Donne del Vino: Donatella Colombini confermata Presidente Nazionale


L’associazione, tutta al femminile, riconferma al timone Donatella Cinelli Colombini, in questo trend in continua crescita che vede le donne affermarsi a gran voce nell’universo del vino.


Donatella Cinelli Colombini guiderà per altri tre anni l’Associazione Nazionale le Donne del Vino, per il triennio 2019-2022. Rieletta recentemente dal nuovo Consiglio direttivo. Imprenditrice del vino della Toscana, è presidente nazionale delle Donne del Vino dal 2016.

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.
Le più recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo con l’obiettivo di fare network fra le associazioni mondiali offrendo maggiori opportunità alla compagine femminile dell’enologia; la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza e attività benefiche.
Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine, con direzione femminile, siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il mondo del vino al femminile.

«L’esperienza di guidare le Donne del Vino – commenta Cinelli Colombini – è stata più faticosa di quanto immaginassi, ma anche più entusiasmante perché ho scoperto un patrimonio di talenti, di voglia di fare e di altruismo che poche associazioni possiedono, specialmente dopo trent’anni di vita. Le Donne del Vino sono oltre 800 meravigliose persone. Negli scorsi tre anni, io ho chiesto loro un impegno e uno sforzo supplementari e i risultati sono stati straordinari. Siamo la più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più attiva». 

Donatella Cinelli Colombini discende da uno dei casati storici del Brunello di Montalcino. Toscana, classe ’53, si laurea in Storia dell’arte a Siena: massimi voti.
Intuisce il potenziale turistico dei luoghi del vino e, nel 1993, inventa “Cantine aperte”, la giornata che in pochi anni ha portato al successo l’enoturismo in Italia.
Da li, crea un’azienda vinicola composta dal Casato Prime Donne a Montalcino dove produce Brunello e dalla Fattoria del Colle a Trequanda con cantina di Chianti e centro agrituristico. Le sue sono le prime cantine in Italia con un organico interamente femminile. Nel 2003 Donatella vince l’Oscar di miglior produttore italiano e pubblica il Manuale del turismo del vino. Nel 2007 è uscito il suo secondo libro Marketing del turismo del vino seguito nel 2016 dal Marketing delle Cantine aperte.
Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2014, presidente Nazionale delle Donne del Vino dal 2016 oggi insegna turismo del vino nei Master post laurea.

Cinelli Colombini pensa soprattutto alle giovani donne under 30 che si affacciano, o vorrebbero, al settore vino. Per loro l’associazione sta predisponendo il progetto Future ovvero un archivio telematico con tutte le opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica cioè in ogni segmento della filiera del vino.

Il 2019, che si presenta con molte iniziative in calendario, vede a Milano per il mese di novembre, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia, il Forum mondiale di Donne del Vino.

Dal 2016 le Donne del Vino sono anche attive uno staff della comunicazione che si occupa dell’ufficio stampa, di social network e di un blog su www.ledonnedelvino.com.

Fonte: iShock
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