Ddl concorrenza, approvata la modifica alla circolazione delle opere d’arte

Legge per la concorrenza, il Senato si è pronunciato con voto di fiducia: 158 favorevoli contro 110 contrari.
L’emendamento presentato dal Governo ha portato – con l’introduzione degli articoli 176/177 – alla modifica dell’articolo 68 del Codice dei Beni culturali, che regolamenta la circolazione internazionale delle opere d’arte.

La modifica riguarda la temporalità del vincolo di circolazione dell’arte contemporanea, per quanto riguarda le opere in possesso di privati. Comporta un’estensione della soglia temporale da 50 a 70 anni dalla data del completamento dell’opera – di un autore non più in vita.
Fermo restando il diritto del Ministero di vincolare anche opere che sono oltre i 50 anni, se ritenute parte rilevante del patrimonio culturale italiano.

In questo caso, la competenza è dell’Ufficio Esportazione, che può dichiarare l’interesse culturale – nel termine perentorio di 60 giorni – dalla presentazione di un’autocertificazione finalizzata all’esportazione di un’opera.

La proposta di riforma è stata promossa dal cosiddetto Progetto Apollo, e il testo dell’emendamento è il risultato di una lunga mediazione tra i promotori dello stesso progetto, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il MIBACT.
E, com’era prevedibile, la cosa ha scatenato una lunga serie di polemiche, e non solo nel mondo dell’arte: durante la discussione sono intervenuti in maniera decisamente critica senatori sia del PD che del M5s.

Ora in attesa dell’ultimo step: la ratifica da parte della Camera dei Deputati, che ha già inserito il ddl nel calendario di massima dell’aula dal 29 maggio.

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