In Lazio, alla scoperta dei suoi borghi più belli

Se siete in Lazio e volete immergervi in un borgo, tra i suoi vicoli dai sapori medievali e godervi anche il verde, ecco una serie di borghi che fa al caso vostro.

In cima alla lista dei borghi “nel verde” c’è lei, che troneggia nel podio più alto, Isola del Liri, in Ciociaria. La sua Grande Cascata, strapiomba da un largo salto di circa ventisette metri. I suoni e i colori, prodotti con l’incontro di luce e acqua, sono uno spettacolo naturale imperdibile. La Cascata Grande chiamata anche Cascata Verticale è accanto al castello Boncompagni Viscogliosi, risalente all’anno Mille, una fortezza che sbarra il corso del fiume Liri, costringendolo a dividersi in due rami e a formare due cascate: la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio, entrambe in pieno centro storico.

Se ci si sposta in Sabina, non distante dal Terminillo, è possibile tuffarsi nel Lago del Turano, dopo aver attraversato, a piedi, il centro storico di Castel di Tora.  Qui è possibile ammirare un paesaggio incontaminato sulle rive del lago del Turano, circondato da fitti boschi e dominato dal Monte Navegna. Tappa imperdibile è Antuni, la città perduta. Il suo borgo medievale è collegato da un istmo sottile alla terraferma attraverso il lago artificiale. Richiama molti turisti ed è uno dei monumenti più importanti e visitati nella zona.

Un borgo nel verde per eccellenza non può che essere Civita di Bagnoregio, nel viterbese. Si attraversa il ponte sospeso, lentamente per ammirare il paesaggio. Qui al centro della Valle dei Calanchi, tra le due valli chiamate Fossato del Rio Torbido e Fossato del Rio Chiaro, un tempo erano la via d’accesso che, dalla valle del Tevere, portavano fino al Lago di Bolsena. L’aspetto attuale del borgo risale alla fine del Medioevo e da allora è rimasto quasi intatto, donando a questo luogo l’aura affascinante di un luogo dove il tempo si è fermato, fatelo anche voi, fermatevi e assaporate Civita di Bagnoreggio, vi resterà nel cuore.

Alle falde di Monte Gennaro, ai limiti del Parco dei Monti Lucretili, in un mare di verde che, nelle zone più alte, risulta ancora incontaminato si trova Palombara Sabina. Il suo centro storico è arroccato attorno al Castello Savelli. I suoi vicoli salgono e s’intrecciano a spirale. Elemento caratterizzante del borgo è il cosiddetto Muro del Soccorso, un camminamento doppio coperto, di 83 m di lunghezza, che parte dalla Rocca ed è dotato di 37 feritoie. Il Castello ospita il Museo naturalistico e l’esposizione permanente delle sculture romane in marmo rinvenute nel 1986 nella località Formello.

Alle porte dell’Agro Pontino, tra i Monti Lepini e i Colli Albani è situata Cisterna di Latina. Fino al 1932, il suo territorio era fra i più grandi e vasti d’Italia, comprendendo una larga fetta delle antiche “paludi pontine”, di cui era l’ingresso. Qui il passaggio dell’uomo ha origini davvero molto antiche che risalgono alla preistoria. Ne sono state trovate traccie in piccole cavità naturali tra Finocchione e Muracci. Il “verde” di Cisterna di Latina ha fatto il giro del mondo dopo che il New York Times ha dedicato un articolo ai Giardini di Ninfa consacrandolo a giardino “più bello del mondo”.

Fonte: https://www.visitlazio.com

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