“Cross the street”: la controcultura mainstream entra al MACRO

La strada osserva. La strada governa. Scegliere la creatività a discapito della criminalità è una posizione che incentiva l’arte, la musica e lo sport. La rivoluzione avviene quando la strada entra nel museo e il museo si trasferisce nella strada. Chi sopravvive alla strada governa il mondo! (Paulo Lucas von Vacano)

Writing e Street Art vanno in scena al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, nella mostra “Cross the street”, fino al prossimo 1 ottobre 2017.

Un’esposizione che getta le basi per una storicizzazione di quello che è tra i maggiori e più influenti fenomeni artistici e socio-culturali degli ultimi trent’anni.

Unica avanguardia in grado di riunire gioventù, periferie e minoranze della globalizzazione, l’arte urbana, in tutte le sue forme – dal Writing, ai Graffiti, dal Muralismo alla Street Art – ha influenzato profondamente l’immaginario collettivo.

Partendo da fenomeno underground di protesta giovanile questa pratica artistica è arrivata a contaminare tutti i campi, dalla moda alla musica, dal cinema alla fotografia fino alla pubblicità e, più in generale, è diventata di dominio pubblico.

“Cross the street” nasce da alcuni concetti fondamentali della ricerca di Paulo Lucas von Vacano sulla controcultura Street e tutte le sue declinazioni.

Per indagare, a livello globale, la potenza e la fascinazione di questa multimedialità estrapolandone le linee guida, i pionieri mondiali, i fenomeni di costume da essa generati e, a livello locale, la storia del graffitismo romano.

5 le sezioni in cui si suddivide la mostra:

  • “Street Art Stories”: panoramica più chiara possibile della nascita e dell’evoluzione del fenomeno della Street Art.

Tra le opere presenti, l’installazione site specific dell’artista franco americano WK Interact che, con il suo lavoro di ben 14 metri di ampiezza, ha dato vita a una scena simbolo della sua ricerca dinamica, e  i rinomati mosaici dell’artista francese Invader che hanno invaso le strade di Roma nel 2010.

  • Writing a Roma, 1979-2017: ospita una ricerca dedicata al rapporto speciale che lega Roma al Writing fin dal dicembre 1979, quando la Galleria La Medusa ospitò la prima mostra di graffiti organizzata fuori dagli Stati Uniti.

Tra le opere, quelle di Lee Quinones e Fab 5 Freddy, esposte in mostra per la prima volta dopo essere state date per disperse per quasi quarant’anni.

Ma vanno citati anche Napal e Brus, Jon e Koma, Imos, Pax Paloscia, Rebus, il fotografo Valerio Polici e le crews TRV e Why Style.

  • Keith Haring Deleted: una testimonianza fotografica di Stefano Fontebasso De Martino a cura di Claudio Crescentini, con in mostra una serie di foto, relative all’intervento di Keith Haring sul Palazzo delle Esposizioni (1984) e sull’ultimo, realizzato a Roma, sui pannelli trasparenti del ponte sul Tevere.
  • Pop surrealism.
  • Fuck you all di Glen Friedman.

Fra gli altri artisti in mostra: Mike Giant, Sten e Lex, Will Barras, Cope 2, Doze Green e Roa, Swoon, Fafi, Flying Fortress, Koralie, Nick Walker, Miss Van, Hyuro, Jeremy Fish, Microbo, Bo130, Galo, 2501, Mark Jenkins, Moneyless, Giacomo Spazio, Solomostry, Stella Tasca, Agostino Iacurci, Ozmo, Pisa 73, Luca Mamone e il giovanissimo Mosa One (classe 1997!) e, per la sezione dedicata al pop surrealism, Ray Caesar, Mark Ryden, Marion Peck, Camille Rose Garcia, Kazuki Takamatsu, Yosuke Ueno fino ad arrivare ai toys di Ron English.

L’intera esposizione è allestita dallo Studio Ma0, un team di architetti fondato nel 1996 a Roma specializzato in allestimenti e installazioni multimediali, nella convinzione che l’architettura sia un sapere di mezzo, etimologicamente un media tra diverse discipline e geografie del territorio. 

Credits: La mostra Cross the Streets, curata da Paulo von Vacano, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Regione Lazio, ideata e prodotta da Drago, in collaborazione con nufactory (promotore e ideatore di Outdoor Festival), progetto ABC della Regione Lazio e con il supporto organizzativo e servizi museali di Zètema Progetto Cultura. La mostra è inoltre patrocinata dal CONI.

La mostra sarà accompagnata dalla realizzazione da parte della casa editrice Drago di un omonimo catalogo che documenterà tutti gli interventi in mostra con fotografie di Simon d’Exéa anche degli artisti a lavoro nel museo, delle opere e correlato da testi, interviste ai curatori e immagini d’archivio. Un documentario sul making of Cross the Streets sarà realizzato da Camillo Cutolo.

Informazioni:

“Cross the street”

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, via Nizza 138, Roma

Apertura al pubblico: 7 maggio – 1 ottobre 2017

Orario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 / Chiuso il lunedì

Biglietti: Tariffa intera: non residenti 10,00 €, residenti 9,00 €/ Tariffa ridotta: non residenti 8,00 €, residenti 7,00 €.

Telefono: 060608

Info: www.museomacro.org

Fonte:

Ufficio Stampa della mostra GDG press e Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura

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