con uno stacco netto sulle successive Lombardia, Alto Adige e Valle d’Aosta. A seguire poi troviamo Veneto, Piemonte e Friuli. Considerando le restanti regioni che vantano di un’offerta turistica legata alle località montane, esse totalizzano il 20% delle preferenze. Un gap significativo se si pensa anche a quanto sia estesa lungo l’Italia la catena degli Appennini. A spingersi più in là del Nord Italia il 10% degli italiani, che rimangono sempre sulle Alpi, scegliendo la Svizzera e la Francia, mentre per il 3% c’è l’idea di passare una vacanza invernale tra i monti italiani quanto di altri Paesi. 

Non solo sci

Diversamente da quanto si pensa non si parte per la Settimana Bianca, come da tradizione, per la passione per gli sport alpini, poiché solo 1 su 3 intervistati ha come motivo di partenza proprio la possibilità di sciare o fare sport invernali. Un 40% dei coinvolti nell’indagine cita tra le proprie possibili attività le escursioni di tipo naturalistiche, come ciaspolate e cammini, assimilabili ad attività sportive. Ma la maggior parte dei vacanzieri che quest’anno vuole andare sulla neve lo fa per lo più per concedersi ore di relax, per apprezzare l’offerta eno-gastronomica e visitare mercatini tradizionali. Cambia quindi la rotta della Settimana Bianca, che non è più sinonimo di Settimana degli sport alpini. Un trend che cambia quindi, visto che oramai il relax si conferma in ogni campo la prima vera esigenza di chiunque si metta in viaggio. Per questo motivo cambiano anche gli aspetti dell’offerta turistica della montagna, che non si basa neanche più in maniera tanto importante con i livelli di innevamento e le condizioni atmosferiche della stagione. 

La montagna ora non è solo sci, è il richiamo della natura, la pace dei sensi, le atmosfere serene, il freddo che coccola e molto altro. Una nuova idea di settimana bianca a cui aderisce la maggior parte degli italiani e che potrebbe segnare la vera svolta nel turismo della montagna, non più legato a doppio filo agli appassionati di sci, che pure trainano grandemente il comparto. 

Fonte: Confcommercio
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