A Perugia un’esposizione multimediale con “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia”


Dal 18 settembre a Palazzo Baldeschi di Perugia un’esposizione celebrerà i 500 anni dalla scomparsa di Raffaello. Una sequenza di opere che, attraverso un racconto multimediale e virtuale, accompagnerà i visitatori a cogliere ogni dettaglio dell’attività del maestro della pittura in Umbria. 


Una mostra che vuole celebrare i 500 anni dalla scomparsa di Raffaello. È “Raffaello in Umbria e la sua eredità in accademia”, che dal 18 settembre a Palazzo Baldeschi di Perugia aprirà al pubblico, dopo un periodo di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria, per celebrare in un’esposizione le opere che hanno segnato l’attività del maestro della pittura in Umbria.

A cura della Fondazione CariPerugia Arte e l’Accademia Arti “Pietro Vannucci”, l’esposizione sarà un viaggio tra il multimediale e il virtuale e accompagnerà i visitatori a ripercorrere in ordine cronologico le opere dell’artista legate all’Umbria, raccontate attraverso la produzione di lavori dei grandi maestri dai quali ne ha tratto ispirazione e confronti con altrettanti maestri della pittura dello stesso secolo.

È proprio l’Umbria il luogo dove Raffaello si è formato artisticamente, in particolare tra Perugia e Città di Castello dal 1500 al 1505, perfezionandosi in pittura all’interno della bottega di Pietro Vannucci, sotto il consiglio del padre Giovanni Santi. Oggi in questi luoghi sono rimaste ancora conservate due opere dell’artista: il Gonfalone della Trinità nella pinacoteca comunale di Città di Castello e l’affresco di San Severo, nella cappella di San Severo annessa alla chiesa camaldolese, oggi di proprietà comunale.

L’esposizione si divide in due sezioni che animeranno le sale di Palazzo Baldeschi di Perugia. La prima sezione sarà caratterizzata da sequenze di immagini che mostreranno al pubblico, attraverso un racconto suggestivo e sonoro, le opere dell’artista del Rinascimento, ricostruite virtualmente attraverso disegni e copie. La sequenza multimediale permetterà al visitatore di trarre dal racconto ogni minimo particolare, anche grazie all’ausilio di una voce narrante. Nel dettaglio, nella prima sezione della mostra a Palazzo Baldeschi saranno esposte la Pala di San Nicola da Tolentino, il Gonfalone della Trinità, la Crocefissione Mond, lo Sposalizio della Vergine (che sarò posta a confronto con l’opera omonima del Perugino), la Pala Colonna, la Pala degli Oddi, la Pala Ansidei, la Madonna del Libro, l’Affresco di San Severo, la Deposizione Baglioni, la Madonna col Bambino e i Santi e l’Incoronazione della Vergine.

Particolare sarà l’esposizione in un’altra sezione di Palazzo Baldeschi, che porterà in scena, attraverso degli effetti multimediali, un dialogo tra Raffaello appena undicenne e il padre Giovanni Santi che lo porta a formarsi in pittura alla bottega di Pietro Vannucci, seguito da un confronto tra Raffaello ventunenne e il Perugino attorno a due opere che raffigurano lo Sposalizio della Vergine. La prima sezione termina con l’esposizione di tre prestigiose opere del Rinascimento umbro, ovvero la Madonna col Bambino e due cherubini di Perugino, la Madonna con il Bambino di San Giovannino di Pintoricchio e il Santo Stefano lapidato di Luca Signorelli.

La seconda e ultima sezione della mostra a Palazzo Baldeschi di Perugia si intitola “L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento”, ed espone una sequenza di opere di talentuosi pittori, come Tommaso Minardi e Wicar, che per tutto l’Ottocento a Perugia hanno rielaborato la lezione di maestri come Perugino e Raffaello, personalizzando lo stile e attualizzandolo. Opere che segnano la corrente purista e di un ritorno alle opere ad ispirazione religiosa, con autoritratti e interpretazioni neo-rinascimentali.

 

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